noua sprezece - Acasă

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Dopo che dissi questa cosa,Vincent si fermò da quello che stava facendo.
<< Che cazzo hai detto? >>
Era troppo serio,si era forse...incazzato?
Era vero quello che avevo detto.

<< Vi- >> cominciò subito a parlare.
<< Se non la smetti di dire queste cazzate ti punisco e non ti farò più camminare per 1 mese. >>

Osservai i suoi occhi,erano fissi nei miei.Aveva oscurità ed una scintilla in quelle maledette fosse.
<< Ma è possibile che ti offendi sempre!
Che diamine ho detto?Sai solo punirmi.
Smetterai di farlo cazzo? >>

Mi alzai,mi ero incazzata.
Decisi di scendere di sotto e mettermi sul divano.Avrei dormito lì,non volevo vedere Vincent.
Ma che problemi aveva?

Mi puniva sempre,non potevo dire nulla.Avebbe dovuto dirmi quello che voleva in modo migliore,non così rozzo.
Punirmi non serve a nulla,solamente a soffrire.

Era possibile che era così?
Che oscurità aveva dentro di sé?
Che cose ha che non va?

<< Ehi >> Mi girai verso la voce,era Charlotte che parlava.
<< Ti-ti va di dirmi cosa succede? >>
Non avevo voglia di parlare,tantomeno della situazione.

<< Charlotte,vorrei ma sono così stanca da non capire cosa dico in questo momento. >>
Dissi tutto quello che pensavo.
<< Va bene.Magari ti posso fare una tisana? >>

<< Ti prego,non ho voglia di rimanere a casa stanotte.Andiamo a bere. >>
Avevo così tanto bisogno di farlo,che avrei picchiato qualcuno per dell'alcol.

<< Beatrice io vorrei ma-non posso veramente,mi piacerebbe. >>
Perchè no?
<< Non hai mica nessuno che ti fucila se lo fai >> Dissi sorridendo.
Ma lei fece tutt'altra espressione.
<< Charlotte- >>

Tornò in camera.
Avevo toccato un tasto dolente?
Avevo detto una minchiata.
Ero una cogliona.
<< Sempre danni faccio. >>

Decisi di aprire gli armadietti e vedere se ci fosse dell'alcol.
Ecco della vodka nell'angolo a destra.
Era un po' troppo forte,ma avevo bisogno di soffrire internamente.

La probabilità di vomitare subito dopo era abbastanza alta,ma in quel momento pur di non pensare a soffrire avrei fatto di tutto.

Decisi di prendere un bicchierino e di infilarci il 1 giro di vodka,da sola.
Lo bevvi,l'alcol stava scorrendo tra le mie vene da subito.

Bere da sola era la peggior cosa che potessi fare in quel momento,ma ne avevo bisogno.
<< Vaffanculo a tutti. >>
<< Vaffanculo al sesso,al piangere e al mio cazzo di stupratore.>>

Non sarei qui senza quel pezzo di merda.Ha rovinato la mia vita,per sempre.

Era passata mezz'ora,il ero praticamente ubriaca e i mie pensieri si stavano accumulando.
Non mi ero mai ubriacata,anche perchè non volevo essere stuprata dinuovo.

Decisi di salire le scale buttandomi sul letto non appena avrei aperto la porta.
Quando,passando per la camera di Vincent,notai un dettaglio.

Vidi Charlotte inginocchiata,Vincent non si trovava da nessuna parte,quindi era la dentro.
Vincent e Charlotte.
Perchè non ci ho pensato prima?
Sono una cogliona.

Era normale,adesso avevo capito il perchè di "posso dormire da te"
Non la posso biasimare,Vincent è bello,ed io non sono alla sua altezza.
Non sono all'altezza di nessuno.

Andai a dormire senza neanche cambiarmi,mi addormentai sul letto.
In quel momento non pensai a niente.
Era troppo ubriaca per fare qualsiasi cosa.

Mi risvegliai qualche ora dopo,osservai la sveglia sulla scrivania.
Erano le 4:29.
Mi girai e Vincent era accanto a me.
<< Non dovevi bere. >>
Che cazzo ne sapeva lui.

<< Lo so che stai dormendo,mi dispiace.
Avrei dovuto essere più...più comprensivo? >>
Si alzò subito dopo con uno scatto.
<< Ma che cazzo sto dicendo? >>

La mattina mi alzai,non mi faceva male la testa.Non avevo problemi del genere,era come se fossi abituata.
Decisi di alzarmi,fare una doccia e vestirmi.

Appena entrai in bagno,vidi Vincent seduto a terra.
Erano solo le 8:30,di solito era a lavoro.
Decisi di osservarlo,era rannicchiato in un angolo.
I suoi occhi erano persi.

Decisi di avvicinarmi,quando aprì la porta lui si alzò immediatamente.
<< Vincent? >> Dissi avvicinandomi.
<< Che cazzo hai fatto ieri sera? >>
Ok,ora era tutto strano.

<< Mi sono ubriacata. >>
<< Lo so,ma di questo discuteremo dopo.Voglio sapere perchè ieri pomeriggio hai pianto. >>

Dio,avevo detto che glielo avrei raccontato.<< Non è facile >>
<< Non me ne frega un cazzo. >>
Si avvicinò a me.

<< Va bene.Dove vuoi parlare >>
Mi osservò per poi dire
<< Dove ti senti bene tu >>
Non saprei.
Avrei voluto farglielo capire.

Ma poi mi venne un pensiero in mente.
Casa mia.
La mia casa.
<< A casa mia. >>
Lui mi guardò negli occhi.

<< Va bene. >>
Uscimmo subito di casa e mi aprì lo sportello della tua macchina.
Guardai l'ora ed il giorno.
Era passato un mese e 3 giorni.

Potevamo fare sesso fu il mio primo pensiero.
<< Vincent...è passato 1 mese. >>
Mise una mano sulla mia coscia sinistra.
<< Vuoi farlo a casa tua o in
macchina >>

<< Master non saprei,ma io ho voglia adesso. >>
Mi baciò,prima mi guardò negli occhi.
<< Ora no,dobbiamo risolvere la situazione. >>
Era il momento di parlare.

Quando arrivammo a casa,aprì la porta e mi sentì stranamente bene.
Così leggera.
Che sensazione.

<< Avevo 11 anni. >>
Si sedette.
<< Uscì da sola,dovevo andare a comprare alcune caramelle per far felice mia madre,lei le ama. >>
Mi scappò un sorriso.

<< Incontrai un uomo,mi disse come mi chiamassi.Inventai un nome:Jessica Stiles. >>
<< Mi chiese quanti anni avessi,gli dissi la mia vera età. >>

Abbassai lo sguardo,Vincent non fece nulla.<< Mi viene cosa facessi,così gli raccontai delle caramelle. >>
<< Mi portò in una specie di granaio e mi mise contro il muro. >>

Non avrei mai voluto ricordare quelle scene in vita mia.
<< Cacciò il suo-il suo pene.Avevo 11 anni,non sapevo nulla a quell'età.
Mi disse che mi avrebbe fatto provare qualcosa di bello. >>

Abbassai ancora di più lo sguardo.
<<Urlai di no,mi dimenai.Ma lui aveva 25 anni,nulla da fare. >>
<< Alla fine entrò dentro di me,con forza.Mi sentivo morire. >>

<< Internamente ero- >>
Mi sentì morire.
Mi ricordai la sera scorsa,Charlotte e Vincent.
Mi ricordai anche dello stupro.

Ecco un attacco d'ansia che si stava avvicinando.
<<Ehi,ehi ehi.Respira,non ti succederà nulla.Ammazzerò tutti quello che ti faranno del male. >>
Mi abbracciò.

<< Quando avrai finito di raccontarmi tutto,ammazzerò quel figlio di puttana per sempre. >>

<<Ora calmati,prenditi il tuo tempo.
Ma appena mi racconterai la sua fine non sarà bella. >>

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(1051 parole)
Ehii come state?
Bea ha avuto un attacco di ansia nel mente del racconto.

Cosa farà Vincent?

MA V e C?

Oh iubirea meaOù les histoires vivent. Découvrez maintenant