capitolo 1

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Harry scese dalla macchina e si avvicinò all'autista.
Prese alcuni spiccioli e li diede al signore mormorando un ringraziamento mentre egli abbassava un attimo il capo, tenendosi il capello in segno di cortesia prima di partire per le strade di Londra.

Il riccio si girò e guardò la casa davanti a lui.
Era enorme.
Una villa grande per una persona piena di soldi dove, puntualmente, dopo venivano uccise.
Inquietante, per questo Harry vive nel suo amato appartamentino in un condominio pieno di gente, anche se le persone non erano la sua cosa preferita.
Non era molto bravo a comunicare, insomma.
Come facevano le persone ad iniziare un discorso senza sembrare imbarazzante?
Impossibile.

Per fortuna, Harry aveva Louis.
Louis che parlava al posto suo.
Può sembrare scomodo, certo, ma in realtà lo aiutava e poi il moro, suo amico d'infanzia, sapeva bene quando era opportuno comunicare per lui e quando no.
Ormai si capivano al volo e non solo, Louis era anche il suo braccio destro nei casi, per questo adesso lo aveva al suo fianco.

"non è molto confortante" disse, appunto, Louis che fissava la villa circondata da persone che bisbigliavano tra loro, mentre i poliziotti entravano ed uscivano dalla casa.
Harry lo guardò un attimo e fece un sorrisino "si sente proprio l'aria di omicidio, mi piace" rispose e Louis alzò un sopracciglio.
"muore una persona e tu lo trovi piacevole? Ma ti senti bene?" esclamò il moro fissandolo come se fosse un alieno.
Il riccio alzò le spalle e mise le mani in tasca, si avvicinò alla massa di persone, con l'altro dietro, mentre la gente lo riconosceva.
Arrivò davanti la schiera di poliziotti e bastò il suo viso perchè la polizia lo facesse passare.
"Styles" salutò uno di loro per poi alzare il nastro giallo per farlo passare.
Lui fece un cenno e si girò un attimo verso Louis che guardava il caos circostante con attenzione.
" ognuno ha le proprie passioni no?" esclamò e vide il moro scuotere la testa.
"la tua passione è inquietante"
"preferisco definirla particolare" rispose e il moro alzò gli occhi al cielo esasperato mentre lo sorpassava per entrare in casa prima di lui.
Il riccio si limitò a sorridere al poliziotto prima di seguirlo.

La prima cosa che Harry notò fu sangue, molto sangue.
Una grande scritta rossa sangue sulla parete.
Grande, enorme e visibile appena entravi in casa.

rache

"vendetta" sussurrò qualcuno al suo fianco, trovando Louis che guardava seriamente quella scritta.
Harry girò il volto verso il muro "che lingua è".
Il moro continuò a fissare la scritta "ho studiato tedesco per qualche anno, ma questa è la prima volta che mi torna utile" rispose e Harry sbuffò una risata.
Louis si accigliò ma sospirò quando capì l'umorismo rotto dell'amico.
"avanti dillo"
Il riccio fece un sorrisino "che fortuna usarlo adesso eh?" disse ironico e Louis scosse la testa.
"ma perchè ho a che fare con gente del genere?" si chiese tra sè il moro mentre si allontanava da Harry.
L'altro rise "magari potresti fare quattro chiacchere in tedesco con l'assassino dopo" continuò e la sua risata aumentò quando Louis gli fece un dito medio di spalle.

Harry scosse la testa cercando di togliersi di dosso la felicità "sii serio, Styles, è una cosa seria" si disse tra sè ma fece comunque un piccolo sorriso.
"da quando parli da solo Styles?" si girò veloce vedendo il suo grande, migliore e fantasgorico amico poliziotto.
Gragson, lo stronzo.
"sai di solito i dective lo fanno per cercare di parlare con il morto e ricevere qualche informazione" rispose facendo un sorriso finto all'uomo che aggrottò le sopracciglia.
"voi dective siete tutti strani" esclamò allora il poliziotto con disgusto prima di fare cenno con due dita di seguirlo verso un corpo coperto da un lenzuolo.
"non serve essere un dective per capire la tua stupidità" sussurrò il riccio, non facendosi sentire, anche se si diede interamente il cinque per la risposta che avrebbe potuto dare.
Ma che non ha dato per tenersi il suo posto di lavoro.

a study in redWhere stories live. Discover now