epilogo

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Quel posto lo aveva sempre inquietato.
Gli dava sempre quella sensazione di malinconia, quella nostalgia, che sentivi solo in un cimitero.
I cimiteri non erano mai stati il posto preferito di Harry, infatti non ci andava mai.
Però da tre anni a quella parte si sentiva costretto a venire.

Non gli piaceva andare.
Non gli piaceva ricordare.
Eppure quella voglia di salutare, dimostrare che ci teneva ancora, non l'aveva mai persa.
Probabilmente era solo il suo cervello che cercava di sabotarlo verso la depressione.
Forse era così, ma per ora era riuscito ad andare in cimitero senza essere sopraffatto da tutto quindi andava bene.
Poteva continuare a farlo.

"ciao Agatha" disse alla tomba davanti a lui.
C'era questa bella foto di una ragazza di ventanni anni, e poteva notare che, nonostante il tempo, lei non era mai cambiata.
Non chiedetegli come aveva scomperto dov'era la tomba, perchè ognuno nascondeva dei segreti, e le sue conoscenze erano uno di questi.
Sorrise abbassandosi sulle ginocchia per lasciare il mazzo di fiori.
Ci pensò un attimo prima di sospirare e togliere un fiore dal mazzo per tenerlo sulla tasca mentre appoggiava il resto.

Harry era cambiato.
I suoi capelli adesso arrivavano appena sotto le spalle.
La barba era comparsa, anche se la tagliava sempre.
I suoi occhi si erano fatti più maturi ma il sorriso rimaneva incorniciatoda quelle fossette infantili.
Gli amici, la famiglia e Louis erano sempre gli stessi,perche si sapeva, alcune cose rimanevano sempre le stesse.

La situazione era cambiata però.
Perchè proprio nel finale, quando mancava così poco per vincere quella famosa causa, Jefferson Hope si era tolto la vita in cella.
Era morto e per questo non avrebbe pagato le conseguenze delle sue azioni.
Harry ne era rimasto devastato, sentendo di non aver portato a termine la promessa fatta a Lucy.
Aveva pianto, urlato e pure tirato qualche pugno a Louis (niente di grave) ma non era cambiato molto perchè non poteva portare in vita nessuno.
Quindi si era messo il cuore in pace, aveva chiesto scusa ad Agatha, anche se sapeva che non era colpa sua, e aveva lasciato perdere.
Dopottutto, non poteva fare altro no?

Accarezzò un attimo i petali dei fiori deposti sul vaso.
"come stai?" chiese e probabilmente era una domanda stupida.
Insomma le tombe non rispondevano, ma tutto era iniziato da quello.
La prima volta che era venuto, si sentiva così timido che aveva proprio iniziato da quella domanda per poi ridersi da solo.
Con il tempo diventò una specie di tradizione, un modo per farsi riconoscere da lei ovunque era.
Era stupido, ma così speciale per Harry.

Mostrò la fossetta destra alzando l'angolo delle labbra.
"io me la sto cavando bene" disse e si sedette sul terreno incrociando le gambe all'indiana.
Sospirò cominciando a giocare con i sassolini per terra.
"ormai non faccio più incubi su Jefferson e si, quel periodo è passato da un pò, non voglio essere ripetitivo ma so che non smetterò mai di pensare che mi sento in colpa per non qverlq fatta pagare a Jefferson" disse.
Guardò la foto "forse un giorno quando ti raggiungerò, potrai dirmi cosa è davvero successo quella notte, e sai che queste domande mi tormentano sempre, mi chiedo davvero perchè hai fatto entrare Jefferson in casa tua quella notte, perché so che l'hai fatto entrare, oppure perchè non mi hai cercato durante le indagini giusto per sapere come stava andando, avevi il mio indirizzo" esclamò.
Sospirò sentendosi un pò in colpa a rimproverare un fantasma "non voglio dire che Lucy aveva ragione quando diceva che non l'avevi aiutata, forse avevi paura o pensavi che non ti avrei detto niente ma ogni tanto mi chiedo se ti interessava davvero il caso" poi ci ripensò subito.
"ma è tua figlia no? Qualcosa sicuramente significava per te e lo so, te l'ho letto negli occhi" disse.

Si voltò un attimo vedendo Louis ancora appoggiato all'auto e anche da lì poteva vedere il fumo della sua sigaretta.
Aveva una vista laser ormai, da quando il suo ragazzo aveva cominciato a fumare lo rimproveva molto spesso.
Tutta colpa di Zayn e quella volta che gli aveva mandati insieme al bar, erano tornati con due pacchi di sigarette a testa e Louis non gli aveva mai detto cos'era sucesso.
Fatto stava che adesso fumava sempre e Harry lo odiava per questo.

a study in redWhere stories live. Discover now