(capitolo 5) preparativi per la festa

401 18 35
                                    

Ester's pov

Siamo tornati a casa di Theo, pieni di borse, non chiedetemi come abbiamo fatto a portarle tutte senza spaccarci le braccia.

Siamo entrati e abbiamo iniziato a sistemare le cose, Zoe era fuori Milano e Theo era in centro a fare non so cosa, mentre Theo junior era dai nonni.

"Dove li metto gli alcolici?" Chiese Rafa, "in cucina, dove dovresti metterli?" Risposi alzando gli occhi al cielo, "Hey! Magari Theo ti aveva detto di metterli da qualche altra parte! Che ne so io?!" Esclamò, "se mi avesse detto di metterli da un'altra parte te l'avrei già detto!" Ribattei, "comunque, Brahim dovrebbe arrivare a momenti con la lista degli invitati, così sapremo come iniziare ad organizzarci, così quando Theo torna dovremo solo mettere tutto a posto" dissi, poi, neanche 10 secondi dopo, si udì la porta aprirsi, e il dolce e furbo viso di Brahim fece capolino da essa.

"Hola! Cómo state?" Chiese, mischiando lo spagnolo con l'italiano.

"Tutto bene, se non dovessi fare le cose con lui" dissi, indicando il portoghese accanto a me, mi guardò e alzò gli occhi al cielo, "anche io starei bene se non dovessi lavorare con lei" disse indicandomi a sua volta e dicendo la frase con disgusto, gli lanciai un'occhiataccia, che lui naturalmente ti ricambiò.

"Su su ragazi! Calmatevi! Sono sicuro che Theo non vorrebbe che litigaste proprio in casa sua!" Disse Brahim, "si giusto, hai ragione Brahim.." dissi io, "grazie" disse Brahim sospirando, stavo per muovermi e andare in cucina quando ho sentito un pizzicotto sul fianco, strillai, e quando mi girai per vedere chi fosse stato, vidi Leão che cercava di reprimere la sua risata, ma fallì miseramente, e scoppiò a ridere, "dovevi vedere la tua faccia AHAHAHAHAAH, e il salto che hai fatto AHAHAHAH" stava iniziando a darmi sui nervi, così gli diedi un calcio nello stinco, facendolo smettere di ridere e gemere di dolore.
"Così impari" dissi fredda mentre questa volta ero io  a ridere di lui. "Ah sì beh-" iniziò Leão, ma Brahim si mise in mezzo tra i due, "basta così! Facciamo così, Ester, a te piace molto cucinare, quindi tu penserai a come arredare la sala da pranzo e penserai agli stuzzichini, Rafa tu addobbi la casa, ma non, e ripeto, non puoi entrare in cucina, vietato, se non vogliamo che Theo si ritrovi senza casa" spiegò lo spagnolo.

Io e Leão lo guardammo,ci scambiammo un'occhiata, e poi riportammo lo sguardo su Brahim, annuendo.

"Muy bien, ahora, tuti al lavoro su!" Esclamò, dirigendosi poi verso il giardino e la piscina di Theo, per decorarli.

Terza persona pov

Un paio di ore dopo la porta d'ingresso si aprì di nuovo, rivelando Theo con in mano altre borse che sembravano anch'esse pesanti.

"Ciao!" Esclamò, "ciao Theo" disse Rafael spuntando dal salotto, "alora, como va?" Chiese il francese, "tutto okay, come al solito" rispose Rafa con un'alzata di spalle.

"Quindi va tutto da schifo?" Chiese scherzando Theo, battuta al cui il portoghese ridacchiò, avvicinandosi all'amico e tirandogli un amichevole pugno sulla spalla.

"Vado in cucina a farmi una birretta, vieni anche tu?" Chiese Theo, "certo, perché no?" Rispose Rafael, "perché tu non puoi andarci in cucina signor furbeto" disse Brahim comparendo dal giardino con in mano un rastrello.

"Oh beh, ciao anche a te Brahim" disse Theo sarcasticamente, "ciao broski, schsa" gli rispose Brahim, "comunque" iniziò Theo schiarendosi la gola dopo qualche secondo di silenzio fra i tre, "perché Rafa non può andare in cucina?" Chiese, "perché c'è Ester in cucina, e non vorrei che questa casa venise ditruta prima della festa" spiegò Brahim; Theo non fece a tempo a rispondere, che Ester uscì dalla porta della cucina, con in mano la ciotola con dentro l'impasto per dei biscotti al cioccolato, "ho sentito il mio nome- oh ciao Theo!!!" Esclamò quando realizzò che il suo migliore amico era arrivato.

Appoggiò velocemente la scodella su un ripiano lì vicino e saltò addosso al terzino, che ridacchiò e le avvolse le braccia attorno alla vita e facendola girare.

"Mi sei mancata anche tu apetta mia" disse Theo.

Il momento fu rovinato quando Ester si staccò velocemente dall'abbraccio e iniziò ad urlare contro qualcuno. Già. Proprio lui.

"RAFAEL ALEXANDRE DE CONCEIÇÃO LEÃO" ruggì, Theo si voltò confuso mentre Brahim, che era tornato al suo lavoro in giardino, tornò velocemente dentro casa per vedere cosa fosse successo.

Rafael era stato colto sul fatto, aveva preso un cucchiaio da non so dove, e ora stava mangiando l'impasto per i biscotti.

I suoi occhi si spalancarono quando vide Ester correre verso di lui infuriata, così, appoggiò velocemente sia la ciotola che il cucchiaio sul ripiano e iniziò a correre per la casa, cercando di scappare dall'ira della ragazza.

"SE TI PRENDO TI CASTRO" urlò Ester; Theo e Brahim guardarono la scena divertiti, non era la prima volta che succedeva una cosa simile, però era sempre divertente guardarli.

Quando, dopo un paio di minuti, i due non si erano ancora stancati di giocare al gatto e al topo (in realtà era Ester che non si era stancata, quindi Rafael doveva continuare a correre per la sua vita), Theo si stancò, così aspettò che i due gli passassero davanti, poi li prese entrambi per le proprie magliette e li tenne a distanza l'uno dall'altro.

"Basta così ragazzi, siete imbarazzanti" disse serio Theo.

I due lo guardarono, poi si guardarono, Leão aveva un'espressione impaurita ma divertita sul viso, mentre Ester aveva uno sguardo omicida.

"Rafa vai al piano di sopra, così che non vi incontrerete prima della festa, intanto io tengo ferma la bestiolina" disse Theo scherzando all'ultima parte della frase.

Dopo che Rafa scomparve su per le scale della casa, Theo lasciò andare Ester, che si staccò con uno scatto dal francese, poi prese la ciotola, il cucchiaio lo lasciò lì, e scappò in cucina, chiudendosi la porta alle spalle.

Brahim e Theo risero a quella scena, poi Theo andò ad aiutare Brahim in giardino.

Dopo altre ore, e dopo una pausa pranzo, in cui per fortuna non ci sono stati omicidi, Ester è tornata velocemente a casa sua per cambiarsi e per farsi bella per la festa; sapendo che quella sera ci sarebbe stato anche lui, Paulo Dybala.

Heyy!!! Scusate il ritardo!! A questo punto non vi prometto nulla su quando pubblicherò il prossimo capitolo, però lo farò il prima possibile!!
Spero vi piaccia!



dimmi che non mi odi (Rafael Leao)Where stories live. Discover now