XV - Absol

1 0 0
                                    

Ciò che aveva davanti agli occhi Ycron era qualcosa che, secondo lui, non aveva ragione di essere lì. Infatti, il luogo in cui si trovava non era diverso da un laboratorio per esperimenti. Fu sicuro di quello scenario nell'esatto momento in cui era arrivato e aveva respirato l'aria, riconoscendone l'odore di sostanze chimiche. Ma ciò che aveva di fronte a sé lo aveva lasciato turbato. Infatti, oltre alle macchine in costante lavoro, in mezzo al luogo troneggiava una capsula enorme, e al suo interno vi giaceva qualcuno in sospensione. E quel qualcuno era simile a un essere umano, solo che aveva la pelle traslucida. Non aveva tratti distintivi tipici di una natura maschile, eppure la sua struttura fisica metteva in mostra la muscolatura in tutte le giunture. E a giudicare da quanto passava sopra gli schermi, tutto faceva presagire che quello fosse un esperimento in corso. Di qualunque natura egli facesse parte, averlo tra i piedi sarebbe stato un bel problema. Una targhetta coperta di polvere, posta alla base della statua, attirò l'attenzione del guerriero. Passandovi il dito sopra vi era riportato un nome insieme a uno strano codice.

Absol - #EFEFEF.¹

Il frastuono di qualcuno che si precipita di corsa attirò l'attenzione di Ycron. Guardandosi attorno, c'erano alle sue spalle diversi teli plastici buttati a terra e, poco più in là, alcune casse accatastate. Tuttavia decise di usare i rampini adottati poco prima per salvarsi la pelle dal fiume di fuoco liquido. Sparò due rampini da entrambe le maniche, salendo rapidamente sul soffitto, approfittando della presenza di una specie di telaio su cui ripararsi. Apparve a tutta velocità un grosso energumeno che, guardandosi in giro tutto trafelato, ansimò pesantemente. Ycron si accorse fin da subito della struttura anomala dell'essere, poiché notò immediatamente che aveva tre teste e un corpo abnorme.

"Che tu sia dannato, Udt! Mi hai messo fretta per nulla! Vedi che non c'è nessuno?"
"Beh, intanto il segnale del ponte finto c'è stato. Se qualche estraneo al sistema Negai scoprisse del progetto custodito qui...!"
"Ma chi vuoi che lo scopra? Andiamo Udt! Il settore 8 è stato dichiarato ai popoli di tutto Negai come una leggenda metropolitana. Gli unici che testimoniano della sua esistenza sono quei folli della Resistenza."
"Osi ha ragione, lavoriamo in segreto e sempre in attesa che il Re ci conceda quello che desideriamo."
"Su questo non si discute, Noi. Però ho come il sospetto che quei due siano penetrati qui..."
"E da cosa lo deduci, Udt?"
"La passerella...? Non casca così a casaccio, visto che è studiata per staccarsi se qualcuno ci passa sopra senza disattivare il meccanismo di protezione."
"Osi, tira uno schiaffo a Noi!"
"E come potrei, visto che sono deputato al movimento delle gambe?"
"Ricordatevi che siamo stati incollati in questo corpo grottesco solo per aumentare le nostre chance di sopravvivenza. Ricordatevi del primo progetto, quello al quale lavoravamo e che, per l'esplosione, ci ha reso dei mostri!"
"Non riportare alla luce quell'evento, Osi, non voglio tornare indietro con la memoria a quel giorno."
"Beh, visto che non c'è traccia degli intrusi, che ne dite se andiamo a farci un boccone?"
"Sai che per una volta hai detto una cosa molto intelligente, Noi? Andiamo. Meno sto davanti ad Absol e più sto tranquillo..."

Come il gigante lasciò la stanza, Ycron discese lentamente, restando sospeso a mezz'aria. "Così questo è il progetto di un essere creato artificialmente, eh? Mi chiedo se Mirrgh ne sa qualcosa, quantomeno se nel suo universo ci sia stato qualche folle che ha voluto costruire il suo esercito personale."
Avvertendo l'arrivo di un'altra persona, Ycron si sollevò nuovamente in alto, per sparire dal campo visivo di chi stava per entrare nel luogo. Tuttavia, il guerriero scese in direzione di Mirrgh, che era arrivato nello stesso luogo. Quest'ultimo non emise alcun fiato, fissandosi sull'essere rinchiuso nella capsula vitrea.
"Quindi stanno nascondendo la presenza di un esperimento, e la manutenzione dei droni è solo una parte del lavoro. Non posso parlare di legalità, dato che qui non c'è alcuna struttura di legge; ma se lo stanno proteggendo, sicuramente ci deve essere un motivo."
"Il vero problema non è tanto la legalità. Il fulcro della questione è il perché si sono impegnati nella creazione di un essere vivente," disse Ycron, per poi girarsi verso Mirrgh e domandargli: "Tu cosa hai trovato? Qualcosa di utile?"
"Certo, ho appena trovato la nostra prossima navicella," indicò il serpente, consapevole che sarebbe stato compito suo guidarla.
"Speriamo che sia più funzionale del trabiccolo della stazione spaziale," indicò il guerriero.
"E ora, sai cosa faccio? Ho voglia di scatenarmi! Facciamo un po' di danni!" gridò ad alta voce Mirrgh.

Tribal Justice - Tra passato e presente Where stories live. Discover now