•𝑾𝒉𝒆𝒏𝒆𝒗𝒆𝒓, 𝑾𝒉𝒆𝒓𝒆𝒗𝒆𝒓• 𝑫𝒓𝒂𝒓𝒓𝒚♡

Capitolo 7

Passarono due giorni da quella notte.
Harry raccontò tutto a Ron ed Hermione, i quali intuirono già qualcosa dai comportamenti del loro amico in quei giorni.

Harry, quella mattina, stava raggiungendo la classe di  Difesa contro le Arti Oscure, e mentre camminava a passo svelto sentí qualcosa solleticargli la mano.
Si guardò il palmo e vide un bigliettino piegato più volte su se stesso, poi scorse Malfoy che si allontava e gli faceva l'occhiolino.
Harry sorrise come un ebete  e aprì il foglietto.

"Ci vediamo stasera in camera mia dopo cena, dobbiamo parlare.

Ps. La parola d'ordine è “Purosangue”.

Draco L. Malfoy" c'era scritto.

Si mise il biglietto in tasca e proseguí verso l'aula di Difesa.
Fortunatamente non era in ritardo come al solito, entrò e prese posto di fianco ad Hermione, alla quale mostrò il foglietto inviato da Malfoy, sorridendo innamorato.
Per tutta la lezione non penso ad altro che al biglietto di Draco, tanto che Piton tolse dieci punti a Grifondoro per la disattenzione del moro.
La lezione era finita da un po', Piton e gli studenti andarono in Sala Grande (compreso Ron), mentre Harry era seduto al banco ed Hermione gli scuoteva una mano davanti alla faccia.
«Terra chiama Harry Potter» disse lei sarcasticamente, Harry parve risvegliarsi.
«Oh... Scusa Hermione» disse alzandosi e prendendo la borsa.
«Tranquillo, ma si può sapere a cosa pensavi?» «Penso di aver appena sognato ad occhi aperti qualcosa di erotico» Harry arrossí, Hermione ridacchiò, e si diressero insieme in Sala Grande.

La giornata passò tranquilla, e finalmente l'ora di cena arrivò.
Harry non vide Draco, e si preoccupò leggermente, perciò mangiò in fretta e andò in camera sua a cambiarsi.
Si vestì semplice, un jeans e una felpa, e scese nei sotterranei.
Arrivato davanti alla sala comune di Serpeverde, disse la parola d'ordine ed entrò.
Vide Pansy. La salutò.
«Ciao Pansy» «Harry! Che ci fai qui? Oh, Draco, giusto?» Harry annuì, «Deve parlarti, comunque ci vediamo dopo» sorrise Pansy, e si sedette su un divano, mentre Harry s'incamminò verso la stanza del biondo.
Bussò alla porta, e udì una voce roca rispondergli dall'interno della stanza.
«Entra, » disse, «è aperto».
Harry aprì la porta titubante, e appena entrò notò Draco seduto alla scrivania che terminava di scrivere alcune cose su un foglio di pergamena.
«Ciao» sussurrò Harry chiudendosi la porta alle spalle con un mezzo sorriso, Draco si girò verso di lui e gli sorrise alzandosi.
«Ciao... Tutto bene?» Harry annuì, «Bhe... Sicuramente ti starai chiedendo il motivo per il quale ti abbia invitato qui, giusto?» Harry annuì di nuovo.
Draco si sedette sul letto picchiettando con le dita il posto accanto al suo, ed Harry si mise di fianco a lui.
«Dimmi» lo guardò.
«Potter... Sono preoccupato per quello che accadrà in futuro, e non sto scherzando,» disse Draco seriamente, guardando Harry negli occhi, «sono preoccupato per te.» concluse.
«Per me?»disse Harry, Draco fece di sì con la testa.
«Oh... Malfoy, perché?» «Potter... I-io... sono questo,» Draco alzò la manica sinistra  della camicia, e scoprí il Marchio Nero.
Harry guardò il Marchio e poi di nuovo Draco, come per dire “Lo sapevo già”.
«Potter... Io devo u-uccidere Silente... Capisci? I-io non voglio questo, sono preoccupato per ciò che ti potrebbe succedere, potresti mo-morire» gli occhi di Draco parvero diventare lucidi, Harry lo notò.
«Malfoy... Avevo intuito che tu fossi un servitore di Tu-Sai-Chi, l'ho visto alla prima festa con il gruppo, ma so che non lo sei, so che sei il contrario di ciò che in realtà dovresti essere...» disse Harry dolcemente, Draco, che cercò di reprimere le lacrime che stavano per scendergli, sorrise lievemente.
«Io, non per essere modesto, sarò sempre più forte di lui, è la verità, almeno spero...» continuò Harry, il suo mignolo e quello di Draco di avvicinarono sempre di più.
Draco mise una mano su quella di Harry, al quale gli occhi si inumidirono, probabilmente per quella promessa anche un po' difficile da mantenere.
Senza dire nulla, Harry abbracciò forte Draco, che ricambiò la stretta.

Si staccarono leggermente e si guardarono negli occhi per un tempo indefinito, le loro palpebre si chiusero, i loro nasi si sfiorarono, i loro respiri si unirono, e le loro labbra si attaccarono.
Fu un bacio casto, dolce.
Si staccarono dopo un po', entrambi con un sorriso in volto.
«Draco... Io penso di amarti...» mormorò Harry.
Draco si irrigidí.
«Potter... Io... Io non penso di amarti momentaneamente, io... Scusa, è difficile da spiegare...» disse Draco ritornando neutrale, «Ma non ti amo» continuò poi, il sorriso di Harry si spense completamente.
«A-ah... A-allor-ra io... Vado, sì, vado che è meglio...» la voce di Harry era rotta, avvertí una fitta al cuore, come se stesse per esplodere dalla tristezza, gli scese una lacrima e si alzò, asciugandosela di colpo con la manica della felpa.
Uscì dalla camera del biondo, arrivò in sala comune Serpeverde, dove c'era Pansy, la quale si alzò vedendo il volto di Harry solcato dalle lacrime.
«Harry!» disse la ragazza di scatto, posandogli una mano sulla spalla.
«Scusa Pansy, io vado...» e la lasciò, uscendo dalla sala comune e restando fuori ad essa, rannicchiato su se stesso e seduto per terra.

«Draco Lucius Malfoy, Harry è appena uscito dalla tua stanza che piangeva, si può sapere cosa diamine gli hai detto?!» Pansy entrò in camera di Draco, il quale sussultò, come una furia.
«Non ne voglio parlare.» disse lui freddamente.
«Per Salazar, Draco! Parlagli, ti prego, chiarite, fate quello che vi pare, ma di certo non puoi restartene qui impalato a rimpiangerai tutto addosso! Non so cosa sia successo neppure cinque minuti fa, ma va', prima che Harry si allontani» disse sinceramente Pansy, Draco annuì ed uscì dalla sua stanza, per poi andare nel corridoio dei sotterranei.

Si avvicinò ad Harry, si abbassò di fianco a lui e lo chiamò, «Harry...», mormorò.
Il diretto interessato alzò il capo, e rimettendosi di scatto in piedi, camminando con fretta verso i piani alti.
“Ricorda Draco, Pansy ti ha detto che devi parlargli, non fare il codardo” si disse, e lo seguì.
Salirono fino alla Torre di Astronomia, si fermarono, ed Harry, scosso dai singhiozzi e con le lacrime agli occhi e sul volto, si gettò fra le braccia di Draco, che non lo respinse.
La camicia di Draco diventò bagnaticcia, a causa delle lacrime versate dal moro, ma a lui non importava più di tanto.
«Dr-high-aco...» singhiozzò Harry.
«Harry... Scusami tanto, però io non penso di amarti, non so cos'è l'amore, non ho mai provato nulla del genere...» disse Draco, accarezzandogli i capelli, «È sempre colpa mia.» sussurrò con gli occhi inumiditi.
«Non è colpa tua, sono stai io troppo diretto...»disse Harry scostando leggermente la testa dal petto di Draco con voce soffocata.
«Harry... Ti dispiacerebbe darmi del tempo prima di risponderti? A quel "Forse ti amo", intendo...» Harry annuì.
«Ti aspetterò Draco, ti aspetterò sempre... Però, t-ti prego,» Harry tirò su con il naso, «n-nom perdi-iamo di nuovo i rapporti... C-ci eravamo appena riap-pacif-ficati...» singhiozzò.
Draco lo guardò, le labbra gli si curvarono dolcemente in un sorriso, ed annuì.
Harry si strinse a Draco, il quale con due dita, pollice e indice, gli alzò il mento.
«Però adesso non piangere, so di essere stato uno stupido ed è per colpa mia che stai piangendo, ma ti prego, fallo per me...» sussurrò dolcemente, asciugando le lacrime di Harry, che accennò un piccolo sorriso nel mentre faceva di sì con la testa lentamente.
«Bravo» Draco gli baciò la fronte.
Si abbracciarono forte.

Harry si era nascosto nell'incavo del collo di Draco, riusciva ad udire il battito cardiaco lento di quest'ultimo.
Sentirono un tuono, e poi come una forte secchiata d'acqua.
Venne a piovere.
Harry si staccò da Draco e guardò il cielo blu intenso, cosparso di nuvoloni grigi che nascondevano le luna e le stelle.
Harry ispirò il forte odore della pioggia, e si rigirò verso Draco.
«Qualche sera ti porto qui a vedere le stelle, insieme, abbracciati» disse Draco sorridendo.
Harry a quella frase si sciolse, guardando Draco innamorato e con un sorriso.

*Spazio autrice*
Non sto piangendo, giuro.

Jenny<33