Fallen Angel | Andy Black

Capitolo 9

Mi risvegliai in un parcheggio, tutto era buio attorno all'auto e il picchiettare della pioggia sul finestrino era l'unico rumore che mi circondava. Mi guardai attorno e vidi che Andy stava tornando verso la macchina, correndo fuori sotto la pioggia, reggendo qualcosa tra le sue braccia. Chiuse la portiera e mi guardò dicendo: <<Buongiorno, bella addormentata>>

<<Quanto cazzo ho dormito?>> fu la mia reazione nel vedere l'orario sul cruscotto: ormai era sera.

<<Abbastanza, ma è totalmente capibile. Comunque sono appena passato da mia madre e mi ha dato un po' di pasta al forno: sa che hai avuto una brutta giornata. Ha detto che non vede l'ora di conoscerti>> disse Andy. Che carina, pensai sorridendogli mentre accendeva il motore. Osservai i suoi movimenti sicuri, le sue dita stringersi attorno al volante, il completo e i capelli bagnati... Tutto ciò lo rendeva così attraente ai miei occhi: avevo voglia di baciare ancora quelle morbide labbra. <<Ti va di dormire a casa mia per stanotte?>> mi chiese poi Andy di punto in bianco.

Io accettai quell'invito con un po' di emozione dentro di me: ero sinceramente curiosa di vedere da vicino il suo modo di vivere. Ad un certo punto, quando la pioggia aveva diminuito il suo battito imperterrito, Andy parcheggiò la sua auto sotto ad un condominio abbastanza alto, e sia io che lui, una volta scesi dalla macchina, corremmo al portone di legno scuro che invitava le persone ad oltrepassarlo. Salimmo poi le scale fino al terzo piano del palazzo, e entrammo nell'appartamento di Andy, arredato con mobili di legno chiaro. Era un posto molto accogliente, e che aveva un balcone che si affacciava sulle case silenziose. Andy mi portò in cucina e svuotò in due piatti la teglia che gli aveva dato sua madre e mise a scaldare il tutto in microonde. Mentre aspettavamo che la cena fosse pronta, Andy si appoggiò al piano della cucina in una posa che lo rendeva ancora più attraente di quanto già non fosse. Mi osservava silenzioso, mentre nella mia testa non c'erano pensieri e il mio sguardo faceva trasparire quella sensazione. Andy ad un certo punto mi invitò ad andare tra le sue braccia e, una volta lì, mi chiese: <<A che cosa stai pensando?>>

<<A nulla. È stata una giornata pesante, tutto qui>> risposi con un sorriso stanco, poi il microonde suonò e tirammo fuori da lì i piatti, poi mangiammo e infine Andy mi portò in camera sua. Era una stanza abbastanza spaziosa, con i led colorati appesi al muro, arredato da un armadio di legno scuro, un letto matrimoniale dalle lenzuola scure, una libreria piena di cose relative ai KISS, ai Bengals e a Batman e infine una poltrona in pelle nera dallo schienale alto di fianco al letto. Di fronte al letto c'era una grande televisione appesa al muro, e nel muro di fronte alla porta c'era una finestra, adornata da tende scure, che mostrava la via principale della città.

Andy a quel punto aprì un'anta dell'armadio e ne tirò fuori la mia felpa di Hogwarts, come avevo fatto io quella sera dopo il disastro con mio padre. A quel punto Andy mi chiese: <<Ti va di guardare un film?>>

<<Certo, per me va bene qualsiasi cosa>> risposi, poi iniziai a cambiarmi.

<<Wow...>> sussurrò Andy quando rimasi con solo la felpa indosso. Lo guardai con un po' di perplessità negli occhi, quindi lui concluse la frase: <<Sei bellissima>>

<<Non lo sono così tanto>> gli risposi mentre mi tiravo su i capelli alla cazzo di cane.

<<Invece lo sei, fidati>> ribattè Andy mentre iniziava anche lui a cambiarsi. Si mise un paio di pantaloni della tuta neri e una semplice canottiera bianca che lasciava vedere i suoi tatuaggi. Nel vederlo vestito così il mio cervello iniziò a viaggiare fino a ripescare i ricordi di qualche sera prima. Avevo voglia di lui.

<<Dici tanto di me, ma anche tu sei bellissimo, sai?>> dissi mentre tornavo tra le sue braccia. Il profumo della sua pelle iniziava ad inebriare i miei sensi, iniziando a farli confondere. Volevo che anche per quella sera mi facesse totalmente sua.