Capitolo 3

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La sera della festa arrivò.
Harry era in dormitorio, aveva appena fatto la doccia, e si stava vestendo.
Prese un jeans, una maglietta bianca e una felpa nera.
Si sistemò i capelli e si allacciò le Converse.

Scese in sala comune, dove Hermione stava posando un libro sulla scrivania e Ron era seduto di fronte al camino.
«Eccomi» mormorò avvicinandosi a loro.
«Perfetto, possiamo andare!» Hermione si mise di fianco all'entrata aspettando i due ragazzi, che la raggiungensero a breve ed uscirono insieme a lei.

Arrivarono d'avanti alla Stanza delle Necessità alle nove in punto, entrarono e trovarono solo tre serpi.
Mancava Malfoy.

«Eccovi!» esclamò Pansy andando verso di loro, Hermione l'abbracciò.
«Ma da quanto voi siete amiche?» chiese il rosso indicandole.
«Come sai, Ronald, io e Hermione ci odiavamo, poi ci siamo incontrate qualche volta in biblioteca, e siamo amiche da inizio anno, e per questo abbiamo pensato alla tregua» sorrise Pansy, staccandosi dalla riccia.
Ron annuì.
I tre Grifoni seguirono Pansy, verso Theo e Blaise, che li salutarono.
«Avete visto Draco?» chiese Theo sedendosi, anche gli altri si accomodarono sui divanetti.
Harry negò con la testa, ma ecco arrivare Malfoy, con il fiatone e i capelli un po' scombinati.
Lo notò in tutta la sua bellezza, aveva una camicia nera che gli fasciava bene il torace e gli risaltava il fisico.
Il moro si sentí arrossire, e distolse gli occhi dal biondo, che respirò affannosamente e parlò.
«Scusate il ritardo» prese un respiro profondo «Ho avuto un contrattempo» e si sedette su una poltrona passandosi una mano fra i capelli.
«Tranquillo» rispose Pansy.
«Mi prendi un bicchiere di Whisky Incendiario, Pansy?» chiese il biondo, poggiandosi allo schienale della poltroncina rilassandosi.
Pansy sbuffò, e andò a prendergli il bicchiere con il whisky.

Malfoy lo prese e bevve tutto d'un sorso, deglutendo alla fine.

«Che ne pensate di giocare ad obbligo o verità?» chiese Hermione, Harry e Pansy annuirono, gli altri tre si guardarono.
«Come si gioca, Sanguemarc-» cercò di dire Draco, ma Harry gli tirò un debole pugnetto sul braccio.
«Potter, ma cosa ti è saltato in mente?» chiese Malfoy, con tono sprezzante e “ripulendo„ il punto del braccio toccato da Harry con una mano.
«Non chiamare Hermione in questo modo.» gli rispose Harry freddamente.
Malfoy fece una smorfia e gli fece il verso.
«Comunque, spiega come si gioca, Granger» continuò il biondo.
Hermione spiegò il gioco, e decisero di iniziare.
Fecero un paio di giri, Harry si stava annoiando a morte, aveva il gomito poggiato sul bracciolo del divanetto e il mento sul palmo della mano.
«Draco, obbligo o verità?» chiese Zabini.
«Obbligo» ghignò il biondo.
Blaise rispose sorridendo maliziosamente. «Togli la camicia, fai venti addominali e resta a petto nudo per tutta la sera».

Malfoy lo guardò malissimo, e iniziò a slacciare i bottoni della camicia.
Harry se ne accorse, non capí cosa stesse succedendo in quel momento, ma notò solamente Malfoy, era come una fotografia.
Draco in primo piano, gli altri tutti in secondo.
Ed Harry si sentiva un po' il fotografo.

Harry contemplò Draco da capo a piedi.
Era ammaliato da così tanta bellezza, o almeno, lui la pensava così.
Vide quel petto, dove desiderava dormire la sera, vide quel collo, che desiderava tanto baciare, e poi vide quelle braccia forti, dove desiderava stare.
Se solo avesse un'occasione, Harry si potrebbe sentire al sicuro con Malfoy.
Ma tutte quelle sicurezze cedettero, non appena notò un simbolo sull'avambraccio sinistro.
Era il Marchio Nero.
Il simbolo che collegava chiunque lo avesse al Signore Oscuro.
Colui che bramava morto Harry da anni.

Harry tenne lo sguardo in basso.
Sapeva bene, anzi benissimo, che Malfoy l'odiava, ma non credeva che quell'odio fosse così immenso, tanto da volere la sua fine.
Ancora non se ne capacitava.
Non voleva rendersene conto, sperò che fosse solo uno scherzo, ma si sapeva che con argomenti del genere non bisognava riderci sopra.
Desiderava avere almeno una soddisfazione, desiderava poter dire “Ho avuto una relazione, anche se breve, con Draco Malfoy, il ragazzo che ho sempre amato”, ma a quanto pare non poteva nemmeno immaginarselo.
Draco lo voleva morto.
Eppure pensava ancora.
Pensava che infondo Draco un cuore lo avesse. E sperava che quel cuore appartenesse a lui. A Harry.
Sperava che un po' ci tenesse a lui. Un minimo, non immensamente, solo un minimo.

Non seppe se Draco fece quell'obbligo o lo respinse.
Aveva chiuso gli occhi e stava per addormentarsi con la bocca schiusa, e quasi disteso.
Era in uno stato di dormiveglia.
Probabilmente stette in quello stato per una decina di minuti, fin quando non sentí una voce chiamarlo.
«Harry! Harry, ci sei?» era Hermione, che gli agitava una mano d'avanti al viso.
«S-sì, c-ci sono... Scusate...» disse Harry, sedendosi meglio e sistemandosi gli occhiali.
«Cosa state facendo?» proseguì lui, stropicciandosi gli occhi.
«Ancora "Obbligo o verità", e adesso devi scegliere tu» disse Pansy.
Harry scelse. «Uhm, o-obbligo» sbadigliò coprendosi il viso con il dorso della mano.
«Perfetto» Pansy sorrise maliziosamente.
«Devi pomiciare con Draco» proseguì lei.
Harry vide Malfoy fare una smorfia di disgusto.
«Solo a me è capitato quest'obbligo?» piagnucolò Harry.
«No, ma adesso va'» gli rispose di rimando Hermione, spingendolo amichevolmente verso il biondo, che si scostava sempre di più.
«Per quanto questa tortura?» sbottò il biondo non appena notò Harry avvicinarsi sempre di più.
«Due minuti basteranno» Pansy fece l'occhiolino.

«Scusa» sussurrò Harry facendo scontrare le sue labbra con quelle del biondo, che sembrò prenderci gusto.
Le loro lingue si incontrano, le loro salive si mischiarono, ma Blaise li interruppe tossicchiando dopo un po'.
«Mi dispiace interrompere questo favoloso momento, però fra pochissimo scatta il coprifuoco» disse il mulatto.
Draco ed Harry si staccarono, il primo si rimise la camicia leggermente paonazzo, il secondo era in fiamme.

Uscirono tutti e sette dalla Stanza delle Necessità e ognuno proseguí per la propria strada, mentre Gazza si era appisolato con la sua gatta.

Harry tornò in dormitorio.
Si toccò le labbra con l'indice.
“Ho baciato Draco Malfoy, e non è stato un semplice bacio” pensò.

Draco, invece, capí che forse qualcosa per il Grifone lo provava.
Ma una minuscola parte, cercava di convincersi.


•𝑾𝒉𝒆𝒏𝒆𝒗𝒆𝒓, 𝑾𝒉𝒆𝒓𝒆𝒗𝒆𝒓• 𝑫𝒓𝒂𝒓𝒓𝒚♡Where stories live. Discover now