patru - amintiri

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*

<< Ti piacerà vedrai. >>
E questo chi era?
Incominciò a toccarmi senza il mio permesso,gambe,cosce,seno e vagina.
Mi sentivo a disagio ma non potevo fare nulla.Avevo solo 11 e lui 25,non può fare nulla giusto?
Incominciò a spogliarsi,in quel momento vidi una cosa lunga spuntare dalle sue parti basse.
Quel-quel coso sarebbe dovuto entrare dentro di me secondo la sua logica?
<< Non voglio. >> Dissi cominciando a camminare verso l'uscita del fienile.
<< Si che vuoi. >>
Cercò di adularmi in tutti modi,ma non volevo.
Alla fine mi bloccò contro il portone e fece entrare quel coso grosso dentro di me.
Ricordo le mie lacrime soffocate in un pianto,ricordo il giorno in cui decisi di uscire per la prima volta a cena con lui,questa sarebbe stata l'ultima.
Quando finì,io ero a terra,piangevo e sopratutto avevo un dolore forte al basso ventre.
Era entrato dentro di me senza avviso,come si chiamava?
Giusto,stupro.
Ero stata stuprata.
Aspetta!sono stata stuprata?
Ma no,non lo era!
Voleva solo fare sesso.
Si ma io non volevo.
Ricordo che mi uscì anche sangue,e quella fu la conferma.
Mi aveva stuprata.
E da in poi sapevo.
Sapevo che non sarei più stata capace di provare  piacere nel sesso.

*

Quel giorno è ancora fisso nella parte più scura di me,quel pezzo del mio cuore,che era stato malandato proprio quel giorno da quell'accaduto con quella persona.

In quel momento il campanello suonò.
Andai ad aprire con ancora il pigiama addosso.<< Jacob? >>
Dissi guardando il ragazzo alto davanti alla mia porta.

<< Senti devi scendere ora,Vincent non odia i ritardi.Ti conviene andare. >>
Andai a prendere il caricatore.
<< Non portare nulla,ha già tutto lui. >>
E questo cosa significava?

Appena scesa avrei domandato direttamente a lui.
Mi vestì e mi lavai.
Arrivata davanti ma macchina Vincent scese dal alto del guidatore per aprirmi lo sportello.<< Oh,grazie mille. >>
Dissi sorridendo.

Era un gesto davvero carino.
Lui entrò dal suo lato io dal mio.
Io iniziai la discussione.
<< Vincent. >> Dissi guardandolo,ma lui osservava solo la strada davanti a lui.
<< Signor Ellis? >>Dissi guardandolo ancora una volta prima di fare il primo passo.

Decisi di mettergli una mano sul ginocchio in modotale da farlo dorare nella mia direzione,e funzionò.
<< Caccia quella mano.In più,che cosa vuoi? >> Era plausibile.

<< Jacob mi ha detto che ho tutto a casa tua,in che senso? >> Dissi guardando il punto dove la mia mano era appena stata cacciata.

<< Ho ordinato vestiti scarpe e tutto il resto per te,hai già una stanza con tutto questo.Non c'è da preoccuparsi >>
Oh,non me l'aspettavo.
Anche se avrebbe dovuto dirmelo.
<< Avresti potuto dirmelo. >>
Dissi per poi guardare dal mio lato.

<< Siamo arrivati,ancora ti devo spiegare le regole.Prima di tutto appena entri siediti sul divano senza fare domande. >>
Cos'era tutto questo?Non dovevo solo fare la prostituta.

<< Va bene Vincent. >>
Appena arrivata scesi subito catapultandomi dentro in cerca di un divano,magari vicino alla porta.
Ed eccolo,di pelle nero.
Mi sedetti ed aspettai.

Finchè la porta si spalancò e Il signor Ellis entrò posizionandosi direttamente davanti a me.<< Queste sono le
regole. >>Incominciò a dettare.

<< 1- D'ora in poi,in camera da letto mi chiamerai " Master " >>

<< 2- Quando non rispetterà i miei ordini,verrai punita. >>

<< 3- Tutto questo fa parte del BDSM termine che ti spiegherò subito,e per l'esattezza io sono un sadico con tendenze da dominatore. >>

<< 4- Fin quando starai in con me saremo qualsiasi cosa deciderò. >>

<< 5- Ti dovrai rendere conto quando non dovrai superare i confini altrimenti ci ritroveremo sempre alle regola 3. >>

<< 6- Prima di fare qualsiasi,ed intendo qualsiasi cosa,dovrai chiedere il permesso a me. >>

<< 7- Ad ogni azione corrisponde una reazione. >>

<< 8- Dovremmo stabilire confini e limiti a letto. >>

Si fermò.
<<Per ora è tutto,ora puoi andare in camera tua.2° piano 4 porta. >>
Eseguì gli ordini.Salì e trovai la mia stanza.
Appena girai la maniglia e spinsi la porta mi ritrovai in paradiso.

Wow,questo si che era un sogno.
La camera era davvero bella,sprecata per una prostituta come me.
Vincent era sprecato,perchè perdere tempo con le puttane quando ha donne che cadono ai suoi piedi.

Sentì bussare alla porta.
<< Beatrice,il pranzo è pronto. >>
Erano ancora le 11:00,un po' presto per mangiare no?
Scesi lo stesso e mi sedetti al tavolo.
<< Vincent come mai così presto si mangia? >>

Lui era intento a leggere il Giornale

<< Questo è il primo,alle 12:00 si trova il secondo,ed alle 13:00 l'ultimo. >>
Aspetta cosa?
E questo era solo il pranzo?
Per quello che mi potevo permettere questo per me era troppo.

Tutto questo lo avrei mangiato in 2 giorni.<< Oh,va bene. >>
Non mi sarei messa in cattiva luce già il 1° giorno.
Mi sedetti a tavola,c'erano un sacco di affettati,formaggi ed pezzi di pane sparsi per la tavola.

Presi solamente del prosciutto crudo con una fetta pane,ero a disagio.Per me quello era la fine del primo.
<< Mangia. >> Ordinò Vincent.
Avrei fatto di tutto ma non quello.

<< Questo no. >>
<< Va bene,mangia al prossimo. >>
Il secondo ed l'ultimo furono abbastanza pieni,ma io presi solo un piatto di penne col sugo e della Philadelphia spalmata sul pane.

<< Perchè non mangi? >>
Oh no,Vincent era incazzato.
<< Non sono abituata a mangiare così tanto. >> I nostri sguardi si incontrarono,non mi credeva.

<< Vuoi essere punita già il primo giondo qui dentro?sappi che non risparmio nulla e nessuno. >>
Per me andava bene.
<< Si. >> Disse con tono fermo.

Capì che i guai erano iniziati quando Vincet si alzò dalla tavola per prendermi dalla vita e portarmi sulle spalle fino ad una camera abbastanza erotica,troppo.

<< Stenditi su quel tavolo. >>
Non lo feci.
<< Ho detto di stenderti su quel maledetto tavolo. >>
Niente.
<< Va bene,cominceremo da qualcosa di più soft.Sulle mie ginocchia.Ora. >>

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( 984 parole )

Oh iubirea meaWhere stories live. Discover now