9. Dustin

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1976

Jonathan quel giorno era andato a caccia con papà per il suo compleanno. Io gli avevo regalato un pacco di rullini nuovi (aveva appena trovato la sua passione per la fotografia).

Quella sera tornò a casa in lacrime. Ero in camera nostra quando entrò sbattendo la porta.

«Jo? JO! Che è successo?»

«Ho u-ucciso u-un c-c-coniglio. I-io n-non v-v-volevo, papà m-me lo ha fatto f-fare lo s-stesso.»

Abbassai lo sguardo. Avrebbe mai smesso di tentare a renderci più 'uomini'?

Lo consolai come meglio potevo. Gli diedi un abbraccio forte. «Mi dispiace.»

Era un mi dispiace che voleva dire tante cose.

Mi dispiace, perché abbiamo un padre così.

Mi dispiace, perché io in fondo desidero che mi voglia bene, nonostante tutto.

Mi dispiace per il coniglio.

Mi dispiace che ti abbia fatto fare questo.

Jonathan pianse per una settimana.


25 maggio 1977

Quello fu un giorno memorabile. Un varco che si apriva nei nostri piccoli mondi. Non avevamo mai visto niente di simile in un film. Persino Star Trek non ci si avvicinava neanche (mi duole dirlo, ma è così). Quel giorno mio fratello si offrì volontario di portare il nostro trio al cinema, perché a quanto pare ci sarebbe stato questo film che «dovevamo assolutamente vedere».

Star Wars.

L'inizio della nostra ossessione. Nella nostra epoca non si era mai visto una cosa simile. Non che avessimo tutta questa cultura del cinema, ma ci piaceva pensare di essere sicuramente più esperti di quei nostri compagni di classe.

Lo adorammo. Diventò uno dei nostri film preferiti in assoluto. Non dimenticheremo mai quel giorno. Il modo in cui guardavamo lo schermo pieni di sorpresa, e di gioia e meraviglia.

«Wow, che bella la principessa Leila...» sussurrò Lucas. Eravamo tutti un po' imbambolati, in trance. Nessuno di noi prestava attenzione a ciò che si diceva. Mike non aveva neanche sentito.

«Già, Luke è proprio carino.»

Mike annuì distrattamente.

Poi, ci guardammo tutti straniti, ma per fortuna, mio fratello ci interruppe al momento giusto (l'unica volta in tutta la sua vita, forse?) ed eravamo così presi dal film che non penso nessuno ci abbia più ripensato o altro.

Meglio così.

Mentre il cinema stava andando forte in quegli anni...la scuola peggiorò.

O per meglio dire, non fu proprio la scuola a peggiorare, ma più che altro furono i compagni.

Alcuni non ci erano mai stati simpatici, come Troy. Lui voleva sempre fare il simpaticone. Noi tre ci tenevamo a distanza dagli altri ragazzi e lasciavamo correre se c'era qualche commento sgradevole. Capita a tutti. Alle elementari la gente è cattiva, ma forse nemmeno se ne accorge.

Tuttavia, sono abbastanza sicuro che Troy & James & Company prendessero di mira noi, esattamente per una ragione, e quella ragione era molto semplice: volevano farci sentire come delle merde.

Farci sentire inutili, detestati, ignorati...ed in colpa per come eravamo.

Ora...alle elementari non so se le facesse per questo o per altro, ma alle medie non poteva essere per motivi diversi. A meno che...e se Troy...

The Chronicles of Will the Wise -BylerTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang