Capitolo 5

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Le giornate di quella settimana trascorsero tutte allo stesso modo: andavo a scuola, una volta finite le lezioni andavo a mangiare, tornavo in auditorium e poi andavo a casa. Era una routine che mi rendeva felice, perchè per la maggior parte del tempo ero con delle persone a cui volevo bene. Durante quei pomeriggi, io ed Andy avevamo preso l'abitudine di fermarci a parlare nel parcheggio della scuola, davanti alla mia macchina, come se nessuno dei due volesse andarsene. Il pomeriggio del venerdì Andy, mentre aspirava da una sigaretta, mi chiese: <<Dopo ti va di andare a mangiare qualcosa?>> Sembrava nervoso.

<<Va bene>> risposi buttando fuori dalla bocca del fumo. Andy cambiò espressione: ora sembrava sorpreso della mia risposta. Nonostante la domanda però dovesse mettere fine alla nostra conversazione, noi continuammo a parlare, senza dar peso al fatto che stava salendo il vento. In quel momento notai che la voce di Andy si era abbassata ulteriormente, rendendolo ancora più attraente.

Ad un certo punto Andy guardò l'orologio sul suo telefono e disse: <<Dove vuoi mangiare?>>

<<Mi va bene il McDonald's guarda>> risposi. Lasciai sulla mia macchina il mio zaino, presi il portafoglio e salii sulla macchina di Andy con lui. Alla radio sentii citare Yungblud e sentii la batteria familiare di Tissues, una tra le mie canzoni preferite, quindi iniziai a cantarla come se fossi da sola, ballando come una completa cretina sul sedile. Andy sorrise nel vedermi così e io, una volta finita la canzone, gli chiesi: <<Perchè ridi?>>

<<Mi piace vederti felice>> rispose lui mentre cambiava marcia. Non so esattamente cosa lo rendesse attraente in quel momento, ma nel complesso lo era davvero tanto. A quel punto prese una sigaretta dal suo pacchetto e la accese, e io feci lo stesso. <<Sei veramente bella quando sei felice>> continuò Andy lasciandomi di stucco. A quel punto mi girai a guardarlo, ancora abbastanza incredula riguaro le parole che aveva appena pronunciato. Andy parcheggiò la macchina come se nulla fosse e scese dall'auto nel parcheggio quasi del tutto pieno. Pensai che mi ero solo immaginata quelle parole: la stanchezza mi aveva fatto un brutto scherzo. Entrammo nel locale e ordinammo i panini, poi mangiammo mentre parlavamo come se non fosse successo nulla poco prima.

A fine pasto andai in bagno, e quando uscii a lavarmi le mani un tizio mi sbarrò la strada: era alto, molto robusto e abbastanza brutto. Con voce cavernosa mi disse: <<È da tutta la sera che mi guardi troietta>> Puzzava di birra in una maniera assurda, e questo odore pessimo si palesò anche di più quando si avvicinò a toccarmi nelle parti basse, sulle spalle e sul seno. Avrei voluto tanto scappare, ma ero completamente pietrificata. Non riuscivo nemmeno a respirare dalla paura che mi stava assalendo. Fortunatamente qualcuno stava aprendo la porta, quindi il tizio si fermò e girò la testa a guardare la porta alle sue spalle dandomi l'opportunità di scappare da quel posto, con gli ochhi allagati dalle lacrime.

Raggiunsi Andy al tavolo su cui avevamo mangiato e gli sussurrai: <<Andiamo via, ti prego>> Il ragazzo mi osservò allarmato, capendo che c'era qualcosa che non andava, ma non chiese nulla a riguardo. Raggiungemmo la sua auto in silenzio e lui mi accompagnò al parcheggio della scuola, alla mia macchina.

Ci salutammo con un abbraccio stretto in cui Andy mi sussurrò: <<Se hai bisogno scrivimi, ok?>> Lo guardai negli occhi e annuii mentre trattenevo con molta fatica le lacrime.

Tornai a casa mia in completo silenzio, senza alcun tipo di canzone ad accompagnarmi e distrarmi. Quella giornata ora era un disastro, tutto a causa di un tizio a caso. Non appena chiusi la porta alle mie spalle, andai a cambiarmi i vestiti: quelli che avevo indosso li sentivo sporchi e pesanti su di me a quel punto. Mentre gettavo nel cestone quegli abiti, iniziai a piangere, lasciandomi andare del tutto: stavo rivivendo lo stesso trauma a distanza di svariati anni, e anche in quel momento come allora non avevo il coraggio di parlarne con nessuno.

Fallen Angel | Andy BlackМесто, где живут истории. Откройте их для себя