Capitolo 31: venti di tempesta

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Pov Venti

Schivai subito l'attacco anemo di Scaramouche che consisteva nel creare soffi d'aria sottili come una lama e taglienti quanto quest'ultima, ma non era tutto qui, poteva anche creare correnti ascendenti che ti potevano travolgere e ricoprire di tagli.
tentavo di colpirlo, ma era sempre più veloce, si spostava a una velocità incredibile utilizzando la sua vision ormai potenziata dai poteri del cubo, l'hypostasis anemo. Aether mi dava manforte occupandosi del combattimento corpo a corpo, ma anche lui aveva difficoltà a combattere contro il figlio della Shogun. Tesi l'arco e scoccai una freccia contro Scaramouche che era impegnato a parare i fendenti del mio amico, ma lui fu più rapido nei riflessi e riuscì a scagliarsi in tempo non sapendo però di essere caduto dritto nella mia trappola. Aspettai che toccasse terrà per poi utilizzare i miei poteri in modo da creare una corrente d'aria ascensionale.
Il ragazzo ci finì in mezzo e venne scagliato in aria trovandosi alla mercé di Aether che stava per colpirlo con la sua spada, ma Scaramouche, come al solito, fu più furbo e utilizzò i suoi poteri per spingersi verso il basso più rapidamente del proprio avversario così da schivare in tempo e salvarsi.

- Riuscire a mettermi alle strette non vi da il diritto di essere così arroganti piccoli ratti - le parole pronunciate da colui che mi aveva tradito trasparivano un grande senso di superbia.
- Ma come hai potuto tradirci Scaramouche? Ti abbiamo accolto tra i nostri ranghi, ti abbiamo cresciuto, io ti ho cresciuto, e abbiamo sempre badato a te! - gli urlai ferito nell'orgoglio. Quando trovai Scara, che era solo un neonato solo che piangeva in mezzo alla radura, me ne presi cura e lo affidai alle cure dell'accademia dei cavalieri, rendendo quest'ultima la sua casa. Jean lo prese come fratellino e Furuzan lo aiutava sempre con i compiti, restando con lui anche per le feste nelle quali lo andavo a trovare.
Lui mi guardò con i suoi occhi color violetto, simili a fulmini, che non esprimevano altro che disgusto.
- E pensi che me ne importi più di tanto? - furono le sue parole, pronunciate con menefreghismo - io conobbi la verità a dieci anni quando vidi l'immagine, in un libro, di mia madre assieme a te e agli altri Archon! Il suo volto mi era familiare perché prima di sparire e venire trasportato qui ero riuscito a vederlo. E mi ricordo anche la sua voce, quella fastidiosa voce che ogni notte mi entra nella testa e non mi fa dormire! Chiesi in giro di notizie di un possibile figlio della Shogun, ma nessuno di questa merdosa nazione isolata mi sapeva rispondere! Poi arrivò Dottore che mi disse la verità, mostrandomi anche delle immagini. Era identica a me, avevamo gli stessi occhi e lo stesso sguardo. A quel punto capì non solo che tutti voi mi avevate mentito, ma che io sono stato abbandonato dalla mia stessa madre!! - si stava tenendo la testa tirandosi i capelli. Non avevo idea di quanto la cosa lo avesse, lo stesse facendo soffrire così tanto.

- Ma io l'ho fatto per proteggerti! - dissi io e lui rispose - Si proteggermi, come no. Lo conosco il programma politico di mia madre; "La nazione dell'eternità, Inazuma. Stagnazione, tradizione, onore e purezza sono alla base del nostro impero e la Shogun deve incarnare tutto ciò". In parole povere lei deve essere immortale e unica alla guida, non deve sposarsi o avere figli perché ciò significherebbe che tutto ciò su cui è fondatala nazione di Inazuma è solo un enorme bugia, per questo mi ha dato una vision non electro, voleva sbarazzarsi di me! Ha preferito la sua nazione, il suo potere a me, il suo bambino! E io ho perso il mio diritto al trono! Sai che fastidio mi desse ricevere ordini da te, Jean, Xiao e tutti gli altri?! Essere trattato come quegli esseri inferiori?! Beh adesso basta, ora è il mio turno di passare al comando e voi non potrete discuterne! -

- A fare di un Re tale non è il suo livello di potere, ma la sua dedizione verso il proprio popolo. Essere trattato come gli altri è un pregio per un re e non una vergogna! - gli urlò Aether, come se sapesse cosa significasse stare al comando.
Scaramouche emise una sono risata. - Ma smettila, che tu non sei un re e non sei nemmeno di queste parti! Non parlo di Mondstat, ma di tutta Teyvat - gli occhi di Aether sgranarono alle parole del ragazzo. - Oh oh non sono l'unico a sapere di te e del luogo da cui provieni. Vi stiamo spiando da molto -. Spiando? Cosa mi stai nascondendo Aether.
- Piantiamola con le chiacchere! Venti questo qua vuole solo prendere tempo in modo da impedirci di sconfiggerlo e raggiungere il suo collega! Non lasciarti distrarre! - il comportamento di Aether era insolito, ma lo ascoltai e ritornai a scontrarmi su Scaramouche.
Lanciai una freccia, ma Scara la taglio in due con la sola imposizione del braccio. - Ti manca la giusta determinazione e quindi l'efficacia! Questo tempio, il tuo tempio Barbatos, sarà la vostra tomba, per singolare ironia della sorte - 

Genshin impact: Elemental EmpiresDonde viven las historias. Descúbrelo ahora