2

14 0 0
                                    

Arrivai davanti al cancello di ferro battuto, altissimo un po' mi metteva paura guardarlo, era veramente imponente.
Mi sedetti al bar difronte per aspettare Francia e Spagna che sarebbero arrivati da lì a qualche oretta, ovunque mi giravo vedevo altri studenti guardarmi storto e fare commenti come "traditore", "nn servi a niente", sempre la solita storia insomma.
Stavo bevendo un succo quando qualcuno si sedette accanto a me, era alto e muscoloso, e aveva un ushanka in testa, aveva gli occhi completamente bianchi ma guardandoli bene avevano un iride così chiara, azzurrissima, nemmeno si vedeva, aveva un giubbotto pesante e dei guanti da neve, nn c'era dubbio si doveva trattare per forza di Russia, degludii nn sapevo che tipo fosse, sembrava minaccioso, magari era anche lui qui per insultarmi,
_hey ciao amico, sei del primo anno?_
Annuì
_quindi questo é il tuo primo giorno?_
Annuì di nuovo
_puoi parlare é mica ti mordo_
Annuì
Fece una faccia confusa e scoppiò a ridere.
Ero confuso, cosa voleva da me?
_ho sentito quello che ti diceva la gente..._
_oh, oh beh si stai tranquillo sono abituato_
Risposi
_ah, comunque ti volevo chiedere se per caso hai visto USA_
_America?_
Stavolta fu lui ad annuire
_andava con me al liceo perché?_
_sai se per caso ci sarà quest'anno?_
_credo di si in teoria siamo in classe insieme_
Lui soddisfatto sorrise,
Ho capito tutto subito, so perfettamente cosa sta succedendo
_perché me lo chiedi?_
_niente per sapere... In che classe andrà, cioè andrai?_
_mi sembra nella B perché?_
_nulla_
L'avevo appena incontrato e già era un libro aperto per me, nn mi riuscì a trattenere e scoppiai a ridere
_mi sa che ti sei preso una bella cotta tu_
_NO ASSOLUTAMENTE NO CHE SCHIFO_
Rispose infastidito, era palese che gli piaceva
_va bene va bene_
La campanella suonò
_o cavolo dobbiamo andare_
Ci incamminammo a passo svelto dentro al cancello e entrammo nella mischia che c'era nella piazza centrale, il preside iniziò a presentarci tutti i professori e subito dopo ci smistò per classi e ci diede le chiavi delle stanze, guardai la mia, 127, mi incamminai e notai una ragazza intenta ad aprire la 126, aveva gli occhi scuri e le pupille nere indossava una felpa con la zip lilla aperta con sotto una maglietta bianca, una gonna corta blu, delle calze bianche che gli arrivavano fin sopra al ginocchio e sulla spalla aveva una borsa a tracollo marroncina con delle spille su cui disegnati sopra personaggi degli anime famosi.
Era Giappone, figlia dell'impero giapponese, chissà se lei era come gli altri, in realtà mio padre a sempre parlato bene dell'impero...
Appena mi vide quasi si spaventò, aveva sbagliato dormitorio
_o scusami nn sapevo fosse il dormitorio dei ragazzi questo_ chinò il capo e corse via imbarazzata, dalla stanza uscì una testa rossa con dei capelli arruffati e gli occhi a mandorla, era Cina
_hai bussato tu?_
_no c'era una ragazza che ha sbagliato dormitorio... Credo si chiamasse Giappone..._
Lui sorrise e rientrò dentro.

Spazio scrittrice

Aiuto ho scritto 501 parole NOOOOOOOOOO Che fastidiooooo
Che ne dite di questo capitolo 2?
(Se ho fatto qualche errore potete scrivermelo nei commenti grz<3)

Country humans Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora