Capitolo 3

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Dopo un po' sentii che Andy aveva aperto la porta e mi stava raggiungendo. <<Buongiorno>> disse con la voce ancora impastata dal sonno. Si avvicinò a me mentre si scompigliava i capelli. Feci un altro tiro dalla canna e salutai Andy a mia volta sorridendogli. Lui ricambiò il sorriso adorabilmente e disse: <<Quanto ho dormito?>>

<<Un'oretta più o meno>> gli dissi spegnendo la canna nonostante ce ne fosse ancora mezza: non sapevo se l'odore gli desse fastidio o meno, perciò evtai di farglielo respirare.

<<Cristo santo>> disse facendomi ridere. Andy mi guardò, sorrise e mi chiese: <<Tu sei riuscita a dormire?>>

<<Manco per un paio di cazzi>> risposi appoggiandomi alla ringhiera fredda del balcone.

Andy sorrise e si avvicinò a me mentre prendeva una sigaretta dal suo pacchetto. Si mise nella mia stessa posizione e accese la sigaretta. Lo osservai per qualche secondo e gli dissi: <<Ti sta proprio bene quella felpa, sai?>>

Andy guardò la felpa arrossendo e disse: <<Grazie... Anche tu stai bene vestita così>>

Questa volta fu il mio turno di arrossire. Il mio cuore aveva ragione: mi stavo proprio innamorando.

Dopo che Andy ebbe finito la sua sigaretta, rientrammo in casa e andammo in cucina a fare colazione, poi lui mi chiese se volessi andare con lui a lavoro. Anche se avevo paura di incontrare mio padre, accettai: mi piaceva passare il tempo con lui. Andai a cambiarmi e a mettermi un po' di eyeliner e mascara, poi insieme uscimmo da casa mia. Guidai fino al locale e quando entrammo Will ci salutò sorridendo: <<Ma cos'hai fatto alla fronte tu?>> Andy spiegò velocemente quello che era successo e Will reagì dicendo: <<Ryan, scusami se è tuo padre, ma che deficiente>>

<<Vai tranquillo: non mi offendo nemmeno più>> dissi io incrociando le braccia.

Andy a quel punto andò a prendere il suo gembiule e Will disse: <<Mi dispiace tanto che sia successo tutto questo>>

<<Ormai ci sono abituata alle batoste guarda. Puoi darmi una Coca Cola per favore?>> chiesi cambiando argomento. Will annuì e andò dietro al bancone ed io andai a sedermi su uno sgabello. Nel mentre la porta d'ingresso si aprì e nel locale entrò un ragazzo dai capelli neri e lunghi, adornati da una bandana nera come tutto il resto del suo outfit. <<Ciao, Will>>

<<Ehi Christian! Come stai?>> chiese Will sorridendo al ragazzo.

Il nuovo arrivato si sedette sullo sgabello vicino al mio e quando vide Andy andò ad abbracciarlo: <<Che cazzo hai fatto, ti sei preso a testate con un unicorno?>>

Andy rise e disse: <<No, mi è arrivata una bottiglia in testa ieri sera. Comunque, ti voglio presentare una persona: Christian, lei è Ryan. Ryan, questo è il mio amico Christian>>

<<È un piacere>> disse Christian sorridendo. Sorrisi a mia volta mentre Will mi diede quello che avevo ordinato. <<Hai una faccia famigliare, sai?>>

<<Probabilmente hai visto mio padre: sono uguale a lui>> risposi.

<<Aspetta, chi è tuo padre?>> chiese Christian. Gli spiegai velocemente chi fosse e lui reagì dicendo: <<Ho capito: quello italiano che ha la salopette verde... Simpatico>>

<<Nemmeno troppo guarda: è lui il tiratore professionista>> risposi leggermente amareggiata.

Christian spalancò la bocca incredulo: <<In che senso?>>

<<L'altro giorno sono andato a scuola dal prof Might e ho conosciuto Ryan. Ieri sera siamo usciti e abbiamo incrociato suo padre>> spiegò Andy.

Fallen Angel | Andy BlackWhere stories live. Discover now