- La sua sorellina è in coma e potrebbe non svegliarsi più. Le sue prospettive di vita sono molto basse, del 20%. La botta alla testa ha causato una rottura del cranio e per ora possiamo solo sperare che il cervello non sia stato colpito.
Ray si lascia cadere su una sedia e chiede di poterla vedere ma secondo il medico le visite possono essere effettuate solo dopo 24 ore che il paziente è rimasto sotto osservazione. Dopodiché torna nella stanza di Noemi mentre il ragazzo dai capelli corvini non può fare a meno che aspettare notizie.
Passano due lunghi mesi.
Per la maggior parte del tempo Ray è al capezzale della ragazzina e tiene la sua mano nella propria, è così piccola a confronto. Il suo sguardo è vuoto e il suo viso pallido. Ha paura di sentire di nuovo quelle fottutissime parole che non si scorderà mai: Mi dispiace... ma non ce l'ha fatta...
Scuote la testa. Le stringe la mano e le accarezza i capelli.
Ray pov
Sta solo dormendo... Non è in pericolo, sta solo dormendo. Noemi sta bene, è stanca e si sta riposando. Guardo in basso, non lo so nemmeno io cosa guardare. Sospiro. Sono già passati 2 mesi...però i medici hanno detto che le sue condizioni sono migliorate parecchio e sono sollevato.Sento solleticarmi la mano destra. Aspetta un attimo... se la mia mano sinistra è tra i suoi capelli la destra è...
Alzo lo sguardo... NOEMI! Finalmente si è svegliata. La lascio andare e vado subito a chiamare i medici che in pochissimo tempo arrivano. Mi fanno aspettare fuori mentre iniziano a controllarla e a farle delle domande. Adesso aspettare ne vale la pena dopo 2 fottuti mesi che aspetto il suo risveglio dal coma.
Fine pov
Dopo pochi minuti il medico di prima parla con Ray e gli dice che se tutti i controlli vanno a buon fine Noemi può tornare a casa la sera stessa, sebbene sia stata in coma 2 mesi.
Noemi pov
Sento qualcosa sui miei capelli e una leggera stretta alla mano... qualcuno mi sta toccando. Apro lentamente gli occhi e vedo Ray... è lui che mi sta... non mi sembra vero. Sta guardando in basso. Voglio dirgli che sono sveglia ma non riesco a parlare. Per fortuna però muovo le dita strette dalla sua mano calda. Finalmente alza lo sguardo e mi vede. Provo a dirgli qualcosa ma se ne va subito e la stanza si riempie di medici che iniziano a farmi tante domande, insieme a dei controlli. Io rispondo balbettando un po' perché non ho abbastanza forza per parlare.
Fine pov
STAI LEGGENDO
My cold husband
RomanceLui, un milionario. Venticinque anni. Senza cuore, anzi...un cuore di pietra che nessuno è mai riuscito a rompere. Lei, una semplice ragazza, anzi...una ragazzina. Quattordici anni. E' stata costretta a sposarlo a soli tredici anni. E' sola.