capitolo 11

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Harry guardava l'uomo che lo aveva rapito dalla finestra dell'interrogatorio.
Poteva vedere il ragazzo, che a quanto pare si chiamava Jefferson Hope, con le manette al polso attaccato al tavolo di ferro e seduto su una sedia, mentre lui si trovava fuori dalla stanza ma poteva notarlo sulla parete vicino alla porta grazie al vetro che permetteva di non essere visti dell'assassino.
Sospirò e lo fissò, sentendo intanto Louis discutere con alcuni poliziotti dietro di lui.

Vedendo quell'uomo, poteva rivivere tutto.
Dalla scena dell'auto con Gregson morto dietro di lui fino all'ospedale.
Si chiese perchè aveva ucciso il poliziotto quando non c'entrava niente.
Egli sicuramente non la persona più intelligente del mondo, anzi, Harry lo riputava un idiota, ma morire non era la sorte che si meritava.
Come faceva a non sentire i rimpianti? Come faceva a non sognarsi le loro urla di notte?
Harry già si sentiva in colpa a non avergli dato abbastanza importanza quando lo vide morto in auto.

"pronto?" chiese Louis e il riccio annuì ancora fissando l'assassino.
Si voltò un attimo verso il moro che aveva preso la maniglia.
"lou?" chiamò e l'altro lo guardò.
"Gregson è morto vero?" domandò giusto per ricordarsi, giusto per farsi del male.
L'altro sospirò prima di annuire piano "non potevamo fare niente per lui" rispose mentre lo guardava senza emozione.
"allora farò in modo che non ci sarà niente da fare neanche per Jefferson" esclamò e spinse piano Louis per poter entrare per primo.

Jefferson aveva ucciso Gregson, allora Harry lo avrebbe condannato per il resto della sua vita.

Quando entrò e potè vederlo di fronte a lui, un brivido gli scosse la spina dorsale notando che gli sorrideva.
Poteva vedere le sue mani chiuse a pugni e incatenate mentre si avvicinava al tavolo.
Il ragazzo non tolse lo sguardo da lui nemmeno un secondo, neanche quando si sedette.
Con la coda dell'occhio notò Louis venire dietro di lui, un poliziotto di cui non conosceva il nome (ma si ricordò di lui quando morì Drebber), e un'altro che si metteva vicino alla porta armato, come sicurezza.
"Jefferson Hope?" chiese il poliziotto e l'uomo non lo guardò neanche, perchè gli stava ancora sorridendo.
"si sono io" rispose e Harry strinse la mascella deglutendo.

Gli venne in mente quel poliziotto dal volto serio e poche parole che era insieme a lui e Louis a fare l'autopsia alla prima vittima, finalmente avrebbe scoperto il suo nome.
"sono il poliziotto Lestrade che sostituisce il signor Gregson ucciso da lui in precedenza, può confermare il suo omicidio?" chiese e il riccio sospirò.
Abbassò lo sguardo sentendo di Gregson e potè notare Louis mettergli un mano sulla spalla per stringerla.
Si girò per poter perdersi un secondo negli occhi limpidi di Louis mentre il moro sorrideva piccolo.
Poi si voltò di nuovo sentendo Jefferson.
"posso confermare, ma può farlo anche il signor Styles no?" domandò di rimando e lo fissò dritto negli occhi.
Il riccio voleva ucciderlo, lo giurava, non sapevate quanto voleva ucciderlo.

Harry alzò il mento "posso farlo ma vorrei sapere anche il movente" disse e il ragazzo alzò le spalle.
"c'è davvero un motivo? Volevo solo la sua uniforme ma ha protestato, sbagliando, purtroppo non aveva capito che  certe volte bisognerebbe solo stare zitti e obbedire giusto?" chiese e al riccio tremarono le mani ma cercò di nasconderle sotto le cosce.
"non è una motivazione sufficiente"
"ma è la verità"
"non lo meritava"
"e a me non interessa niente di quello che meritva o no, è morto ormai"

"ritroniamo a noi" fermarono il loro dibattito quando Lestrade parlò facendo abbassare la testa a Harry mentre l'assassino rideva.
"Fate questo teatrino perchè?" domandò ad un certo punto Jefferson e stavolta fu Louis a rispondere.
"secondo te? Hai ucciso delle persone"rispose ma l'assassino sbuffò.
"a voi non interessa della gente che muore" affermò.
Allora Louis avvicinò al viso a quello dell'uomo, probabilmente non voleva farsi sentire da lui e il poliziotto, ma l'eco nella stanza non lo aiutò.
"no non mi interessa si loro, ma di quello che hai fatto a Harry si, quindi comincia a collaborare pezzo di merda" disse e il riccio poteva sentire le sue guance arrossire.

a study in redWhere stories live. Discover now