capitolo 8

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Quando arrivarono in macchina, Harry si era calmato guardando fuori dal finestrino mentre Louis guidava verso la scena del crimine.
Quando arrivarono, stessa scena con i soliti giornalisti ma a Louis, adesso, non gliene poteva fregare di meno.
Mise una mano sulla coscia dell'altro facendolo girare verso di lui e Harry lo fece con un piccolo sorriso che ricambiò.
"pronto?"chiese e Styles annuì guardando fuori.
Il riccio fece un respiro profondo e mise la mano sulla maniglia della porta.
"andiamo" rispose.
Il moro era così orgoglioso di lui, anche se non si aspettò l'improvviso scatto del riccio.
Styles si girò e gli prese il colletto della maglia tra le sue mani per dargli un bacio a stampo, semplice e veloce, che lo lasciò un attimo sopraffatto.

Questa volta Harry aveva un bel sorriso divertito mentre lo guardava e alzava le spalle giocoso.
"giusto come porta fortuna Watson" disse e Louis si limitò ad annuire guardandolo come un stupido.
Styles uscì, anche lui fece lo stesso, e lo vide mettersi gli occhiali camminando tra i giornalisti.
Il moro lo copiò ignorando tutte le domande inopportune che gli fecero i giornalisti.
Ogni tanto si chiedeva se i giornalisti non si vergognassero a rovinare la privacy delle altre persone in questo modo.

"com'è morta?"
"è vero che l'hanno ritrovata con delle scritte fatte da coltelli sullo stomaco?"
"dicono che la vittima era una puttana è vero?"
"Signor Tomlinson! Signor Tomlinson! Mi dicono che da giovane faceva uso di droghe può confermare?"
"signor Tomlinson è vero che sta insieme all'investingatore Styles?"

Louis si chiese come faceva a non picchiare tutti quei tizi proprio adesso.
Ma sono del mestiere questi?
Sanno che le loro domande dovrebbero essere discrete e non urlate in mezzo alla strada?
Ne dubitava.

Comunque si fece strada verso la scena del crimine e, quando entrò in casa, la prima cosa che vide fu disastro.
Non era come le altre volte.
Infatti c'erano mobili per terra, vetri rotti e dei strani graffi nel divano.
Potevano essere segni di un gatto, ma la sua profondità e spessore portavano a pensare ad un coltello probabilmente.
Si avvicinò al mobile in questione e vide delle macchioline di sangue su quella tappezzeria.
La cosa che disturbava di più erano le foto nel muro.
Mio Dio, gli veniva da piangere.

Ogni vetro delle cornici che proteggevano le foto era distrutto e si poteva notare un buco proprio al centro di ognuna di esse, ma la cosa inquietante furono i visi di quella bimba dai capelli neri e dal sorriso sdentato.
Quel viso aveva una XX enorme in mezzo che rovinava la foto.
Anche essa fatta da un coltello visto che era tagliata apposta, potendo vedere dietro il taglio, la cornice del quadro.
Era racapricciante, c'era quella bimba senza volto, distrutta da un'enorme croce che non permetteva di ammirare gli occhi.
Sembrava quasi... fatto con rabbia.

Sembrava come se la stesse punendo?
Si sembrava di si.
Come se fosse un modo per vendicarsi di quella bimba, anche se Louis non poteva dire se era ancora piccola visto che, quando si avvicinò meglio, c'erano delle date su ogni foto.
1/06/2010
Quindi in teoria, visto che nella foto sembrava avere dieci anni, quella ragazza, Lucy, vedendo sempre il nome sotto la foto, doveva essere una ventitreenne ora.
Probabilmente era la figlia della vittima, sperava che i poliziotti l'avessero chiamata per raccontarle l'accaduto.

Si guardò intorno e notò Harry che guardava il muro, fermo e immobile, eppure così bello.
Voleva avvicinarsi, ma allo stesso tempo pensava che il riccio avesse bisogno dei suoi spazi.
Styles era sempre stato sensibile, non lo dimostrava e questo lo rendeva un ottimo dective ma chi lo conosceva bene sapeva del suo cuore fragile.
Per questo era rimasto così colpito da quella morte, aveva il difetto di farsi prendere troppo dai suoi casi e questo poteva essere un pregio, ma anche un problema.

Forse non era il momento, ma non potè fare a meno di guardare un attimo il sedere di Harry avvolto nei suoi pantaloni che lo fasciavano benissimo.
A Louis non dispiaceva ammettere che si sarebbe rifatto Harry senza problemi, anche se non era proprio il posto adatto.
Un'altra cosa scoperta fu che aveva dei problemi con la sua cotta che oramai si era allargata.
A quanto pare il suo piano non aveva funzionato, provava ancora quelle farfalle e lui sapeva, sapeva cosa significavano.
Però adesso non era ancora pronto ad amettere quello che doveva quindi quando vide Liam, che guardava un corpo in cucina, fece qualche passo verso quel punto.

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