2. Pijama Party

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Quando stavo con Mike mi sembrava di prendere una boccata di aria fresca. Un sospiro di sollievo. Lui era fantastico, stare con lui era fantastico. Le ultime settimane furono semplicemente grandiose, fino a che non facemmo amicizia con un altro bambino: Lucas.

«Ehi Will!» Mike mi corse incontro e mi diede un abbraccio.

Accanto a lui c'era quest'altro ragazzino, alto e sorridente con la pelle scura.

«Ti presento Lucas! Abita vicino a me, si sono appena trasferiti...»

«Ehi ciao Will! Mike mi ha parlato un sacco di te!»

Ah, adesso lo chiamava MIKE?? Bene. Tuttavia il fatto che Mike gli avesse parlato un sacco di me mi rassicurò non poco.

«Piacere...?»

«Lucas. Lucas Sinclair» ci stringemmo la mano, come facevano gli adulti che osservavamo tanto all'epoca. Sembrava un tipo totalmente apposto, a pelle mi pareva simpatico, gentile e disponibile.

«Io e Mike ieri ci siamo visti a casa sua e abbiamo pensato che potremmo fare un pijama party tutti insieme questo weekend!»

Come non detto.

Si erano visti da soli? Senza di me?

Quella fu una delle prime volte che un sentimento sconosciuto mi fece salire la così detta gelosia. Non so perché volevo stare sempre con Mike, perché mi dava così tanto fastidio se non mi includeva, perché pensavo a lui praticamente sempre e mi mancava più del dovuto. Più tardi l'ho capito.

Andando avanti la superai e Lucas divenne uno dei miei migliori amici in assoluto, raggiunto qualche anno dopo da Dustin e Max (sebbene mi considerasse sempre molto poco).

Tuttavia al tempo avevo solo cinque anni, una strana gelosia per il mio migliore amico e questo pijama party nel weekend. Oddio cosa avrei potuto fare!? Rifiutare era fuori discussione. 1. Volevo tenere d'occhio questo nuovo amico di Mike, 2. Dire di no a Mike per un pijama party a casa sua era da pazzi.

Quindi accettai sorridendo e sperai solo che i miei fossero d'accordo.



«Col cavolo. No!»

«Ma papà per favore!» Unii le mani a preghiera.

«Tu non andrai a fare la femminuccia a casa di quel tuo amico!»

«Lonnie! Non parlargli così!»

«Joyce...lo sai che ho ragione, smettila di insistere sulla questione»

«Will...ci tieni davvero ad andare da Mike questo weekend?»

Mi illuminai come una lampadina.

«Si! Si! Assolutamente si, è la cosa più importante del mondo per me!»

«Okay... —mamma diede uno sguardo a Lonnie— allora ti dò il permesso io per andare» le saltai praticamente addosso, aggrappandomi al suo collo per abbracciarla come si deve. Poi le sussurrai in un orecchio: «Grazie mamma. Sei la migliore del mondo. Ti voglio bene»

«Oh anch'io ti voglio bene piccolo»


E così, dopo un'orribile settimana di insulti all'asilo, arrivò sabato. Solo che stavolta non lo avrei passato da solo con Mike come al solito, ma con Mike e Lucas Sinclair.

Mia madre mi accompagnò in auto e mi lasciò lo zaino con la roba per la notte e i vestiti per il giorno dopo. Non che fossero tanto diversi. Per lo più erano vecchie magliette di Jonathan e pantaloni beige. Sempre di mio fratello.

The Chronicles of Will the Wise -BylerWhere stories live. Discover now