CHAPTER ELEVEN

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"Sì, magnetismo. Si tratta di quella capacità di trovare gli occhi di una specifica persona anche in mezzo ad un milione di persone. Semplicemente, il cuore sa dove cercare e lo sa all'istante."

12 marzo 2004, Contea di Devon

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12 marzo 2004, Contea di Devon

KIKI ERA AGITATA E DI CONSEGUENZA, LA COSA STAVA COMINCIANDO AD AGITARE PURE GISELLE. Le due si trovavano nel camerino che era stato allestito apposta per Kiki, proprio accanto all'intimo ma elegante gazebo in cui si sarebbe tenuta la cerimonia. Perché quel giorno, Kiki Mehta e Luna Lovegood si sarebbero finalmente sposate e l'aria era quindi intrisa di aspettativa, un pizzico d'ansia e tanta tanta felicità. Anche se ora, nel camerino di Kiki, sembrava essere l'ansia quella a prevalere.

"Vuoi smetterla di agitarti?"-disse Giselle, appoggiata annoiata contro una sedia e intenta ad osservare Kiki andare avanti e indietro per la stanza come un'ossessa.

"Agitarmi? Io? Io non sono agitata. Perché mai dovrei esserlo? Dopotutto sto solo per sposarmi"-concluse, chiaramente sarcastica.

"Appunto: stai solo per sposarti Kiki, non per diventare Ministro della Magia o che so io."

"Tu minimizzi troppo la cosa. Il matrimonio è una cosa importante."

"Non lo è poi così tanto in realtà. Alla fine, sposarvi non aggiungerà niente di nuovo al vostro rapporto, se non che per il Ministero della Magia sarete unite legalmente."

Kiki storse la bocca:"tu sei la persona meno romantica che io conosca Giselle. Davvero non riesci a vedere altro nel matrimonio, se non un accordo legale tra due persone?"

La rossa alzò le spalle:"non ci vedo altro perché ritegno che non ci sia altro, ma non sto dicendo che io non sia felice che tu e Luna abbiate deciso di ufficializzare la cosa, perché lo sono e tanto"-si staccò dalla sedia e si avvicinò a Kiki, che avvolta nel suo spumoso vestito color champagne, con meravigliosi dettagli in oro cuciti su tutta la gonna e il corpetto, era una vera visione. Anche Giselle era avvolta in un abito oro, ovviamente molto più semplice di quello di Kiki e che le cadeva morbido lungo al corpo, fino ad arrivare ai piedi. Il corpetto era semplice e le spalline così strette, da sembrare quasi invisibili. Solitamente Giselle non era affatto una tipa da oro, perché come sappiamo la donna amava l'argento, ma come damigella di Kiki, aveva ovviamente accettato di indossare il colore che l'avrebbe rappresentata come sposa quel giorno. Luna invece aveva optato per l'argento e Cho, come sua damigella, avrebbe indossato il medesimo colore-"perché sei così nervosa Kiki?"-le chiese, guardandola dritta negli occhi e il suo sguardo irremovibile, ovviamente spinse Kiki a fermarsi di colpo.

"Se non lo avessi notato, mi sto per sposare Giselle. È per questo che sono nervosa."

"Questo non ha senso. Non ti ho mai vista agitarti per niente da quando ti conosco e noi due ci conosciamo da quattordici anni, eppure ora sembri completamente sopraffatta dall'ansia"-fece un altro passo verso di lei-"quella che stai per sposare Kiki, non è una sconosciuta: è Luna. La stessa Luna che vede Nargilli e arcobaleni ovunque vada. La stessa Luna che è letteralmente fatta di gentilezza e dolcezza e soprattutto, la stessa Luna di cui sei innamorata da quando avevi tredici anni! Ai tempi, nemmeno pensavi di avere una possibilità con lei e guardati ora: la stai per sposare."

ɢɪꜱᴇʟʟᴇ||ʜᴀʀʀʏ ᴘᴏᴛᴛᴇʀ||जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें