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No vabbè.
VABBÈ.
Io lo ammazzo.
E poi me lo sbaciucchio tutto.
E poi ci faccio sesso perché il mio fidanzato è davvero sexy.
Cazzo, va che roba...
La sera prima dello shooting di Calvin Klein mi fermai a dormire da Christopher -dormire tra mille virgolette... Però sono stata professionale, l'abbiamo fatto ad un orario decente e di fatti alle 22 ero talmente distrutta che sono crollata- e siccome doveva lavorare anche lui e non voleva interrompere il mio sonno restauratore, aveva ben deciso il giorno successivo di farmi trovare un banchetto degno di un hotel a 5 stelle.
Sì, ma io ho un servizio fotografico di intimooo! Non posso mangiare, non devo mangiare!!
Con la bava alla bocca mi avvicinai alle brioches salate.
Annusai con gli occhi chiusi.
Dio mio che buoneeeeee!!
Fanculo, un morso.
Che poi divenne una brioche e mezza.
Seonmi mi farebbe arrestare dalla polizia delle modelle se ne esistesse una.
Però ora che ho il pancino pieno mi sento un pochino meno agitata.
Sorrisi da sola come una cretina e mandai una foto a Chris di me col cornetto in mano.
Ahhh che bella la vita di coppia.
Un po' meno quella di coppia impegnata, ma pazienza, ci rifaremo stasera.
Bevvi l'americano che mi aveva già preparato e scappai in doccia.
Non ci misi molto a prepararmi grazie a quella santa della mia estetista che giusto giusto prima di Natale aveva disboscato il disboscabile.
Solo i baffetti erano rispuntati, bastardi.
Li estirpai alla radice.
Creme e cremine, e poi il problema maggiore: la biancheria.
So benissimo che devo fare delle foto con della biancheria che sceglieranno loro, ma comunque mi vedranno in intimo e vorrei che iniziassimo da un ottimo punto di partenza.
E poi sì, ok, c'è Yeonjun.
Mi è indifferente dal punto di vista di una relazione sentimentale, ma non da quella lavorativa e soprattutto emotiva.
Quando ci siamo organizzati ha fatto tutto il carino e il gentile, poi appena l'ho preso da parte gelido, un blocco di ghiaccio.
Ovviamente mi sono irrigidita anche io e date le sue risposte pungenti gli ho reso pan per focaccia e me ne sono andata come solo una vera figa sa fare.
Uff, una figa che ci sa fare, ma che ora sta crepando di angoscia.
Con due completini sul letto a fissarmi, uno nero sportivo e uno elegante e di pizzo, mi asciugai i capelli lì in camera.
Li fissai, sperando che il cielo mi suggerisse quale scegliere.
Al posto di una qualche divinità, inviai le foto a Jennie e Soyeon e fortunatamente entrambe decisero per quello più sportivo.
E va bene, allora vado un po' tamarra, giusto per stare nel mood.
Scelsi dei cargo anch'essi neri e a vita bassa, così la banda delle mutande poteva stare in bella vista e sopra un toppino di lana a maniche lunghe con dei buchi per le mani.
Super zarra, ma mi piace.
Come scarpe direi Dr. Martens, total black spacca sempre.
Indossai il cappotto al volo, berretto, borsa gigante di Gucci piena di cazzate e scesi in strada a chiamare un taxi.
Mentre ero seduta sul sedile posteriore, non so, forse in preda all'ansia, mandai un messaggio a Yeonjun, pentendomene subito dopo vedendo la sua non risposta.
Gli scrissi semplicemente che stavo arrivando, e lo stronzo visualizzò pure!
Scossi la testa e sbuffai.
Ormai è andata, facciamo 'sto shoot, spacchiamo i culi e ce ne andiamo.
Fine.

"Yooa!"

La sua manager mi accolse sbracciandosi.
La mia invece, stava bevendo un caffè e chiacchierando con il mio partner e collega.
Ed ex ragazzo.

"Ciao!"
"Coraggio, va' pure subito dalle ragazze, sono nella porta qui accanto, hanno già scelto il modello che indosserà Yeonjun quindi sono tutte tue"
"Grazie mille"

Vidi Seonmi avvicinarsi assieme a Yeonjun e alzai le sopracciglia a mo' di saluto.
Lei mi ignorò, lui impassibile.
Fui da vero tentata di mandare a cagare tutti e due.
Mi trattenni.

"Eccola la mia star, ti stanno aspettando"
"Vado vado!"

Yeonjun mi squadrò da capo a piedi e quando mi voltai, cento per cento buttò uno sguardo al mio culo perché lo sentii ridacchiare con le ragazze.
Non ha nemmeno salutato, che problemi ha?
Giusto per rendere le cose semplici e poco imbarazzanti, le stylist mi fecero indossare un Calvin Klein a vita alta e brasiliana e sopra un triangolino semi trasparente.
Color cipria.
Bene, ma non benissimo.

"Ok, un quarto d'ora per ambientarti nell'intimo e poi iniziamo"
"D'accordo"

Perfetto, così- Eccolo!
Dalla porta semiaperta notai Yeonjun, seduto nella stanza di fronte.
È già cambiato anche lui.
Certo non è il massimo chiarirsi mezzi nudi, ma pace.

"Yeonjun"

Gli dissi entrando spavalda.
Non chiusi completamente la porta, così se fossero arrivati a chiamarci non avrei fatto la figura di merda.
Alzò lo sguardo e sghignazzò.

"Non hai chiuso la porta perché hai paura ti salti addosso? No perché a quanto pare solo io-"
"Ma la smetti? Prima ti comporti da fidanzato come non hai mai fatto, poi ci piantiamo-"
"Tu mi pianti"
"Io ti pianto perché sono innamorata e tu ti incazzi-"
"Giustamente direi"
"Dio che nervi quando fai così!"

Gironzolai per il suo camerino e incrociai le braccia dandogli le spalle, poi mi ricordaii di avere le chiappe di fuori e mi voltai incazzata.

"Dopo che mi fai la scenata al locale, chiedi di lavorare con me, si può sapere che hai in quella tua testolina di cazzo!?"

Nulla, il vuoto cosmico.
Solo un'espressione che mi fa montare ancor di più la rabbia repressa.

"Yeonjun cazzo, sono io che al massimo dovrei essere arrabbiata, mi hai dato della puttana dopo essere stato a letto con me un milione volte!"

Sentii dei passi proprio dietro la porta e come un fulmine finsi di tossire.
Non arrivò nessuno e Yeonjun ridacchiò.

"Ma che cazzo ti ridi? Lo trovi divertente???? Ma ce l'hai con me o sei divertito!?"

Si alzò all'improvviso dalla sedia e mi appoggiò una mano sul viso.

"Non sono arrabbiato con te Yoo"

Stavolta gelai io.
Non sentii nemmeno i passi di Seonmi che venne a chiamarci.

"Cinque minuti e iniziamo"

Si guardò attorno stranita e poi mi disse una frase che avrebbe completamente stravolto la mia giornata e la mia nuova e tanto desiderata quotidiana stabilità.

"Yooa, dov'è Christopher?"
"C-come?"
"Era venuto qui a cercarti, non l'avete visto? Vabbè, da ora sono quattro minuti, sbrigatevi"

Porca puttana.
Guardai Yeonjun che era letteralmente diventato bianco come un lenzuolo.
Provò a toccarmi il braccio, ma nemmeno avessi preso la scossa più potente del mondo, lo scansai con violenza.
Ricacciai le lacrime e la nausea e con un filo di voce lo invitai a seguirmi.

"Dobbiamo andare a lavorare"

M o d e l // Bang Chan x Yooa Where stories live. Discover now