My cold husband

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Vuole tornare a prendere il "suo" gattino ma Ray non glielo avrebbe permesso né ora e né mai. Si butta sul proprio letto a pancia in giù e piange con la faccia sul cuscino. Resta nella stessa posizione per circa un'ora, poi si addormenta. Mezz'ora dopo Ray entra e vede che Noemi sta dormendo con i residui di lacrime agli occhi. Inizia a curiosare un po' in giro. Guarda i romanzi sulle mensole, gli ultimi libri delle scuole medie rimasti sparsi sugli scaffali e le sue matite "magiche". Apre il cassetto della scrivania e spostando un paio di quaderni trova proprio il suo ritratto, che Noemi aveva fatto qualche giorno prima. Lo osserva attentamente stando attento anche alle parti più dettagliate: i capelli e gli occhi. Lo prende in mano e si avvicina a lei.

Le sposta una ciocca di capelli dalle labbra socchiuse. La guarda con i suoi soliti occhi freddi. Poi le accarezza la guancia asciugando quello che ormai rimane delle lacrime di Noemi. Nota i suoi occhi rossi e gonfi per le lacrime, che ormai sono state asciugate dalle sue dita. La osserva per un po', poi se ne va e la lascia dormire. Va in salotto. Ha deciso di non andare a lavorare.

Passa un'ora ma lei ancora non si sveglia. Ray intanto inizia a insospettirsi visto che non c'era nessuna ragazzina a girargli intorno e infastidirlo.

Torna da lei e vede che sta respirando affannosamente e sta sudando, probabilmente sta avendo un incubo. Noemi inizia ad agitarsi e rigirarsi in continuazione. Ray si siede sul letto e la prende in braccio facendole appoggiare le gambe sulle sue mentre le tiene un braccio dietro la schiena. Noemi continua a sudare e inizia a piangere. Non riesce a svegliarsi. Piano piano inizia a dire qualcosa a bassa voce.

-R-Ray

Si aggrappa forte alla sua camicia nera, al suo petto. Continua a piangere. Ray le fa appoggiare la testa sul suo petto e prova a svegliarla accarezzandole la guancia e sussurrandole all'orecchio ...

-Shh, svegliati ... è solo un incubo