dimmi che non mi odi (Rafael Leao)

(capitolo 1) la situazione

Questo è il 4 anno che sono a Milano, da quando Theo si è trasferito al Milan.
A dire la verità speravo andasse in questa squadra, la tifavo fin da quando ero piccola, e quando ho saputo che Maldini in persona era andato a parlare con Theo per trasferirsi ero al settimo cielo, ma non ho comunque insistito visto che volevo che lui facesse di testa sua.

Oh scusate, mi sono dimenticata di presentarmi, sono Ester ho 21 anni e Theo è l'unica persona della mia famiglia rimasta. Cioè, non siamo fratelli di sangue, però la mia famiglia si è trasferita solo Dio sa dove quando ero piccola, lasciandomi indietro, la mamma di Theo mi ha subito accolta e da lì siamo stati inseparabili.
Dove andava lui io lo seguivo e viceversa.

Ho sempre vissuto con lui, a Madrid, e anche i primi anni a Milano, ma l'anno scorso è nato Theo Jr, e volevo dare a lui e a Zoe la loro privacy. Così sono andata a vivere in una casa lì nel vicinato, in modo tale da essere comunque vicini. Anche se entrambi avevano detto che non era un problema e la casa era abbastanza grande per tutti.

Siamo a settembre, il Milan è partito molto bene, anche se il Napoli è più forte. 
Crediamo comunque ancora nello Scudetto.

Tornando a noi (piccolo prologo sorryy)

Ester's pov

Ero sdraiata sul divano a scorrere i canali della TV, quando sentii il campanello della mia porta d'ingresso.
Mi alzai controvoglia; 'chi è che rompe le palle alle 10 del mattino?' pensai.

Aprii la porta e mi ritrovai davanti un Theo sorridente, con in braccio Theo Jr.
"Theo che ci fai qui a quest'ora? Non dovresti essere agli allenamenti?" Chiesi, "eh eheh si ecco- ieri ho giocato troppo alla play con Brahim e beh siamo andati a dormire molto tardi, non ho sentito la sveglia e quando mi sono svegliato ho notato che era tardi così stavo per uscire ma Zoe era già uscita e mi sono dimenticato di chiamare la babysitter per Jr, ora devo correre a prendere Brahim perché a lui neanche arrivano i messaggi quindi misà che sta ancora dormendo..quindi..non è che potresti tenerlo tu??" Chiese velocemente, "ma certo che posso tenerlo io! Forza Jr vieni dalla zia!" Dissi prendendolo dalle braccia del padre. "Bene, perfetto allora io vado" disse cercando di svignarsela. "Ah ah ah no! Theo quante volte ti ho detto che non puoi stare così tanto alzato? Cacchio lo dovresti sapere! Hai delle partite importanti! Sei un adulto non posso badare a te!" Dissi, "lo so..giuro che non succederà più!" Rispose facendomi gli occhi da cucciolo, "siamo sicuri che sia Jr il bambino e non tu?" Chiesi ironicamente mente un sorriso mi tirava gli angoli delle labbra.

Lui scoppiò in una fragorosa risata e mi abbracciò, "dai forza, stasera andiamo a cena con un po' dei ragazzi" disse, mi si illuminò il viso, adoravo quella squadra, era tutti così simpatici! Beh. Tutti a parte uno. Il numero 17. "Si..ci sarà anche Rafa" mi disse Theo come se mi avesse letto nel pensiero, "allora non vengo" dissi seccata, "eddaii, non puoi non venire solo perché non ti sta simpatica una persona!" Mi supplicò Theo, "punto uno: stiamo parlando di Leão, non di una persona qualsiasi, punto due: stare con una persona che non sopporti può rovinare drasticamente il tuo umore, punto tre: non mi sta antipatico, mi sta proprio sul cazzo" spiegai mimando i numeri con le dita.

Theo sbuffò, "ma ci saranno anche Brahim, sempre che riesca a farlo alzare dal letto, Alexis, Davide, Sandro e Ismael! Daii" disse, "eh va bene, ci sarò" cedetti,
Lui alzò le braccia in aria con aria vittoriosa e poi tornò a parlare, "beh io vado, devo scollare quel bradipo dal materasso, ti vengo a prendere verso le 19! E vedi di non essere in ritardo come tuo solito!" Disse, poi dopo aver dato un bacio sulla guancia a me e uno sulla testa del figlio, ripercorse il vialetto, salì in macchina e partí a tutta velocità.

"Allora piccolo, vuoi guardare un film della Disney? Il Re Leone?" Chiesi al piccolino dopo aver chiuso la porta d'ingresso. Lui in risposta alzò le mani e fece dei versetti felici, la presi come risposta e andai a mettere il cartone sulla televisione.