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"L'arte non ha una orma. Non consiste nell'afferrare un pennello e iniziare a dipingere, l'arte è ovunque".
- Fannie Heather

Era risaputo che il martedì pomeriggio, così come quello del mercoledì e del venerdì, non ci fossi per nessuno

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Era risaputo che il martedì pomeriggio, così come quello del mercoledì e del venerdì, non ci fossi per nessuno. Danza era la mia priorità e per nessuna ragione al mondo vi avrei rinunciato. In particolar modo ora, quando mancavano appena cinque mesi al saggio.

Rosa Bluff, comunemente detta Madame Bluff, era l'insegnante del mio corso oltre che la direttrice dell'intera Wings Academy, una scuola che accoglieva i ragazzi sin dal primo anno di asilo. Era una donna da una bellezza disarmante, di circa quarant'anni portati benissimo, con dei boccoli scuri, della stessa tonalità degli occhi da gatta che la contraddistinguevano, come se stesse perennemente interpretando un personaggio. Il fisico slanciato, magrolino, da ballerina classica professionista. Aveva studiato per anni a Nizza, in Francia, dove aveva avuto modo di sperimentare, apprendere e migliorarsi. In soli due anni, avevo imparato così tanto da lei.

Era colei che pensava agli spettacoli dal primo minuto fino all'ultimo, formando ogni singola persona che ne avrebbe preso parte. Era certamente affiancata da altri maestri, ma senza dubbio restava l'unica a poter dirigere un posto magico come il palcoscenico.

Quell'anno, aveva deciso di dividere il saggio in due parti, richiamando due dei più grandi capolavori del balletto: una dedicata allo "Schiaccianoci", rivolta più che altro al settore dei più piccoli e, di conseguenza, più semplificata; l'altra, al "Lago dei cigni", di cui saremmo state protagoniste io, le mie compagne e le mezzane. Non vedevo l'ora di immortalare quei personaggi che sin da piccola mi avevano affascinato tanto. Mi sedevo davanti al televisore insieme a mio padre e ammiravo ogni singolo passo, desiderando di poter fare lo stesso. Però non ero mai riuscita a vederlo dal vivo.

« Ragazze, devo informarvi di una dinamica importante che ci accompagnerà per il resto dell'anno accademico ». Madame Bluff ci accolse con quelle parole al rientro dalla pausa invernale. « Come sapete, spesso ci viene concesso l'affiancamento di un ballerino del Teatro alla Scala per potervi introdurre al pas de deux, fondamentale per ogni ballerina. Quest'anno, però, solo una di voi lo affiancherà realizzando ben due assoli: uno per ogni classico che andremo a rappresentare. Avrebbe voluto fare di più, ma avrà a disposizione solo un giorno a settimana per montare il pezzo. Perciò oggi sarà con noi per selezionare la sua accompagnatrice: Clara e Odette. Vi presento il meraviglioso Enea Arispe ».

A quelle parole, un fremito scosse tutto il mio corpo chiuso in un body azzurro e nelle calze rosate. Nonostante già lo conoscessi per la sua fama, quasi non udii il suo nome, tanto mi concentrai sulla parte che lo aveva preceduto.

Entrò nella sala principale un ragazzo di ventisei anni con i capelli castani e mossi che gli ricadevano sulla fronte, quasi fosse Clark Kent.  Un metro e ottanta di soli muscoli. Non ne avevo mai visti così tanti, sicuramente di molti non ne conoscevo neanche il nome. La calzamaglia nera, insieme ad una semplice canotta bianca, ne evidenziavano ogni singolo angolo. Il sorriso smagliante che probabilmente, se non ne avessi avuto già un altro per la testa, mi avrebbe sconvolta come alle mie amiche. Eileen era estasiata dalla sua presenza, il che mi fece trattenere una risatina.

« Gentilissima, Madame Bluff ». Talmente cordiale, da averle dedicato persino un inchino con il capo. Era un principe, per caso?
« È un piacere essere qui con voi, non vedo l'ora di iniziare. Ballate come avete sempre fatto, metteteci passione e, soprattutto, non fissatevi sull'obiettivo finale o rischierete di rovinare tutto. Fate come vostro solito, al resto ci pensiamo noi ». Enea cercò di fare un discorso motivazionale poco prima di iniziare il riscaldamento insieme a noi.

La lezione proseguì e talvolta il professionista ci spiegava un altro esercizio, uno di quelli che usava per riscaldarsi prima delle sue prove. Ci aveva regalato qualche chicca sul nuovo spettacolo che stava preparando, per una volta non in veste da protagonista. Sarebbe uscito verso la fine di febbraio, perciò ci aveva invitato ad assistervi.

L'ultima mezz'ora ci concentrammo sull'introduzione di un primo pezzo del Lago dei cigni, estratto dal secondo atto, in cui tutte avremmo partecipato. Il corpo di ballo nella tredicesima scena, si esibisce nel cosiddetto "Danses des Cygnes". Serviva per capire chi tra di noi sarebbe stata in grado di essere Odette in versione cigno.

Madame Bluff mi posizionò nella fila centrale delle tre, proprio in prima linea. Cercai di memorizzare i primi passi della coreografia più velocemente possibile, ripetendoli mentalmente per farli miei e poterli eseguire alla perfezione dopo.

Diedi il meglio di me stessa, consapevole che per dare il massimo avrei dovuto svolgere la sequenza altre volte. Ma, per essere stata la prima volta, non andai tanto male.

Al termine, la mia insegnante si riunì in disparte con Arispe per selezionare la prescelta, il quale nella parte coreografica non aveva ballato con noi per poter osservare i nostri movimenti.

« Enea, credo che tocchi a te dare la notizia ». Tornarono da noi in pochi minuti, in cui insieme alle mie compagnr avevamo approfittato per togliere le punte e indossare abiti più consoni al freddo invernale.

« Io e Madame Bluff abbiamo discusso a lungo su chi sarebbe stata la più indicata per il ruolo di protagonista nei pas des deuxe con me. Ovviamente, ho cercato di darle retta in quanto vi conosce alla perfezione. La conclusione a cui siamo arrivati è... Nives Blaine ». Mi guardò con un sorriso talmente bianco da poter accecare qualcuno. Inizialmente non capii effettivamente se avesse detto realmente il mio nome o lo avessi sognato, ma lo realizzai quando le mie compagne si avvicinarono per complimentarsi con me.
Le ringraziai, prima di rimanere con Arispe.

« Grazie per questa opportunità, cercherò di non deludere né te, né la Bluff ». Mi avvicinai con un sorriso, estasiata da quella notizia.

« Sai, mi hai colpito sin dal primo passo. Ti avevo già scelta a inizio lezione senza aver bisogno di guardare le altre ». Rimasi senza parole, mentre lui mi salutava e usciva dall'aula, lasciandomi completamente da sola.

Era successo tutto troppo velocemente e non sapevo come reagire. Perciò uscii dalla scuola per recarmi nella mia auto, dove sostai qualche minuto a prendermi del tempo per me stessa. Elaborai ogni singola informazione ricevuta e non vidi l'ora di raccontarle a Kira.

Sarebbe stata la mia occasione. Sarei stata la prima ballerina.

❁ ❁ ❁

Ciao, fiocchi di neve!!
Ho scelto di accorciare questo capitolo per darvi un minimo di respiro dopo tutti quelli appena passati. È semplicemente introduttivo, però non significa che sia meno importante degli altri.
Cosa ne pensate di Enea? Potrebbe picervi come personaggio?
Vi lascio il suo prestavolto, così potete vedere come l'ho immaginato io (un gran babi).
A presto

Zara <3

Enea Arispe- Amaï Nie -

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Enea Arispe
- Amaï Nie -

The last secondDonde viven las historias. Descúbrelo ahora