Capitolo 4

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La mattina seguente mi svegliai prestissimo, così mi preparai con calma, e quando rividi il sague incrostato sulle mie braccia lo lavai e misi delle bende sul tutto. A quel punto arrivò un messaggio da parte del prof Might: "Buongiorno a tutti e tutte. Che oggi sia una bella giornata. Siccome questi sono gli utlimi giorni prima dello spettacolo finale, ho deciso che tutti i pomeriggi delle prossime due settimane ci incontreremo a scuola. A oggi pomeriggio"

Meraviglioso, dovrai fingere di stare bene per molto più tempo, disse la vocina negativa nella mia testa. Cercai di scacciarla via, ma ad ogni minima cosa che facessi continuava a palesarsi: se avessi incontrato un semaforo rosso mi avrebbe detto di andare a tutto gas mentre le altre auto nelle corsie a destra e a sinistra passavano. La odiavo con tutta me stessa.

Nonostante tutto, una volta a scuola raggiunsi Nikki, che mi stava aspettando alla nostra solita panchina. Una volta che mi chiese del mio weekend, le feci un breve resoconto, senza citare tutti i casini che erano successi. Una volta terminato il racconto, mi chiese: <<Che cavolo hai fatto alle braccia?>>

<<Niente, sto solo provando il look per lo spettacolo di fine anno: ti piace?>> mentii spudoratamente: mi ero dimenticata la camicia a quadri per coprire le bende. Nikki sembrò crederci, perchè si gettò a capofitto nel suo resoconto, anche se per un attimo mi aveva guardata un po' male. Meglio così, pensai: odiavo mentire, soprattutto a lei, ma odiavo ancora di più essere al centro dell'attenzione a causa della mia salute mentale. Era anche per quello che ero andata in crisi il pomeriggio prima.

In tutto ciò era dal mattino precedente che non mangiavo nulla, quindi prima di entrare in classe mi fermai alle macchinette a comprare un sacco di cose, sia dolci che salate, dato che avevo una fame pazzesca. Subito dopo entrai in classe e mi resi conto che avrei dovuto sopportare quella merda di materia che è economia, quindi andai a sedermi al mio posto, mi misi le cuffiette e, dopo l'appello, iniziai a disegnare su un quaderno ad anelli degli occhi in modo molto annoiato. Continuai per tutto il giorno in quel modo, azzerando quasi del tutto le parole che avevo pronunciato. Nikki di tanto in tanto cecava di farmi dire qualcosa, ma ottenendo scarsissimi risultati, quindi dopo un po' lasciò perdere questa missione. Alla fine delle lezioni, uscii dalla classe in fretta, lancando un saluto veloce a Nikki. Mi fiondai alla mia macchina e andai a prendere del kebab lì vicino. Mezz'ora dopo ero già di ritorno a scuola, a mangiare insieme ai miei amici del gruppo, aspettando però con impazienza l'arrivo di Andy.

Alexius si accorse che ero in fibrillazione per qualcosa, quindi mi chiese: <<È da tanto che non ti vedo così Ryan: è successo qualcosa questo fine settimana?>>

Arrossii violentemente: <<Niente di quello che pensi, però ho inziato a scrivermi in amicizia con Andy>> Pronunciai le parole "in amicizia" come a sottolinearle e ad evidenziarle in trentasettemila modi diversi.

<<E io che volevo il gossip succoso>> rispose il mio amico un po' deluso.

<<Ho capito, ma non è che posso scopare con uno dopo tre giorni che lo conosco>> risposi ridendo. <<E poi non ho detto che non ci sono gossip: non sono di quel tipo>> continuai. Lo sguardo di Alexius si illuminò istantaneamente, quindi mi sentii in dovere di avvertirlo: <<Devo raccontarti tutto in separata sede: non voglio che tutti inizino a shippare me e Andy>>

<<Ma eravate così carini mentre cantavate insieme venerdì!>> disse Camille supportata da tutto il resto dei presenti. Mi misi le mani in faccia per coprire il fatto che ero diventata rossa come un pomodoro. Menomale che arrivò il prof Might in quel momento ad interrompere quella situazione.

Andammo tutti quanti in auditorium e, una volta dentro, trovammo Andy che montava tutto il necessario insieme al vicepreside, il prof Micken, e a Lawrence. Il mio cuore batteva sempre più forte mano a mano che mi avvicinavo al palco, e una volta che fui vicina al ragazzo tatuato andai totalmente in tachicardia. Subito dopo mi toccai le bende che avevo sulle braccia con un pensiero fisso in testa: cosa avrebbe pensato Andy se avesse capito quello che si nascondeva lì sotto?

Fallen Angel | Andy BlackWhere stories live. Discover now