Capitolo 12

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Era la mattina successiva a quella sera, stata a dir poco stupenda per i due innamorati.

Draco era sveglio da poco, saranno state solamente le sei, e accarezzava molto delicatamente i ciuffi corvini che ricadevano sul volto di Harry, il quale dormiva beatamente sul suo petto nudo con la bocca leggermente schiusa.
Draco sorrise leggermente a quella visione, e pensò a quanto fosse fortunato ad averlo.
Poi, però il sorriso gli si spense, e pensò a suo padre appena uscito da Azkaban, pronto per portarglielo via; pensò ad Astoria Greengrass, con la quale avrebbe dovuto concepire un figlio, che sarebbe stato l'erede dei Malfoy; pensò, infine, ad una vita senza Harry, pensò che se non lo avesse avuto nella vita tutto sarebbe andato male, e lo strinse di più a sé.
Harry si accoccolò di più a lui, Draco gli carezzò piano la schiena nuda, e rabbrividí al tocco delle dita affusolate e fredde del suo fidanzato.
Passarono alcuni minuti, Draco continuò a coccolare e guardare innamorato Harry, che si beava di quelle carezze.
Harry si sistemò meglio, Draco vide che stava per aprire gli occhi, e quando li aprí del tutto, dopo esserseli stropicciati, sorrise dolcemente.
«Buongiorno piccolo» sussurrò Draco, il tono della voce rilassato e dolce.
Harry accennò un piccolo sorriso, «Buongiorno anche a te amore» si sporse per baciargli le labbra, Draco si avvicinò di più, gli prese il viso con le mani e fece combaciare le loro labbra.
Si staccarono dopo un po', Draco guardò Harry, che fece sprofondare la faccia nell'incavo del suo collo.
«Ti prego amore, non guardarmi appena sveglio, sono bruttissimo, ho tutti i capelli scompigliati peggio di quanto già li avessi e faccio paura» disse il moro.
Draco gli diede un colpetto sulla spalla.
«Sta' zitto, non è vero» disse lui.
«Oppure quando dormo, non mi guardare, sicuro sono brutto» mormorò Harry, il volto ancora nascosto.
«Prima sono rimasto a guardarti mentre dormivi, sembravi un angelo, oppure un cucciolo, un bambino, e poi te sei sempre bello, o almeno per me» Draco gli prese il volto e gli baciò a stampo le labbra.
Harry sorrise, «Però tu sei più bello» disse, Draco sbuffò divertito.
Passarono il tempo così, a scambiarsi teneri baci e a sorridere.

«Che ore sono?» chiese Harry, Draco prese la bacchetta e mormorò «Tempus», disse, «Sono le sette e un quarto, che dici, ci prepariamo?» Harry annuì, Draco si alzò e entrò in bagno, riempiendo la vasca di acqua e schiuma profumata, poi ritornò in camera, prese la mano di Harry, il quale l'afferrò e si alzò dal letto, avvicinandosi sorridendo a Draco e lasciandogli un dolce bacio sulle labbra.

Andarono in bagno e si immersero in acqua, uno davanti all'altro, sorrisero e le loro mani si intrecciarono.
Draco, con la mano libera, portò della schiuma sulla punta del naso di Harry, che ridacchiò e si avvicinò a lui baciandogli le labbra, entrambi sorrisero.
«Harry...» lo chiamò Draco, il tono di voce leggermente diverso, «Secondo te dovremmo dirlo ad Astoria? Cioè, dobbiamo dirle che stiamo insieme, anche per il fatto del matrimonio?» chiese.
Harry lo guardò.
«Alla fine il contratto è stato annullato, tua mamma non era d'accordo, Astoria lo sa, ma è bene che glielo dica anche tu» disse Harry mentre sorrideva lievemente e tracciava con un dito la sua iniziale e quella di Draco sul braccio di quest'ultimo,che annuì.

Passarono altri minuti e Draco uscì dalla vasca, infilandosi l'accappatoio, e dopo uscì anche Harry.
Non c'era un altro accappatoio, perciò Draco andò dietro Harry e gli circondò la schiena con il corpo ricoperto dal tessuto dell'accappatoio, nel mentre gli lasciava qualche dolce bacio sulla mandibola.
Erano davanti allo specchio, ed Harry intravise Draco da lì.

Dopo essersi asciugati e lavati i denti ritornarono in camera e si misero le divise scolastiche.
«Vieni qui» disse Draco, Harry si avvicinò, e il primo cambiò il colore della cravatta da verde e argento a oro e scarlatto.

«Adesso siamo pronti per andare a fare colazione» continuò Draco prendendo la mano di Harry, che annuì.
Draco prese la sua cartella e lasciarono mano nella mano la camera e la sala comune di Serpeverde.
Entrarono in Sala Grande, dove c'erano i professori e gli studenti seduti ai loro tavoli che facevano colazione.
«Posso stare al tavolo dei Serpeverde con te?» chiese Harry guardando Draco, che fece di sì con la testa sorridendo.
Pansy, Blaise, Theo, Ron ed Hermione notarono Draco ed Harry, tutti sorrisero e i due innamorati si sedettero con loro.
Gli altri sapevano dell'accaduto di pochi mesi prima, e chiesero più informazioni.

Finita la colazione, Draco ed Harry si avvicinarono ad Astoria Greengrass, che si trovava sull'uscio del portone della Sala Grande.
Potevano parlare, avevano la prima ora libera.
«Astoria» la chiamò Draco, lei si girò.
«Ragazzi, ditemi»
«Volevamo parlarti» proseguì Draco, Astoria l'incitò a continuare.
«Sai, il matrimon...» cercò di dire il biondo, ma lei lo fermò.
«Parliamo in cortile, però» i due ragazzi annuirono, Harry prese la mano di Draco, e insieme ad Astoria raggiunsero il giardino della scuola.
«Dicevo, tu sai che mio padre fece un contratto con il tuo e tecnicamente ci saremmo dovuti sposare a finitura dell'ultimo anno scolastico» Astoria annuí consapevole.
«Io non volevo sposarti, non ti ho mai amata» continuò.
«Lo so Draco, neppure io ti amo,» disse lei, «e so anche che tua madre ha annullato il contratto» sorrise leggermente.
«E forse è meglio così» disse, poi, sospirando sollevata guardando Draco ed Harry sorridendo.
«Anche secondo me» spiccò parola Harry, che fino a quel momento non aprí bocca, accennando un piccolo sorriso guardando le sue dita intrecciate a quelle del biondo.

*Spazio autrice*
Salve guyz.
Scusate se non mi sono fatta viva, ma ho avuto alcuni problemi tecnici.
Il capitolo fa lievemente schifo perché non avevo idee, ma spero possa accontentarvi.

Baci, Jenny<33

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⏰ Last updated: Mar 20, 2023 ⏰

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•𝑾𝒉𝒆𝒏𝒆𝒗𝒆𝒓, 𝑾𝒉𝒆𝒓𝒆𝒗𝒆𝒓• 𝑫𝒓𝒂𝒓𝒓𝒚♡Where stories live. Discover now