Capitolo 2

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Quel giorno ci sarebbe stata la gita ad Hogsmeade.
Harry stava indossando una felpa, mise un sacchetto con i soldi all'interno del suo zaino e raggiunse i suoi due amici d'avanti al cancello di Hogwarts, insieme agli altri studenti.

Dopo un po' arrivarono ad Hogsmeade, fecero l'immancabile salto da Mielandia, un giro all'emporio di scherzi di Zonko e per riscaldarsi entrarono a I Tre Manici di Scopa.

«Harry» sussurrò Hermione, tirandogli una leggera gomitata.
Lui si girò, la ragazza indicò un tavolo con il capo, il moro notò il gruppetto delle Serpi: Malfoy/Parkinson/Zabini/Nott.

Harry si rigirò verso Hermione.
«Ci andiamo a sedere?» chiese Ron il rosso impaziente, gli altri due annuirono passando di fianco al tavolo dove c'erano i quattro Serpeverde.

«Hermione!» la chiamo Pansy con un sorrisino, lei la salutò con la mano.
«Sedetevi qui dai, ci sono giusto tre posti liberi!» sorridette la mora, indicando le sedie.
La riccia guardò i suoi due amici, si girò di nuovo verso Pansy e si sorrisero a vicenda.
«Va bene Pansy, grazie, per voi è un problema se stiamo qui con voi?» chiese la Granger ai tre ragazzi Serpeverde, che negarono con la testa (tranne Malfoy, che non rispose proprio), e i Grifoni si sedettero.

Harry, prima di sedersi, notò che l'unico posto libero era quello di fronte a Malfoy, il quale non sembrava affatto contento della presenza dei tre ragazzi, specialmente di quella del moro, che sospirò e si sedette, rabbrividendo un po' per il freddo, siccome qualcuno aprì la porta in quell'istante.

I due rivali si guardarono per svariati secondi, non sapevano di preciso per quanto si fissarono, ma Harry sentí il cuore battere all'impazzata, vedendo Draco con le pupille dilatate, le labbra rosee e con la sua classica espressione impassibile.
Poi, però gli venne in mente ciò che accadde qualche giorno prima, per questo abbassò lo sguardo con i sensi di colpa, non prestando per niente attenzione alla discussione dei suoi migliori amici con quelli di Malfoy.

Arrivò Rosmerta, e ordinarono sette burrobirre, che non tardarono ad arrivare.
Harry sorseggiò lentamente e silenziosamente la sua, con la testa fra le nuvole, e gli occhi cristallini puntati sulle mani lisce e candide di Draco, che desiderava tanto toccare e avere sui suoi fianchi, sentí le voci ovattate, perché era letteralmente perso nei suoi pensieri.
Malfoy se ne accorse, tolse le mani da sopra il tavolo e incrociò le braccia.
Potter alzò lo sguardo verso di lui, sentí le sue guance leggermente accaldate, e si alzò.
«I-io vado in bagno, torno subito» gli altri annuirono, ed Harry si diresse verso il bagno, arrossito lievemente.

Entrò, si guardò allo specchio, vide che aveva i capelli molto disordinati e cercò di dar loro una forma decente.
Aprì il rubinetto, si sciacquò il viso e lo asciugò, e ritornò al tavolo.

«Ah Potter, siediti, avevamo pensato ad una cosa» disse Theo.
Il corvino fece come richiesto.
«Bene, a cosa avete pensato?» chiese.
Zabini prese parola.
«Visto che Pansy ed Hermione si frequentano da un po' in biblioteca, avevamo pensato di fare una tregua, sai, dopo anni di odio magari le cose potrebbero cambiare» disse.
«Cosa ne pensi? Ti farebbe piacere?» gli chiese il multato, Harry annuì con un leggero sorrisino.
«Perfetto! Draco, adesso devi dare anche tu una risposta, siamo tutti d'accordo e tu non hai parlato proprio, ti andrebbe?» Pansy si girò verso Draco, che la guardò, fece una smorfia e negò con la testa.
Pansy sbuffò sonoramente.
«Sei il solito... Comunque io e gli altri ti faremo venire lo stesso alle feste che faremo in futuro, sappilo» proseguí la Parkinson.
Malfoy sospirò, alzò gli occhi al cielo, emise un verso frustrato e finalmente si decise a parlare.
«Salazar benedetto...» mormorò a denti stretti.
«Va bene. Mi hai convinto, ma lo faccio solo per te Pansy.» disse freddamente.
La ragazza sorrise e batté le mani contenta.

«Parlando di feste, che ne pensate di tenerne una domenica prossima, nella Stanza delle Necessità?» disse Hermione.
Tutti fecero di sì, Malfoy annuì flebilmente.

Ad Harry interessava molto l'idea della tregua, almeno avrebbe avuto qualche amico in più.

Però c'era sempre Malfoy di mezzo, il ragazzo che amava segretamente, che gli aveva rubato il cuore e mai più ridato.
Erano rivali.
Ma quell'odio e quella rivalità nascondevano sentimenti profondi e a loro sconosciuti, in particolare a Draco.

•𝑾𝒉𝒆𝒏𝒆𝒗𝒆𝒓, 𝑾𝒉𝒆𝒓𝒆𝒗𝒆𝒓• 𝑫𝒓𝒂𝒓𝒓𝒚♡Where stories live. Discover now