Capitolo 20)

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Eravamo appena scesi dal suo ikran ed io iniziavo a dirgli di quanto la sua guida fosse spericolata.
<<ma tu sei uno scapestrato in volo!>> gli dissi ridendo e lui fece lo stesso <<però ti è piaciuto>> continuava lui con delle risatine.
Mi fermai un attimo a guardarlo attentamente, quella mascherina gli donava, gli donava eccome.
Mi ero ormai ipnotizzata nel guardarlo e lui anche, il suo sguardo che mi scrutava, che era incollato al mio mi creava una strana reazione: come un brontolio alla pancia, dicevano chiamarsi farfalle nello stomaco.
<<sei bella sai..>> mi disse lui con voce roca mentre fece un piccolo passo verso di me.
Gli sorrisi come una bambina, lui poggiò delicatamente la mano sul mio viso, disegnando i miei lineamenti.
Di nuovo le farfalle, ah che fastidiose!
Lui continuò a poggiare l'altra mano poi su un mio fianco delicatamente, quasi sfiorandolo.
Ero incapace di oppormi sotto a quelle sue azioni, o forse non volevo oppormi, le ritenevo piacevoli.
Avvicinammo i nostri volti sempre di più l'uno all'altro e ad un tratto, sentì delle morbide labbra sulle mie.
Aspettavo quel momento da quando sono venuta su Pandora praticamente, da quando lo vidi per la prima volta.
Ricambiai quel bacio e il solo pensiero delle sue mani sui miei fianchi, le sue labbra sulle mie.. faceva riscaldare le mie guance quasi mandandole in fiamme.
Ripensai a quando mi trovavo in laboratorio,ancora non sicura se prima o poi sarei tornata sulla terra o meno.
Decisi di staccarmi, magari per evitare di dargli false speranze.
<<Neteyam io.. io non voglio qualcosa di serio..>> eravamo ancora a pochi centimetri l'uno dall'altro <<neanche io..>> mi disse lui voglioso di riattaccarsi a me, con quel tono di voce che avrebbe fatto sciogliere chiunque.
Ero indecisa, sapevo che se l'avessi fatto sarebbe cambiato tutto. Che io lo volessi o no.
Spostai lo sguardo da quei suoi occhi ipnotici alle sue labbra e mi decisi, mi avventai quasi su di lui, il bacio era passionale, voglioso di assaggiarci l'un l'altro.
Faceva viaggiare le sue mani per tutto il mio corpo ormai, mi faceva quasi impazzire pensare che le sue mani toccassero in quel modo la mia pelle.
Non ci staccammo neanche un secondo ed iniziammo a metterci in ginocchio.
Mi morse il labbro inferiore, sembrava per rendere più piccante la cosa ed io sorrisi a quella sua azione e ,sentendomi, lo fece anche lui sulle mie labbra.
Mi iniziò delicatamente a sdraiare sulla sabbia di quella spiaggetta isolata.
Continuava a baciarmi finché non si staccò dalle mie labbra per andare nel mio collo e poi iniziava a spostarmi il top, per scoprirmi il seno.
Io iniziai a cercare di coprirmi con le mani, non so perché io mi fidavo di lui, era uno di quei orribili vizzi che avevo.
Lui lo notò <<tu non devi mai coprirti , non con me..>> mi disse per poi ricominciare a baciarmi, quella frase mi sciolse del tutto ed ero letteralmente pronta ad assecondarlo in questa sua pazzia.
<<sei bellissima>> continuava lui mentre mi ricopriva di baci ed io l'unica cosa che potevo fare era assecondarlo,completamente.
Ad un certo punto iniziò a muovere le sue dita,
spalancai gli occhi sentendo quando fosse dannatamente bravo.
Ansimavo ad ogni suo minimo movimento e lui sentendomi ghignava divertito.

Poi mi ritrovai con lui sopra di me, i nostri bacini sbattevano l'uno contro l'altro ed io avevo le gambe legate attorno al suo bacino mentre con le braccia ero quasi aggrappata a lui, e nel mentre Neteyam continuava a baciarmi mentre si teneva su con gli avambracci per non schiacciarmi col suo peso.
<<Neteyam..>> gli dissi in mezzo a dei gemiti, quasi non riuscì a parlare ,lui lo notò e così mi sfornò uno di quei soliti sguardi.. che mi stava  letteralmente mangiando 

Non molto tempo dopo mi ritrovai distesa di fianco a lui con le gambe che tremavano leggermente, cazzo altro che il mio ex, lui si che sapeva come far impazzire una donna!
Ricomposi i miei pensieri dato che il diretto interessato dopo essersi rivestito mi passò i miei vestiti per poi stendersi sulla sappia, aspettando che io mi mettessi di fianco a lui.
Così feci e poi lui mi mise la testa poggiata sul suo petto e poi attorcigliò il braccio contro la mia vita, disegnando delle forme astratte sulla mia pancia.

𝒾𝓁 𝓂ℯℊ𝓁𝒾ℴ 𝒹ℴ𝓋ℯ𝓋𝒶 𝒶𝓃𝒸ℴ𝓇𝒶 𝒶𝓇𝓇𝒾𝓋𝒶𝓇ℯ.. // Neteyam Sully Where stories live. Discover now