ღ14°Capitoloღ - Abito

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14. Abito

-Tragedia, Tragedia! - Nobara sembrava andata completamente in palla da quando Satoru aveva annunciato finalmente dove sarebbero andati quella stessa sera. Prima ciondolava da un lato all'altro sopra il telone, rannicchiata in posizione fetale; poi non riusciva a stare ferma e girava da una parte all'altra della spiaggia, borbottando qualcosa tra sé e sé. Maki e Hayami la guardavano, un po' divertite dalla situazione, un po' preoccupate perché ancora non avevano capito il motivo di tutta quella agitazione. Sospettavano appunto quell'annuncio, ma non avevano ancora capito che cosa le stesse potendo causare un crollo nervoso del genere.
I ragazzi, dopo essersi un po' riposati e scaldati sui teloni, erano tornati in mezzo al mare a fare dei giochi che solo loro potevano capire il funzionamento, lasciando le ragazze completamente da sole. Vedeva solamente dei gran calci e rilasci di energia malefica in lontananza.
-Solo io sono disperata, scusate?! -quando la ragazza si girò verso di loro urlando, entrambe sobbalzarono per via della sorpresa, non aspettandosi per niente di essere prese in causa.
-Ancora non abbiamo capito il perché di questa tua tragedia, Kugisaki. - commentò Maki, guardandola storto. Appoggiò le mani dietro la schiena, buttando all'indietro il busto lasciando ricadere l'intero peso su di loro.
-Come no?! -le urla si fecero così intense che, non solo tutta la spiaggia si girò verso di loro, ma la sentirono perfettamente anche i ragazzi.
-Tutto ok? -urlò Itadori, dopo aver sentito quegli schiamazzi.
Hayami gli fece segno che andava tutto bene e che gli avrebbe spiegato dopo, facendolo tornare tranquillamente ai suoi giochi.
-Innanzitutto abbassa la voce che qua ci cacciano. -borbottò la corvina, incrociando le gambe per mettersi seduta più comoda. - Qual è il problema? -
-Non ho portato nulla, e sottolineo nulla, per la serata di stasera! Maledetto Gojo se lo prendo... -
Maki e Hayami si guardarono ancora più confuse di prima.
-Non ti sei portata altro? Mi sembra strano. -Maki era scettica, esattamente come lo era l'altra ragazza. Era impossibile che Nobara si fosse portata i vestiti contati, soprattutto dei vestiti non conformi a determinati tipi di dress code.
-Ovvio, ma non per stasera! Non avete davvero mai sentito parlare di quel posto? -
Ancora una volta, risposta confusa e negativa.
La castana sbuffò sonoramente, completamente sconvolta dal fatto che doveva davvero stare a spiegare queste cose a due persone del suo stesso sesso. Avrebbe capito se fossero stati Yuji o Megumi, non sicuramente due donne.
-Teiden è il locale più prestigioso e lussuoso qua in Giappone! Secondo voi posso vestirmi con dei vestiti normali?! -
Oddio, ma dove aveva prenotato quell'uomo? E soprattutto, quanti soldi aveva speso?
Hayami sospirò, buttando la testa in avanti, appoggiando la fronte sulle ginocchia che aveva rannicchiato al petto. Perché aveva queste terribili idee?
Nobara prese il telefono in mano e cominciò a sbattere i pollici sullo schermo, come se stesse cercando qualcosa e quel qualcosa avesse uno scadere del tempo.
-Non c'è bisogn- Maki provò a fermarla ma fu troppo tardi, girò lo schermo del telefono sbattendoglielo praticamente in faccia.
Aveva cercato delle immagini che ritraevano l'interno del locale e i vari clienti vestiti in abiti fin troppo eleganti per i gusti delle altre due ragazze.
Effettivamente era un posto decisamente elegante e di lusso, eppure c'era qualcosa che non le quadrava. Gojo sicuramente era abituato a vivere nella ricchezza e quei posti sicuramente erano a lui famigliari, ma non era un luogo che lo rispecchiava a pieno.
Proprio in quel momento, una mano fredda si spalmò dietro la sua schiena, bagnandola interamente da quel punto in giù, facendola rabbrividire e prendere persino un bel spavento.
Quel giorno era proprio in vena di scherzi quell'uomo, si vide soprattutto quando si appese al suo collo circondandolo con un braccio, sedendosi poi al suo fianco sul telo.
Sempre completamente bagnato.
-Di che parlate? -scosse i capelli lontano dagli occhi con un leggero colpo di collo e li tirò indietro, rimettendosi gli occhiali da sole che aveva dato in custodia alla ragazza.
Hayami gli lanciò un'occhiataccia che però lui ignorò bellamente, guardando le altre due ragazze.
-Del fatto che non ho assolutamente alcun tipo di vestito adatto per la serata di stasera! -piagnucolò Nobara, stringendo il telefono tra le mani guardando le foto che aveva trovato su internet.
-Eh? Ma il vestito che avevi ieri sera sarebbe perfetto. - commentò l'albino, ignaro dell'enorme problema che aveva appena posto alla ragazza.
-E, secondo te, posso rimettermi un vestito due sere di fila? Impossibile. - sventolò le mani davanti al suo viso, tanto che le sembrava pura follia.
-Scusate ragazze eh, ma non siamo proprio su un'isola deserta. - commentò l'albino.
Hayami si irrigidì immediatamente e lui lo notò subito. Si girò a guardarla, non capendo perché le sue spalle fossero diventate così tese.
Sapeva già dove sarebbe andata a finire tutta quella storia e l'idea non le piaceva per niente.
Gli occhi di Kugisaki si illuminarono a quella idea così geniale avuta dal suo fantastico professore. -Ha ragione! -la sua voce si alzò di più che di qualche tono. -Ragazze, shopping d'emergenza! -
Hayami piagnucolò, poggiando la guancia sulla spalla del braccio del ragazzo che la stava tenendo vicina a sé. -Perché... -borbottò tra sé e sé.
-Non è necessario che ci vada anche te, eh... - commentò Satoru, vedendo la disperazione improvvisa della ragazza.
-Nella valigia ho solo dei pantaloncini e una maglietta stropicciata. -

Itadori perse per un solo momento l'equilibrio, solo per un momento e per poco non gli cadde la borsa più importante. Nobara si girò lanciandogli uno degli sguardi più cattivi e freddi che lei avesse mai visto. -Fai cadere anche solo una di quelle borse e Sukuna sarà l'ultimo dei tuoi problemi. -
Lui la guardò sconfortato, sussurrando un "ok".
Hayami si avvicinò a lui e gli prese le borse che erano state appese al suo collo e una al suo mignolo che ormai stava prendendo la colorazione dei capelli di Maki. Le faceva pena, ce la metteva tutta così tanto per tenere in equilibrio e trasportare tutte quelle borse e veniva ripagato a minacce. Era già tanto che lui fosse lì con loro, ovviamente Satoru se l'era data a gambe.
Non appena sentì del peso alleggerirsi, ringraziò la ragazza. -Grazie, Hayami. -sorrise lui.
-Figurati. Bisogna aiutarsi sotto dittatura. -scherzò lei, conquistando un'imprecazione da parte dal soggetto in questione.
-Abbiamo già girato tutti i negozi di questo paese, vogliamo smetterla? -borbottò la studentessa più grande, tenendo in mano la sua borsettina. Aveva capito fin da subito che prima avrebbe comprato prima si sarebbe liberata da quella tortura, eppure Nobara le aveva fatto ben intendere che la situazione non era per nulla quella.
Infatti, erano ancora in giro nonostante tutte avessero preso quello che dovevano prendere.
-No, ci manca ancora quel negozio là! -indicò una vetrina appartenente a un edificio palesemente non edificato negli stessi anni di tutto il resto del paese.
Era nuovo di zecca, spiccava per la lucentezza della pietra che lo rivestiva interamente.
Urlava "costoso" in ogni sua parte.
Ovviamente però alla diretta interessata non poteva fregare di meno.
Si fiondò davanti alla vetrina esattamente come uno squalo sulla sua preda.
Ed era lì. Il primo davanti a tutti.
Un vestito talmente bello da lasciare tutti, compreso Yuji, a bocca aperta.
Era un abito nero attillato, lungo in micro-paillettes cucite sul tessuto. Faceva luce anche con una lampadina così fioca che puntava su di lui in vetrina. La particolarità del tutto erano delle file di perline cucite accuratamente che scendevano a cascata lungo le braccia.
-Quello scollo all'americana è la mia morte. -sospirò Nobara, guardando sognante l'abito. -Non avevi detto che ti piaceva questo tipo di scollo, Hayami? - si girò verso la ragazza, cercando il suo sguardo.
Effettivamente quell'abito l'aveva colpita. Non era una grandissima amante di vestiti vari o di shopping sfrenato, ma quello era veramente l'abito più elegante che avesse mai visto. Non era nulla di esagerato, sexy il giusto, ma soprattutto raffinato.
Fece ricadere indiscretamente lo sguardo sul prezzo, spaventata da cosa potesse effettivamente costare un abito del genere, ma rimanendo piacevolmente sorpresa.
Era un prezzo decisamente ragionevole, nulla di estremo.
Chissà però se le stava bene...
-Secondo me staresti benissimo! -esclamò Yuji quasi come se le avesse letto nella mente. -Provalo! -
E quando persino Maki annuì a quell'affermazione, capì che sarebbe stata ugualmente obbligata. Con o senza il suo volere.
Entrò nel negozio con un velo di vergogna addosso. Non era per niente abituata ad entrare in quel tipo di negozi, soprattutto accompagnata da una sfilza di persone che la metà bastava. Erano letteralmente solo loro in quella piccola stanza e la cosa la metteva a dir poco a disagio.
Avanzò lentamente seguendo la commessa non appena indicò l'abito che voleva provare. Itadori le prese le borse che portava dalle mani, aggiungendole nuovamente alla collezione che aveva per tutto il corpo.
Si sarebbe voluta sotterrare in quel momento.
La commessa gliene prese uno che potesse essere il più vicino possibile alla sua taglia e la mandò a cambiarsi nel camerino.
Si guardò a lungo allo specchio, prima di cambiarsi d'abito. Non era per niente abituata a stare ore davanti a quell'oggetto, come invece era di solito per il resto della popolazione femminile. Era strano.
Quando si infilò il vestito, quasi non si riconobbe. Non era truccata e i suoi capelli erano tutto tranne che pettinati, soprattutto dopo una giornata al mare e un ragazzo dagli occhi blu che non aveva intenzione di mollarla un secondo. Eppure, quel vestito era stupendo anche in quelle condizioni. Le curve che raramente vedeva sotto la divisa in quell'abito erano perfettamente visibili, posizionate al posto giusto senza creare o fare vedere i difetti.
Valeva proprio la cifra che sarebbe andata a spendere.
Quando uscì dal camerino per farsi vedere da tutti, la loro reazione fu la conferma finale del fatto che quel vestito sarebbe stato ufficialmente suo.
-Wow, Hayami! -esclamò Itadori, guardandola dall'alto al basso. -Con questo hai superato Jennifer Lawrance. -









꧁Kissing Your Eyes ꧂ 「Gojo Satoru」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora