III.

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"Sono solo abbagliata dalle sembianze
di un angelo, che in realtà è tutt'altro?".
- Cats Like Fish

Iniziai finalmente l'università, situata a pochi minuti di macchina da casa mia

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Iniziai finalmente l'università, situata a pochi minuti di macchina da casa mia. La struttura era imponente e conteneva un gran numero di aule dai corsi più svariati. Di fatto, oltre alle materie economiche prestabilite, veniva consentito agli studenti di selezionare in aggiunta minimo due lezioni per stimolare i nostri interessi come ad esempio arte, musica o robotica. Personalmente, avevo scelto musica e lettura, due attività che tenevo a cuore particolarmente. La prima era lo scopo della mia vita, il mio motore. Dopotutto, ero una ballerina.

Avevo scelto di frequentare in presenza e lo stesso aveva fatto Kira. Letteralmente eravamo sempre insieme, a eccezione di quelle poche ore di approfondimento che si contrastavano tra di loro. Quella decisione era stata presa affinché entrambe facessimo nuove amicizie e così fu.

Lei, di gran lunga più estroversa rispetto a me, conobbe pochi giorni dopo Caleb Axshort al corso extracurricolare di fotografia, un ragazzo inglese che si era trasferito da qualche anno appositamente per studiare. Aveva due anni in più rispetto a noi, qualche piercing che contrastavano il suo viso dolce. Insomma, il suo stile tenebroso era in netto contrasto con la sua personalità allegra e spensierata. La motivazione? Non ce l'aveva. Gli piaceva solo vestirsi in quel modo, aveva risposto.
Me lo presentò un pomeriggio in cui terminavamo tutti e tre le lezioni al medesimo orario.

« Ciao, sono Caleb ». Non era poi tanto più alto di me, ma dal mio metro e sessantotto le persone più alte di me sembravano tutte dei lampioni.

« Piacere di conoscerti, Nives Blaine ». Gli strinsi la mano, regalandogli un sorriso.

« Attento, Cal. È fidanzata. Non scommetterci troppo ». Esordì Kira, con una delle sue battutine.

« Riconosco la sua bellezza, ma purtroppo per lei anche io sono fidanzato. E non con una donna ». Scoppiai a ridere per la figuraccia appena fatta dalla mia coinquilina, la quale rise a sua volta mormorando delle scuse. Caleb invece aveva iniziato a grattarsi il mento con fare pensieroso. « Ora che ci penso, potrei presentarvi Thomas. Avete mai assistito ad una partita di basket? ». Drizzai le orecchie all'ultima parola. All'inizio della mia relazione con Ilia mi ritrovavo spesso in una palestra a guardarlo giocare, ma avevo smesso di andarci nel momento in cui erano iniziate le litigate e lui aveva smesso di chiedermelo. Di conseguenza, erano mesi che non entravo in un posto del genere e, a dirla tutta un po' mi mancava l'adrenalina che provocava in me quello sport.

« A dirla tutta sí, a differenza di Kira ». Mi limitai a rispondere, senza entrare troppo nel dettaglio. La mia amica non mi aveva mai accompagnato ad un match. Non perché non volesse, ma all'inizio della mia relazione con Ilia lei aveva problemi più gravi a cui pensare.

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