27) Il regalo della mamma

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Mentre l'acqua calda della doccia cascava sulle spalle di Culona, lei cercava di trovare la forza e la lucidità per affrontare un altro giorno. Il figlio Marco era seduto su uno sgabello nel bagno, completamente nudo e impegnato in una conversazione con lei. Ma la mente di Culona era altrove, preoccupata per le sue recenti scoperte.
"Mamma, ieri io e Christian l'abbiamo fatto per la prima volta".
"La mamma lo sa, amore".
"Come fai a saperlo?" chiese Marco, sgranando gli occhi.
"Sono tornata mentre eravate a letto, vi ho spiato e mi sono toccata pensando a voi" rivelò Culona.
"Wow, mamma, ma è fantastico".
"Ti è piaciuta la tua prima volta, amore?" domandò Culona.
"Tantissimo, ho goduto troppo" disse Marco, che intanto si stava stimolando l'uccello.
"Avete in mente qualcosa tu e Christian in questi giorni?" continuò la mamma.
"Christian sta progettando un pomeriggio al fiume per venerdì" disse Marco, cercando di attirare l'attenzione della madre. "Ah sì?" rispose Culona, facendo uno sforzo per concentrarsi sul racconto del figlio. "Solo voi due?".

"Sì, penso di sì. Sarà cool passare del tempo insieme, all'aria aperta" rispose Marco, con un tono che suggeriva sia eccitazione che un po' di ansia all'idea di passare più tempo con il fidanzato. Culona ascoltava, consapevole che doveva apparire il più disinteressata possibile alle vicende che riguardavano Alessandro e il traffico di donne. Non voleva che Marco si trovasse coinvolto o si sentisse in pericolo. "Suona bene, amore. Solo, sai, ricordati di stare attento, e di farmi sapere sempre se stai bene" disse Culona, cercando di mantenere un tono materno e protettivo. "Certo, mamma. E tu, come è andata ieri sera? Ho visto che sei uscita piuttosto tardi" chiese Marco, curioso, facendo riferimento alle avventure passionali di sua madre che finivano sempre per essere l'argomento delle loro conversazioni.

Culona esitò per un momento, l'acqua che le scivolava su viso e corpo le dava un attimo di pausa per pensare. "Eh, sai com'è, ci siamo fatti una bella scopata io e Luca. Nulla di che, amore, ma mi sono divertita" rispose, cercando di suonare il più noncurante possibile. In quel momento, la sua priorità era quella di mantenere la normalità nella loro vita quotidiana, almeno finché non avesse capito il modo migliore per agire contro Alessandro senza mettere in pericolo se stessa o suo figlio. "Luca potrebbe essere mio padre?" ripeté Marco, sperando forse di cogliere un indizio in più nel volto della madre, una sfumatura di verità che potesse aver sfuggito in passato. La domanda di Marco era diretta e piena di quella curiosità naturale che un adolescente avrebbe nei confronti della propria origine. Culona, ancora sotto il getto dell'acqua, sentiva il peso di quella domanda ancor più che l'acqua stessa. Era un tema che avevano toccato più volte, ma che non smetteva di tornare a galla, come un bisogno irrisolto. Culona prese un respiro profondo, il vapore che riempiva il bagno sembrava simboleggiare l'opacità della situazione. "Mah, amore. Io e Luca ci frequentavamo quel periodo. Ma meno di altri periodi precedenti. Potrebbe essere anche lui, ma la vedo difficile" rispose candidamente, mantenendo quel filo di speranza che forse Marco potesse ottenere le risposte che cercava.

"Ma quel periodo chi frequentavi?" insisté Marco, per una comprensione più profonda della propria storia. "Ah, tanta gente, amore. Davvero non saprei dirti chi è tuo padre, te l'ho detto" rispose Culona con un tono che oscillava tra la rassegnazione e il dispiacere. La verità era che la sua vita in quel periodo era stata complicata e non aveva le certezze che Marco cercava. "Mamma, ma posso venire anche io sotto la doccia? Fa un caldo..." propose Marco, sentendo l'afa che riempiva la casa quella mattina. Culona, conoscendo il rapporto aperto e privo di imbarazzo che aveva coltivato con Marco, considerò per un attimo la richiesta. Avevano sempre avuto un rapporto speciale, basato sulla fiducia e la trasparenza, e la loro intimità non aveva mai creato situazioni di disagio. "No, amore, perché la mamma ti ha organizzato una sorpresa stamattina" rispose Culona, sorridendo attraverso il vapore e l'acqua.
"Cioè?" chiese Marco, incuriosito, dimenticando per un momento il caldo e la proposta della doccia. "Ci dovremmo essere, sii paziente" disse Culona, mentre si continuava a insaponare il seno, mantenendo l'aura di mistero. Non voleva rovinare la sorpresa che aveva in serbo per lui, qualcosa che sperava potesse alleggerire l'atmosfera e magari distrarli entrambi dalle tensioni degli ultimi giorni.
Marco, seppur deluso, annuì, fidandosi della madre e della promessa di una sorpresa imminente. Culona, avvolta dal vapore e dalla familiarità del loro rapporto, comprese il desiderio di Marco di condividere quel momento di frescura e intimità familiare, nonostante fosse una novità nella loro routine.

Culona Per SempreWhere stories live. Discover now