(capitolo 4) centro commerciale

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Terza persona pov

Rafa e Ester erano appena arrivati al centro commerciale.

Rafa uscì per primo e prese qualcosa dal baule; Ester stava per aprire la porta quando essa si aprì senza che lei l'avesse toccata, era stato Rafael, "wow, grazie, per caso ti sei dato una palata in testa quando sei andato a prendere non so cosa nel baule?" Chiese stupita la ragazza, "no, semplicemente non voglio che tu tocchi neanche una singola parte della mia macchina" rispose secco lui. "Okay, signor 'non condivido' " mormorò lei alzando gli occhi al cielo. Poi andò avanti, incapace di rimanere vicino a Rafael senza urlargli contro;  "Hey! Ti ho sentito!" Esclamò lui, raggiungendola dopo aver chiuso la macchina.

"Certo che hai sentito! Era questo il mio obiettivo" rispose lei con un'alzata di spalle.

Entrarono dentro attraverso le porte automatiche, e Ester si fermò davanti ai carrelli, "non dovremmo prenderne uno?" Chiese guardando il portoghese, "nah, tanto non prenderemo molto, molte cose le prende Brahim" rispose lui con tono annoiato. "Io lo prenderei lo stesso, sai, non si sa mai, lo sai che più cose prendi per una festa, più Theo sarà felice" ragionò la italo-francese.

"Io non lo prendo è uno spreco di energie" ribadì lui; "e va bene, non ascoltarmi nemmeno, io lo prendo, ma se poi avrai bisogno, non osare chiedermi aiuto" disse decisa Ester puntando un dito contro Rafael.

"Oh sta tranquilla, non avrò mai, e dico, mai, bisogno di te o del tuo aiuto lontra" rispose lui con un sorriso da prendere a schiaffi mentre abbassava il dito della ragazza con la mano destra.

"Smettila con quel soprannome serpente" disse lei fredda; fin da quando si sono incontrati hanno iniziato a darsi dei brutti soprannomi, e 'lontra' e 'serpente' erano solo due di loro.

"Ah beh, io sto semplicemente affermando la realtà" disse lui alzando le mani in segno di difesa.

"Ora smettila, stai facendo show davanti all'entrata, tutti mi guarderanno e mi riconosceranno, mi vedranno con te e la mia fama andrà in rovina" esclamò poi lui.

Ester alzò gli occhi al cielo, stanca dei comportamenti e delle arie che si dava il ragazzo di fronte a lei.

"Te li immagini i giornali? Non riuscirei più neanche a-" iniziò, ma prima che potesse continuare Ester lo zittì, "chiudi la bocca idiota, neanche io vorrei finire in prima pagina con te, quindi smettila di fare sceneggiate e prendiamo l'occorrente per Theo e la sua dannata festa" disse schietta.

Rafa, che ancora stava elaborando le parole uscite dalla bocca della ragazza, richiuse la bocca dopo che si rese conto che lei aveva smesso di parlare.

"Come vuoi" disse spazientito, e poi si avviò verso le scale mobili; senza aspettare Ester, che rimaneva ferma sulla sua idea che il carrello gli sarebbe servito, quindi inserì la moneta nella fessura del carrello, e poi salì sulle scale mobili, raggiungendo il portoghese appena furono scesi.

"Okay allora io direi di separarci, così non saremo insieme e se ci vedrà qualche paparazzo, beh, a me non farà e conto, e tu invece sarai visto solo mentre vai in giro a fare shopping" spiegò Ester appena arrivarono al piano con i negozi.

"Bell'idea nutria" concordò Rafael.

Così, dopo essersi divisi le cose da comprare in due liste separate. Andarono per le loro strade.

Rafa's pov

Beh, non ci avrei messo molto, dovevo solo andare in un negozio di alimentari per prendere:

-10 bottiglie di birra
-6 di vino
-10 di vodka
-Snacks
-Dolci

Non so come avrei fatto, però ce l'avrei fatta.

dimmi che non mi odi (Rafael Leao)Where stories live. Discover now