Problemi di famiglia

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AIDEN

Torno al mio tavolo con più dubbi di prima

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Torno al mio tavolo con più dubbi di prima. È lei,sono quasi sicuro fosse lei stamattina. Nonostante la netta differenza nell'abbigliamento,il viso ovale, gli occhi scuri,la stessa corporatura nascosta in dei vestiti oversize. Mi sono avvicinato,ho fatto il gentile e non ci ho ricavato niente.

Mckenzie continua a guardarmi ad intervalli irregolari. Si è ingelosita,non ne capisco il motivo,non che mi interessi,ho ben altri problemi in questo momento e portano tutti un solo nome. Ora sono esagerato,ma quella ragazza mi sta incassando davvero il cervello.

«Nessuno meglio di Aiden Lantz sa indossare un finto sorriso e farsi amiche le persone»
Così aveva detto Dawson quando siamo saliti in camera, per rassicurarmi,presumo. Falso,il migliore in queste cose è lui,sa farsi amico chiunque,ha un fascino particolare,alle persone Dawson piace subito ,anche se non parla. Non che questo duri molto.

Il mio migliore amico,a differenza mia,è anche amichevole e per nulla permaloso.

«Perchè parlavi con quella,prima?» sbotta Kenzi,a un certo punto,infastidita. «Eh,Aiden!»si vede che è fuori di sé,altrimenti non si sarebbe mai rivolta in questo modo a me.

«Dovevo chiederle delle cose» gli rispondo noncurante adettando una forchettata di petto di pollo.

«Ad Arlene la barbona che non parla con nessuno?» chiede in tono derisorio,adesso non si sta rivolgendo solo a me,ma a tutto il gruppo.

«Che tipa strana che è quella!» commenta una sua amica ridacchiando «Ma poi come si veste!» si aggiungono altri ragazzi.

Se sapessero come era conciata qualche ora fa non riderebbero più,anzi,la troverebbero attraente.Qualche disperato,magari,la pagherebbe per farsi calpestare con quel tacchi.

«La conosci?» indago subito.

«È la sorella di Lawrence» il cognome mi dice poco,mi sollecita il cervello ma niente di più. «Benjamin Lawrence,frequentiamo gli stessi corsi,ma è davvero una sfigata. Lasciala perdere.»

Ora ho presente,ci ho scambiato qualche parola,ma non è stato invitato al mio sottospecie compleanno. Avevo detto tre minuti tutti i giorni e con lui sono al massimo due.

«Non sei troppo grande per usare termini come "sfigata",Mackenzie? Non sei più al liceo»

Sarebbe un comportamento infantile anche per dei liceali,ma evito di dirlo. È già infuriata. Le le si tingono leggermente di rosso.Non so se per l'imbarazzo o l'ira «Volevo solo avvertirti,ma non trovavo altri termini per descriverla» risponde infine,dopo qualche secondo,con il suo solito tono altezzoso.

«Evita di parlarne e basta»

Mi alzo,salutando tutti,e torno in camera. Dawson è ancora lì,è da ieri sera che non torna a casa.Stamattina,intorno alle nove siamo andati a fare le denuncia,un oretta fa ha chiamato mia madre e tutto è precipitato.

La morale ha standard estetici Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon