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Ok forse non avrei dovuto ubriacarmi in questo modo... Anzi no, niente forse, non avrei dovuto.
O almeno avrei potuto evitare di fumare come una dannata.
Cristo santo ho una raucedine che fa paura.
Mi guardai allo specchio e con la mano sul mento mi girai il viso.
Che occhiaie...
E tutto questo per che cosa? Per un mezzo limone con un barista che non mi ha nemmeno offerto uno straccio di drink!
Come se non bastasse, oggi è il giorno delle foto per l'articolo di Christopher.
Per fortuna ha detto che non farà in tempo ad esserci...
Feci la mia skincare mattutina e legai i capelli in uno chignon disordinato, tanto mi avrebbero truccata e pettinata una volta arrivata sul campo.
A proposito, la manager mi ha raccomandato di non salire da sola e di farmi trovare fuori l'ingresso vetrato del grattacielo, a quando pare hanno allestito un piccolo set di un finto ufficio esclusivamente per l'occasione.
Ora capisco perché InStyle sia la rivista di moda più in voga al momento.
Indossai un paio di pantaloni della tuta Adidas e sopra un top smanicato in tinta unita.
Occhiali da sole grandi come due fanali per provare a coprire quelle virgole violacee sotto i miei occhi e poi uscii di casa.

"Buon pomeriggio Yooa, o dovrei buongiorno nel tuo caso?"

Ecco fatto, se già ora ho ancora la nausea per la sbronza di ieri, vedere Hyojung come prima persona quest'oggi mi fa proprio venire voglia di sboccare sul corridoio del pianerottolo.

"Scusami vado di fretta, ho un servizio fotografico per InStyle"

Rosica bastarda, rosica.

"Io e Gyu invece andremo a fare un po' di shopping terapeutico"
"Per te o per lui?"
"Per me- in che senso per lui scusami?"

Le porte dell'ascensore si aprirono al pelo.
Mi ci infilai e cliccai lo zero.

"Ti faccio sapere quando uscirà la mia intervista"
"La leggero sicuramente~"
"Ci conto~"

E finalmente non fui più costretta ad intrattenermi con quella ragazza.
Ormai per parlare tra noi usiamo soltanto ironia e acidità, il tutto condito da un'abbondante spruzzata di odio reciproco.
E va benissimo così.
Giù trovai ad aspettarmi il taxi che avevo chiamato pochi minuti fa e in un attimo, arrivai ai piedi dell'edificio dove c'era Seonmi che aveva iniziato a squadrarmi non appena attraversai la strada.

"Hai fatto baldoria ieri sera non è vero? L'avevo già capito dalla tua andatura"
"Se l'avevi già capito allora perché me lo hai domandato?"

Alzò gli occhi al cielo e incastrò il suo braccio col mio.

"Non hai avuto la decenza nemmeno di lavarti i capelli"
"Fa più nature, più wild"

Le risposi muovendo con la testa lo chignon.
Sorrise in modo arrendevole e mi guidò fino al set per le foto.
Dato il mio outfit molto casual decisero di applicarmi un make up molto leggero, fatta eccezione per la base, con quella, date le circostanze abbondarono di correttore.

"I capelli vanno bene così, magari spruzziamo giusto dell'acqua profumata per dare l'effetto bagnato"

Feci una smorfia a Seonmi a cui lei controbatté alzando le braccia.
Dopo qualche primo scatto il rumore della porta che si aprì attirò la mia l'attenzione, solo la mia perché la fotografa lo ignorò completamente.
Christopher in giacca e cravatta entrò a passo felpato nella stanza e si piazzò esattamente dietro la mia manager.
Ma non aveva detto che non sarebbe fatto in tempo!?
Istintivamente mi irrigidii facendomi riprendere da chi mi stesse fotografando.

"Scusami, mi prudeva la schiena"

Inventai grattandomi dietro le spalle per reggere la scusa.
Guardai in direzione di Christopher che mi salutò con le dita.
Accennai un saluto con gli occhi e poi mi rimisi all'opera.
Scattammo un po' di foto di me seduta su una seggiolina di velluto verde bosco e altrettante mentre mi appoggiai a un tavolino rotondo in legno chiaro.
Terminato il mini servizio, raggiunsi il resto dello staff, ma prima che potessi parlare andarono tutti al computer a controllare il lavoro appena concluso, tutti tranne lui.

"Ho fatto i salti mortali, ma ce l'ho fatta, è stata una lunga riunione"
"Non ci sarebbe stato nessun problema, le persone che hai chiamato sono state davvero gentili e professionali anche senza la tua supervisione caro il mio stakanovista"
"Stakanovista? Credevo di essere il giornalista sexy"

Gli sorrisi e incrociai le braccia.
Mi spiace se le foto non usciranno perfette per via del mio aspetto stanco... Il tema della sua intervista mi è piaciuto, per la prima volta da quando faccio la modella qualcuno ha deciso di parlare senza peli sulla lingua del nostro malsano settore.

"Scherzi a parte, Chris oggi non ero molto in forma, quindi se trovi che le foto anche se ritoccate non siano all'altezza del giornale-"
"Stai scherzando? A me sembri raggiante come al solito"

Arrossii, ma grazie a Dio avevo tanta di quella roba in faccia che non l'avrebbe mai notato.

"Raggiante? Ma se sembro uno zombie"

Ridacchiai e lui mi rispose seduta stante.

"Per me sei comunque bellissima, dai vieni, controlliamo come sono venute queste foto da zombie"

Mi toccò il gomito e poggiando la mano sul mio fianco mi condusse verso il pc.
Scegliemmo quattro foto delle venti che c'erano nella cartella e dopo una breve chiacchierata ci salutammo in maniera molto professionale.
Tornata nel mio appartamento mi preparai una bella maschera rilassante fai da te e dopo aver tagliato e poggiato sulle palpebre due rondelle di cetriolo mi sdraiai sul divano con le cuffie nelle orecchie.
Ad interrompere la mia playlist di japan folk fu un numero strano a cui risposi molto educatamente.

"Chiunque tu sia spero abbia un buon motivo per aver interrotto il mio momento love myself della giornata"
"Ehm... Tu rispondi sempre così ai numeri sconosciuti??"

Quella voce!!
Rizzai seduta e le due fettine di cetrioli mi cascarono dal viso incollandomisi sul seno che spuntava dalla canotta.
"Christopher???"
"Ho chiesto il tuo numero privato a Seonmi, sai mi sembrava maleducato parlare tramite la tua manager di faccende private.. Stavo controllando l'agenda e settimana prossima ho un attimo di respiro, che ne diresti di trasformare quel caffè rimandato in una cena?"

M o d e l // Bang Chan x Yooa Where stories live. Discover now