Pov Tartaglia
Presi la mia sciarpa rossa, mi allacciai la giacca e mi preparai per andare a lavoro come ogni mattina. Essere il signore di una nazione non è facile, direbbero alcuni, ma in verità è davvero facile quando milioni di persone pendono dalle tue labbra per qualsiasi cosa dici e loro continueranno a crederci anche se si trattasse di una bugia bella e buona. Al un simile pensiero rischiai di scoppiare in una risata folle, davvero. Non facevo altro che divertirmi.
- Fratellone! Fratellone vai già via? - mi chiese mio fratello Trucer stringendomi in un forte abbraccio. - Fratellino lo sai che devo andare a lavorare e purtroppo sono impegnato quasi tutto il giorno - risposi facendogli un tenero sorriso - però non ci sei mai. Non è giusto! Io vogli giocare con te! Voglio mangiare con te! Voglio stare con te! - - Ma Trucer c'è lei che bada a te. La sorellona gioca sempre con te no? - - Si, ma la sorellona non è te e poi tu e lei andate sempre in camera e ci rimanete per tanto a fare esercizi di Yoga. Voglio farli anche io! - - Trucer non sei ancora pronto per...gli esercizi di Yoga che facciamo, ma oggi ti prometto che troverò un modo per uscire pesto dal lavoro e giocare insieme a te ok? -. Gli vidi brillare gli occhi di speranza e sorrisi a quella visione, poi guardai lei, mi avvicinai e le diedi un bacio - prenditi cura di lui finché non torno - le dissi nel tono più dolce e sensuale che avevo. Lei mi guardò con i suoi occhi dorati come mora e mi diede un bacio sulle labbra - ricordati che glielo hai promesso - scacciai un risolino per poi aprire la porta e dirigermi verso l'edificio più importante di tutta Fontaine il Concillium.
Un edificio enorme molto simile a un teatro, all'esterno, ma in realtà l'interno era uguale ad un ufficio di un consiglio di guerra e la sala delle conferenze era caratterizzata per essere simile ad un aula di tribunale dove io sedevo in alto come un giudice, tanto che molti mi chiamano "vostro onore".
- Le scorte inviate a Natlan sono passate con successo senza intoppi o visite di mostri - spiegò la generalessa del mio esercito, Candace. - Gli addestramenti procedono come al solito, anche se non ne capisco il senso vostro onore. Nessuno attacca Fontaine da anni, Inazuma è pacifista, Natlan è alle nostre dipendenze e abbiamo firmato un trattato di pace con Sneznaya, mentre le altre nazioni non si interessano affatto a noi. Insomma perché addestrarsi a difendersi quando non abbiamo nulla da temere? - domandò Kamisato Ayato il mio ministro delle forze armate. Risposi che tutto è come dovrebbe essere e che una guerra sarebbe sicuramente arrivata. - Che cosa mi dici tu Kokomi? Ancora disagi o impertinenze? - domandai alla ministra della cultura Sangonomiya Kokomi e lei rispose sempre le solite cose. Avevo istituito nel mio paese una cultura guerra fondata, basata sull'amore per lo scontro e il conflitto e nessuno obbiettava o almeno solo la maggior parte, perché c'era purtroppo qualcuno che ha deciso di non omologarsi e questa cosa non fa altro che irritarmi giorno dopo giorno. - Bene se questo è tutto passiamo ad altro - dissi e la giornata andò avanti. Per fortuna non ci fu molto su cui lavorare e perciò decisi di far finire il lavoro prima del previsto, così avrei anche mantenuto la promessa a mio fratello.
- Scusi signore, ma io so cosa intende con "una guerra arriverà sicuramente"! Io so chi è davvero lei. Non è altro che un maniaco del conflitto, non fa altro che addestrare i nostri stessi cittadini a massacrare e combattere. Ho visto quei campi di addestramento e sappia che io non li approvo, sono stufo, non ci sarà mai una guerra! - mi disse Ayato irritato. Mi avvicinai a lui e gli sussurrai nell'orecchio - credi di essere l'unico ad avere informazioni personali? Io so della tua sorellina a Sneznahya. Tu sei uno dei misti, sarai un utilizzatore Idro, ma tua sorella no e immagina quale sarebbe la reazione della gente se si venisse a sapere? - - m-ma come fa a- - - ho i miei agganci. So delle lettere che vi spedite e se non ho detto nulla è perché tu mi servi, sei uno spadaccino provetto, l'ideale per addestrare le mie truppe - poggiai una mano sulla sua spalla - perciò continua caro. Continua ad addestrare i miei soldatini perché una guerra presto ci sarà - sulla mia faccia si era formato un ghigno malefico mentre vidi Ayato andare via con la coda fra le gmabe. - Yelan nuove informazioni? -. La mia spia apparve dalle ombre della stanza con in faccia il suo solito sorriso fiero e orgoglioso. Yelan mia ha sempre aiutato nel mio lavoro, nessuno sa spiare e fornire informazioni meglio di lei e per questo devo dire che l'ho sempre trovata attraente, le sue curve, le sue labbra coperte dal rossetto e quel maledetto sguardo seducente. Purtroppo io ho altri gusti e una persona ben più importante.
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Genshin impact: Elemental Empires
FanfictionUna ragazza che ama giocare col fuoco Una guerriera che ama una che non può amare Una dea rigettata dal suo stesso popolo Un capitano pirata che ambisce al più grande dei tesori Queste sono le quattro protagoniste di questa storia che ci farà da gui...