doișpe - 2 pedeapsă

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Al mio ritorno alla villa,Vincent mi stava aspettando davanti la porta.
Oh-oh,che cosa avevo combinato?
Entrai in casa senza dire niente,ma lui mo fermò posizionandosi davanti alle scale.

Avevo combinato qualcosa.
<< Che cosa mi devi dire? >>
Avrei voluto rispondergli quale dei tre eventi di pomeriggio ?
Ma non dissi nulla.

<< Devi rispondere quando ti parlo. >>
Ma che diavolo potevo aver fatto.
<< Nulla,sono uscita.È questo il problema? >> se fosse stato questo il problema...

<< Quello che hai fatto prima di
uscire. >> di cosa stava parlando.
<< Ho lavato le lenzuola? >>
Dissi sotto forma di domanda.

Poi ricordai.
Mi ero masturbata pensando a lui.
Ma non poteva saperlo,non era in casa lui.<< Lo sai cosa hai fatto,dillo. >>
Cominciò ad avanzare verso di me,io fui costretta ad indietreggiare.

<< Io-io... >> Era vergognoso ammetterlo.Ma se non lo avessi fatto probabilmente si sarebbe incazzato ancora di più.
Cosa potevo fare?

<< Tu cosa? >> Mi stava sfidando.
Nella sua voce c'era solo un'aria.
Di sfida.

🌶

<< Mi sono-toccata. >>
Lui avvolse l'a sua mano attorno al mio collo.

<< Toccata?spiegati meglio. >>
Avevo ragione,mi stava sfidando.
Gli avrei gettato un schiaffone se solo fosse stato nel contratto che avevo firmato.

<< Mi sono masturbata. >>
Mi guardò con aria tagliente,non era ancora soddisfatto.
Mancavano due cose per completare la frase,ma non gliele avrei mai dette.

<< Dove lo hai fatto? >>
Strinse la presa sul mio collo e spinse anche il suo corpo sul mio schiacciandomi.
<< In bagno. >> mi sculacciò.
Ansimai.

Ne avrei rinvenute altre se non glielo avrei detto.<< Ho detto dove. >>
Lo guardai,ma non gli diedi nessuna risposta.Si allontanò da me e mi osservò.<< Spogliati. >>
Non lo avrei fatto.

Ma non volevo nenache una punizione.
Dovevo solo dargli una riposta,ma mi vergognavo troppo.Mi ero toccata sul letto di qualcun altro venendo.
Avevo sbagliato dall'inizio.

<< No master.Non voglio. >>
La colse come una sfida,mi caricò sulla spalla portandomi nella sua camera da letto.Sapeva,lui lo sapeva.
<< Spogliati,o dovrò trovare una punizione peggiore. >>

Il suo tono era serio,non stava scherzando.Divevo assecondarlo.
Così mi alzai in piedi e mi tolsi per prima la maglietta.
Pantaloni,mutande e reggiseno vennero dopo.

<< Ora mettiti sul letto. >>
Lo feci senza obbiettare.
<< E dimmi dove ti sei toccata. >>
Glielo dissi,lo confessai.
Tanto lui lo sapeva già.

<< Su-su questo letto,master. >>
Mi guardò con disapprovazione.
<< Ti ho dato il permesso di farlo? >>
Ma andiamo,pure per questo dovevo chiedere?

<< No,ma non mi interessa. >>
Dissi con voce ferma e seria.
Il lampo nei suoi occhi mi fece indietreggiare fino alla tastiera del letto

<< Volevo essere non molto rude,ma vedo che lo debba essere. >>
Si mette sul letto dietro di me,la sua schiena era appoggiata alla tastiera.
Si slacciò la cintura.

Appoggiò il mio corpo al suo.
La mia schiena era sul suo petto.
<< Farà molto male,ma almeno così impari. >>
Prese la sua cinghia.
E incominciò a dare delle bote sulla mia vagina.

Il dolore era abbastanza basso,però piano piano continuava a salire di livello.<< Ah,ah! >>
Ansimavo di dolore,un leggerissimo piacere.

Ma non era abbastanza sopportabile.
Quando ne diede una forte,d'istinto chiusi le gambe,lui però me le riaprì con un colpo solo.
<< Non chiuderle. >>
Continuò a darle piano,poi incominciò ad essere rude.
Molto rude.

<< Ah!ah! >> Stavo praticamente urlando,quando me ne diede uan che colpì il clitoride in modo forte,chiusi le gambe d'istinto e incominciarono a tremare.

Vincent mi strinse il seno destro come rassicurarmi,ma non c'era nulla da fare.<< A chi hai pensato mentre ti toccavi. >> Era una vera e propria punizione.

<< A te master. >> Se avessi mentito ne avrei ricevute di più.
<< Non ne posso più,master.
Non riesco. >>
Ora erano dolorose.
<< ci riesci invece. >>

Me ne diede altre due.
I colpi di grazia.
Mi sentì andare a fuoco,quella sensazione ricordo il momento in cui fui stuprata.
Tentai di scacciare le lacrime  ma nulla.
Così mi liberai da tutto.

Vincent.

Il mio istinto mi stava dicendo di andare più forte ma forse era un po' troppo.
Sopratutto quando le diedi quelle die vicino alla sua entrata.

Beatrice si liberò dalla mia presa e si gettò fin avanti.Mettendo le sue mani davanti alla sua figa e le ginocchia al petto.
Anche li avevo colpito il suo punto debole probabilmente.

<< Non ancora!no.Perchè ho scelto questo? >> Incominciò ad urlare.
Mi alzai dal letto per mettermi davanti a lei.<< Bea. >> dissi con tono deciso.

Lei continua  piangere senza pensare minimamente a me.
<< Ascoltami. >> Niente.
Così la presi e la posizionai davanti a me.

Aveva gli occhi gonfi,era triste.
Ma io non ero un buon consolatore.
<< Vestiti e scendi giù a mangiare. >>
Non mi dispiaceva,era lei che non imparava nulla.

Fui contento quando 5 minuti dopo scese con l'ultimo e sopra uan vestaglia trasparente.<< Ho detto di vestirti. >>
Perchè mi disubbidiva?
<< Scusa,se è questo che vuoi
sentire  >> Era determinata a farmi arrabbiare.

Ma la lasciai stare.
Si sedette e mangiò quello che avevo comprato,del pollo con dell'insalata.
Pure ed anche delle patate a parte.
Le ultime non le mangiò.
Dopo aver finito,prima di me,si mise sul divano a pancia in giù.

Io salì di sopra per farmi una doccia e cambiarmi.
Quando scesi,lei dormiva ancora sul divano.
Così la misi a pancia in su e spostai la vestaglia.

Le avevo lasciato dei segni all'interno coscia e spostando le mutandine anche sulla vagina.
Ero stato violento,e questa cosa mi piaceva,mi eccitava.

<< Mm? >> disse nel sonno.
Stava facendo un sogno brutto.
<< Non me lo voglio sco- mm >>
Che intendeva con sco?
<< È lui che lo ha fatto con me. >>
Non capivo.

Decisi di lasciare correre ed andare a dormire.

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(952 parole)
Cosa intenderà Bea??

Oh iubirea meaWhere stories live. Discover now