Capitolo 1

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Harry camminava per i sotterranei di Hogwarts, andando verso le scale che portavano ai piani superiori.

«Potter!» sentí una voce familiare chiamarlo da dietro.
Era Malfoy, ma il diretto interessato non si girò.
«Potter!» lo richiamò, però quella volta con tono leggermente più infuriato, visto che non si era girato verso di lui.
Harry sbuffò e si rivolse verso di lui.
«Malfoy, che c'è?» mormorò leggermente infastidito, ma sentí una strana sensazione nello stomaco.
«Anche oggi hai fatto schifo, sai?» ghignò il biondo.
Potter alzò gli occhi al cielo, sospirando.
«Grazie eh, ma mai come t-» cercò di proseguire lui.
«In Pozioni, coglione!» ridacchiò Malfoy.
«Quindi non faccio schifo del tutto?» disse sarcasticamente il moro.
«Fai sempre schifo, ma particolarmente in Pozioni».
Harry lo fulminò con lo sguardo, si girò in avanti e continuò a camminare per la sua strada, con un Malfoy alle calcagna che si divertiva a sputtanarlo.

«Draco!» lo chiamò Pansy, raggiungendolo e abbracciandolo.
Harry era lievemente geloso, ma non ci diede troppo peso.
«Staccati subito.» le sbraitò contro Malfoy, scansandola.
«Ma dai, Draco!» insistette la Parkinson, il biondo fece una smorfia.
«Ho detto no.» rispose lui allontanandosi dalla moretta, lei fece spallucce e restò a camminare di fianco ad Harry, che rimase abbastanza sconvolto, siccome Pansy ancora non l'aveva insultato, come erano soliti fare i Serpeverde.
«Il solito asociale» sussurrò il ragazzo, vedendo andare Malfoy verso le serre di Erbologia, e la sua amica che lo seguiva.

Raggiunse Hermione e Ron, e insieme si diressero a Trasfigurazione, durante la quale, per poco, non si addormentava.

Si fece ora di pranzo, e prima di entrare in Sala Grande, Malfoy stuzzicò Harry, come sempre, difatti Hermione e Ron erano già seduti al loro tavolo ad aspettarlo.
Entrò, e si sedette al suo posto, e il rosso lo guardò preoccupato.

«Ei amico, è successo qualcosa?» chiese Ron addentando una coscia di pollo.
Harry negò con la testa.
«Le solite litigate con Malfoy, nulla di nuovo» Ron fece spallucce.
«Harry, secondo me tu provi qualcosa per Malfoy» sussurrò sinceramente Hermione.
Il ragazzo diventò dello stesso colore dello stendardo di Grifondoro.
«N-no H-Hermione... P-pen-nso che tu t-ti sti-ia il-luden-ndo...»balbettò il moro lanciando occhiatine a Draco, nella speranza che non lo notasse.
«Bhe, secondo me ha ragione Harry, voglio dire: quei due si odiano!» proseguì Ronald, continuando a mangiare, Harry annuì.
«Se ne sei convinto tu, Harry, siamo convinti tutti noi, ma qualcosina sotto c'è» disse Hermione con un sorrisino malizioso.
«In realtà non lo odio, è una sensazione strana, è complicato da spiegare ciò che provo, ma è tutto tranne che odio» continuò Harry, giocherellando con il cibo che c'era nel suo piatto.
Si sentiva osservato, si guardò intorno e beccò gli occhi di Malfoy, che erano puntati su di lui.

“Oh Merlino, adesso perché mi sta guardando?”pensò, e le gote gli si tinsero di rosa.
Vide Draco parlare con i suoi amici e poi alzarsi ed uscire dalla Sala Grande.

«Scusate ragazzi, non ho molta fame» si alzò, Hermione e Ron lo salutarono, ma avevano entrambi una faccia come per dire “Ma fino a poco fa stava benissimo”.

Uscì e scorse Malfoy in lontananza, lo seguí fino al bagno dei prefetti, entrò e si nascose dietro un pilastro, origliando la conversazione fra il biondo e Mirtilla Malcontenta.

«Mirtilla, non è così semplice, c'è mio padre di mezzo, capisci?!» disse Draco singhiozzando.
«Mi dispiace Draco, ora vado, ci vediamo» Mirtilla andò via, tuffandosi in uno dei gabinetti.
Harry si avvicinò a Malfoy, il quale si accorse della presenza del moro e si asciugò in fretta le lacrime.

«POTTER VA' VIA!» gridò il biondo con la voce rotta.
Harry negò con la testa.
«HO DETTO “VA' VIA”, CHIARO?!» continuò Draco, lasciandosi scappare un singhiozzo.
«Non riesco a vederti piangere, non riesco a vedere nessuno piangere, neppure al mio peggior nemico augurerei di soffrire...»disse Harry con lo sguardo chino sulle sue scarpe.
«POTTER, IO SONO IL TUO PEGGIOR NEMICO! IO TI ODIO, TU MI ODI! INTESI?!» gli prese il colletto della camicia, schiantandolo contro il muro.
Potter deglutí silenziosamente, sentendo gli occhi inumidirsi.
Guardò un paio di secondi Draco negli occhi, nei quali si perse, ma distolse subito lo sguardo, posandolo a terra.
«In realtà non ti ho mai odiato, come credi...» il moro tirò su con il naso, staccandosi dalla presa dell'altro, che lo scrutò in un modo strano.

Harry andò via, con gli occhi lucidi e il cuore spezzato.

•𝑾𝒉𝒆𝒏𝒆𝒗𝒆𝒓, 𝑾𝒉𝒆𝒓𝒆𝒗𝒆𝒓• 𝑫𝒓𝒂𝒓𝒓𝒚♡Where stories live. Discover now