ღ4° Capitoloღ - Allenamento

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4.Allenamento

Era una giornata splendida, il sole batteva forte sull'asfalto e sulla terra battuta del campo d'allenamento. Gojo aveva deciso di fare delle prove di resistenza al cardio per capire se i ragazzi avessero migliorato le loro prestazioni dall'incontro di scambio e quindi era occupato con Megumi e Nobara, misurando le loro varie tempistiche nelle varie prove.
Ovviamente, Yuji era stato completamente escluso.
-Tieni. -il ragazzo in questione le lanciò una bottiglia di succo d'arancia e si mise a sedere al suo fianco sui gradoni presenti in una delle curve del campo.
Nonostante il sole che picchiava, c'era una bella arietta che rendeva utile una giacca per evitare di rabbrividire.
-Grazie mille, Yuji. -sorrise Hayami, guardando il moro venire sconfitto dalla ragazza ad una prova di tiro alla corda.
Aprì la bottiglia e se la portò alle labbra, bevendo un po' del contenuto. Non le dava fastidio che quel ragazzino prendesse così tanta confidenza con lei, anzi, per come era fatta, era una manna dal cielo. Quando stava con Gojo, si sentiva sempre di dovergli dimostrare qualcosa e stava sempre sull'attenti poiché non voleva assolutamente che potesse pensare male; Itadori invece era così naturale e spontaneo che la faceva rilassare, così tranquilla da comportarsi allo stesso modo. Sembravano amici da una vita e, soprattutto, coetanei.
-Ti dispiace non essere là con loro? -chiese, curiosa nel vedere la sua espressione un po' più seria del solito mentre guardava i suoi compagni allenarsi.
-A me non è mai piaciuta la squadra di atletica a scuola. -iniziò, bevendo un sorso della sua cola. -E anche quando il professore Gojo mi faceva partecipare non è che ne fossi felice o altro. -finendo di parlare, sospirò. -Ora però mi sento chiuso fuori. -
-Hai paura di rimanere fermo rispetto a loro? -Hayami sorrise quando vide finalmente Megumi vincere un round di corsa e prendere in giro Nobara per soddisfazione personale.
-So di essere più debole di loro, a livello di energia malefica intendo. -ora il suo tono era diventato di sconfitta, come se il dirlo lo deprimesse ancora di più.
-Però sei sopra di loro a livello fisico, anche quello conta, Yuji. -
-Si però tutti usano l'energia malefica, non capisco perché io debba essere diverso e farne a meno. -
-A parte che uno stregone che sa usare molto bene l'energia malefica ma non ha alcun tipo di forza fisica o abilità è uno stregone morto. -disse Hayami, sventolando la mano in aria. -Gli stregoni quasi sempre in battaglie difficili finiscono l'energia malefica e quindi devono ricorrere alla forza fisica. Ecco, lì se la sanno usare sono stregoni vivi, per la maggior parte. -
Il ragazzo appoggiò il mento sul palmo della mano, tenendo il gomito premuto sul suo ginocchio. Le guance piene d'aria si sgonfiavano via via che faceva uscire dei versi nervosi. -Gojo-sensei però ultimamente non mi fa mai allenare su questo con lui. -
-Huh? Davvero? Perché mai? -Hayami si sorprese, pensava che Satoru fosse estremamente serio e diligente con tutti i suoi allievi, le sembrava molto strano che ne lasciasse indietro uno, soprattutto quando quest'ultimo era il recipiente di Sukuna.
-Ha detto che... dove vai? -chiese, vedendola alzarsi di scatto e posizionarsi davanti a lui.
-Hai voglia di allenarti? -gli rispose con un'altra domanda, ma pensò subito che al ragazzo non potesse importargli di meno, infatti, annuì senza esitazione e senza fare ulteriori domande. -Vieni. -
Si spostarono verso un'area del campo che i ragazzi non stavano usando e priva di qualsiasi possibile ostacolo. Non appena si misero lì, Hayami sentì subito lo sguardo dell'albino su di lei, ma non si girò per guardarlo a sua volta. Doveva solamente fare da spettatore.
Si tolse la giacca con un veloce gesto della mano, rimanendo con una maglietta che le faceva più da reggiseno che da top, ma sicuramente riusciva a darle abbastanza comodità.
-Cosa devo fare? -il rosato era completamente confuso, eppure quella non gli sembrò del tutto una cattiva idea nonostante l'espressione poco contenta del professore.

-Attaccami con tutta la tua forza, vediamo cosa sai fare. -mentre lo disse, cominciò a scrocchiarsi varie vertebre del collo e ossa delle mani.

-Sei sicura? Non-
-Yuji. -lo interruppe la ragazza. -Sono molto più forte di te. -un ghigno nacque sul suo volto e Yuji sembrò copiarlo.
Si mise in posizione e serrò i pugni, entrambi furono presto circondati da un'aura malefica blu. Non perse tempo e, con un colpo di gamba, si scagliò contro di lei.
Per un momento, solamente per uno, pensò di averla colpita. La velocità con cui l'aveva caricata era stata veramente consistente e il solamente vedere lei schivare con così tanta tranquillità gli mise i brividi. Era quasi come avere davanti a lui un altro Gojo Satoru.
-Tutto qui? -sorrise la ragazza, approfittando di Itadori a mezz'aria per dargli un calcio sulla schiena e farlo schiantare al suolo.
Non si arrese facilmente e, ruotando, provò a tirarle un calcio dritto sul mento. Lei, però, lo bloccò con una mano e lo fece cadere all'indietro, facendogli perdere l'equilibrio. -Dobbiamo allenarci sulla forza o sull'energia malefica? -lo riprese severa, mettendosi le mani sui fianchi. -A sto punto se devi usare calci e pugni ti spedisco da Gojo. -
-Mai! -si rialzò immediatamente, andando contro di lei nuovamente, ma stavolta con solamente un pugno circondato da energia.
Stette per colpirla, ma cambiò direzione all'ultimo secondo apparendole alle spalle e puntò dritto dietro la sua schiena.
-Non male. -si girò giusto in tempo per parare con la mano sinistra il colpo di Itadori. Se non fosse stato per l'enorme spostamento d'aria e il contraccolpo visibile ad occhio nudo, chiunque avrebbe pensato ad un colpo fin troppo debole per come aveva parato.
La ragazza lo vide nei suoi occhi, c'era rimasto male. Forse pensava davvero di poter mandare a segno un colpo verso di lei. Comprensibile, quando non sapeva neanche che tipo di aura malefica lei possedeva.
Stette per dirgli qualcosa ma il ragazzo, in modo del tutto inaspettato, caricò un altro colpo, ma questa volta utilizzò tutta la sua forza, concentrandola tutta in un enorme lampo nero. Hayami lo riconobbe poco prima dell'impatto e, per evitare che le staccasse un braccio, dovette liberare d'emergenza una piccola quantità di energia malefica che passò dalle sue dita e si scagliò contro il pugno di Yuji, facendolo finire dall'altra parte del campo, contro un albero.
Per un momento, aveva visto seriamente la sua vita scorrerle davanti.
Il potere che gli aveva dato Sukuna era enorme, molto più di quello che lei si potesse aspettare.
Si sentì però in colpa, voleva evitare l'utilizzo della sua energia malefica con i ragazzi, non le sarebbe sembrato per nulla uno scontro alla pari e, infatti, lo aveva spedito fin troppo lontano per aver usato solamente una piccola quantità di energia.
Gojo la guardò da lontano per tutto il tempo. Era curioso, non preoccupato. Forse semplicemente perché, se fosse successo qualcosa sarebbe intervenuto lui, ma non pensava che lei avesse il coraggio di fare qualcosa così tanto alla luce del sole.
Sembrava andare tutto come aveva previsto, poi rilasciò quell'energia.
Aveva avuto una sensazione che non gli era piaciuta per nulla. Era pericolosa, dannatamente pericolosa.
Era riuscito a vederla, per qualche secondo, ma era riuscito chiaramente attraverso la sua benda. Normalmente riusciva a vedere le persone con facilità grazie ai suoi sei occhi che gli davano una precisione chirurgica, eppure di lei vedeva poco e niente. Questo poteva aggiungerlo tranquillamente alle cose che lo preoccupavano di lei. Un livello speciale che lui non poteva in alcun modo sentire, vedere o percepire. Dire che era allarmante era dire poco.
-Yuji. -la ragazza lo prese per un braccio, aiutandolo a rialzarsi. -Scusami, mi hai preso alla sprovvista e se non avessi contrattaccato probabilmente mi avresti staccato il braccio. -commentò, grattandosi la nuca imbarazzata.
Il rosato, in tutta risposta, sorrise sornione. Di quella frase probabilmente aveva capito solamente "mi avresti staccato il braccio".
-Sei incredibilmente forte, Hayami. -le disse all'improvviso, guardandola con gli occhi a cuoricino. -Che livello sei? Scommetto che sei allo stesso livello del prof. Gojo! -
Sapeva della presenza del ragazzo in questione dietro le sue spalle e quando sentì quelle parole uscire dalla bocca di Itadori non riuscì a contenersi dal ridere divertita.
-Oh io sono molto forte, forse più di Gojo! -fece giusto in tempo a finire la frase quando entrambi si trovarono con la faccia spiattellata per terra.
-Ehi! -Hayami si rialzò immediatamente, cominciando a imprecare contro quello stregone che gli aveva appena scagliato della pura energia malefica addosso per fare sì che cadessero come due pere.
-E io cosa c'entro? -si lamentò il povero Itadori, messo a faccia a terra per la seconda volta in così poco tempo.
-Non si dicono bugie durante la mia ora. -borbottò l'albino, mettendo le mani in tasca.
-E chi te lo dice che è una bugia? -la ragazza alzò un sopracciglio, divertita da quella reazione così particolare. Era stato colpito palesemente nell'orgoglio e non voleva darlo a vedere.
-Lo so e basta. -
Fece per girarsi, ma la ragazza raccolse ancora un po' della sua energia malefica e gliela scagliò addosso.
Questa però non lo raggiunse mai. E lei se lo aspettava.
-Ohh, e così è questo il famoso infinito. -sorrise, divertita dalla faccia che aveva fatto il ragazzo. Sembrava completamente e semplicemente sconvolto dall'audacia di lei.
Lui, da parte sua, sì era sconvolto dalla sua audacia, ma quel colpo era quasi riuscito a trapassare il limite del suo infinito che nessun altro era mai riuscito a superare.
Quel colpo si era avvicinato fin troppo.

꧁Kissing Your Eyes ꧂ 「Gojo Satoru」Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin