8. Primo giorno

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Mercoledì, 15 settembre 1976

9.45

Stavamo per entrare a scuola. In quel momento cambiava tutto. Da bambini piccoli diventavamo ragazzini. Io e Mike ci guardammo. Le nostre madri ci fissavano orgogliose e un po' preoccupate da lontano.

Stavamo ancora aspettando Lucas.

Davanti a noi la scuola elementare. Ovviamente non sapevo ancora leggere, ma si poteva intuire ciò che recitava la scritta bianca sopra l'edificio: Hawkins Elementary School.

Io e Mike eravamo agitatissimi. All'asilo non avevamo fatto molte amicizie, agli altri non piacevamo molto. Per quanto riguarda il povero Lucas, posso solo dire che la maggior parte dei bambini erano sulla buona strada di diventare dei razzisti accaniti, guidati dai loro genitori.

«Ehi ciao! Scusate il ritardo, hanno lasciato Erica all'asilo nido per la prima volta. I miei lavorano davvero troppo!»

«Ciao Lucas!» Lo salutammo.

«Quanto manca all'entrata?»

«Non so...credo 5 minuti...» intervenni.

«Wow. E così stiamo per iniziare le elementari...»

«Già.»

«Secondo voi riusciremo a farci degli amici?»

Scuotemmo la testa tutti in contemporanea.

«No.» «Dubito.» «Neanche una possibilità...già.»

Ero spaventato a morte.

Avevo la terribile sensazione che — sebbene fossi uno a cui piace imparare e scoprire nuove cose — stessi entrando nel luogo dovrei avrei vissuto alcuni degli anni peggiori della mia vita. Ero contento solo di una cosa: il nostro trio era stato messo in classe insieme. Si...insieme a Troy e James, che erano assolutamente le persone che meno ci piacevano all'asilo. Poi c'era Jennifer, ma lei era totalmente apposto, sembrava carina e simpatica. Ma pur sempre una che sembrava destinata a piacere a tutti.

Mentre una valanga di pensieri mi continuava ad invadere la mente sentimmo la campanella.

Ecco qui. Siamo al capolinea.

Sentii mia madre gridarmi qualcosa, mi voltai e le feci un cenno con la mano. Poi tornai a fronteggiare la scuola, alla mia sinistra Mike, alla mia destra Lucas. Lentamente iniziammo a camminare con gli altri studenti verso l'entrata. Una volta entrati ci guardammo intorno. Non sembrava male. Sarebbe andato tutto bene finché avremmo avuto l'un altro.



Stava andando tutto male.

Era l'ora dell'intervallo, le lezioni erano state utilizzate unicamente per presentarsi, fare amicizia e parlare fra di noi e con gli insegnanti. Nulla di entusiasmante.

Dio, quanto è stato imbarazzante alzarsi davanti a tutti e raccontare qualcosa della mia vita. Avevo 5 anni e mezzo, quanto poteva essere interessante la mia vita!?

Insomma...io, Mike e Lucas ci eravamo tenuti un po' in disparte, anche perché sembrava che si conoscessero tutti benissimo, e noi beh eravamo un po'...esclusi? Lasciati da parte? Ma a noi andava bene così, all'asilo era un 'Vivi e lascia vivere' con a volte qualche presa in giro. Nulla di traumatizzante.

Non so se quell'estate i bambini diventarono cattivi e stronzi all'improvviso, oppure a scuola (luogo in cui prevale lo spirito di sopravvivenza) devi essere crudele, per essere accettato nell'immensa giungla che è il mondo.

The Chronicles of Will the Wise -BylerNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ