• - Malcontento

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Mirrgh

Ho raggiunto il mio obiettivo. Finalmente ho ritrovato il mio salvatore, conosciuto al tempo come Altearos, anche se non mi è chiaro come mai ora venga chiamato Jake, ma poco importa. In più, essere giunto qui, in un luogo creato appositamente dagli dèi, mi fa ben sperare di poter servire la giustizia, al quale ho votato la mia vita, le mie risorse e le mie forze. Stranamente non vedo la sua amica, quella ragazzina con cui ho avuto un maggior contatto. Anzi, è stato proprio grazie al fatto che le avevo messo di nascosto un rilevatore di segnale che ho avuto la possibilità di raggiungere il ragazzo. Magari chiederò più avanti il perché non sia presente.
Come per ogni buona situazione, purtroppo c'è sempre qualcosa di marcio, qualcosa che stona. Agitando ritmicamente la coda, osservo quel criminale che ho conosciuto qualche tempo fa, colui che si fa chiamare Ycron. E il solo fatto di essere stato affiancato a un fuorilegge come lui mi fa rizzare le squame.

In più, mi rendo conto di essere stato richiamato da queste autorità superiori perché hanno parlato di un fatto di cui io stesso non volevo fare parola, un frangente della mia vita che mi sono lasciato volutamente alle spalle. Discendente di una famiglia nobiliare della stirpe delle serpi da guerra chiamate Warsnakes, nato dal casato degli Striktum e dagli Espirii di cui porto il nome, ho da sempre odiato l'idea di diventare un pingue rampollo viziato e indolente. Con la fiamma della giustizia che ha sempre arso in me, avevo deciso un lontano giorno di venti anni fa di rinunciare al titolo nobiliare di Gran Enofide, uno dei tre ruoli che dava la possibilità di concorrere al titolo più elevato nelle genealogie dei Warsnakes, conosciuto come Eccelso Taipan. Arrivare al pinnacolo significava avere risorse illimitate, piegare le leggi per il proprio tornaconto personale, promuovere idee personali (giuste o deprecabili che fossero) e molto altro, per almeno dieci anni... sempre contando il fatto di restare sempre vigili e di non rischiare la vita. Lasciando tutto ciò alle spalle, venni dimenticato e perfino odiato dalle mie genti, dalla mia famiglia e da altri esponenti del mio stesso lignaggio; capitava numerose volte che, incrociando altri Warsnakes, questi voltavano la faccia o peggio, tentavano di eliminarmi.

E quando poi mi presentai alle porte del corpo spaziale UGF, conobbi un mondo nuovo, vasto e regolato da leggi, che non facevano distinzioni fra ricchi e poveri, e che arrivavano a punire i trasgressori, che fossero influenti oppure costretti a commettere crimini per sopravvivere. Durante i miei 38 anni di carriera, avevo arrestato numerosi fuorilegge, persino molte mie conoscenze che avevano violato le leggi spaziali. Contro questi ultimi, nutrivo un forte stato di animosità, non sopportando nemmeno l'idea che questi fuggissero solo per i loro agi o per presunti diritti che li elevassero rispetto ai comuni, ai popoli. Avviai una guerra personale contro le mie genti, quelli che pensavano solo a oziare e a promuovere i loro sporchi interessi, arrestando circa 1.200 Warsnakes. Ebbi anche la soddisfazione che alcuni di questi, tra cui due fratelli e una sorella della stessa covata, si pentirono dei loro modi di vivere, diventando di fatto commilitoni dell'UGF. A causa dello strenuo impegno profuso per cacciare i fuorilegge, soprattutto per aver perseguito quelli della mia specie, venni promosso fino a diventare un Vice-Comandante, ruolo che poteva essere rivestito solo da venticinque personalità, tre per ogni nave di stato, conosciute all'epoca come Black Scrounger, e un Vice di scorta che sarebbe stato a disposizione di tutte le gran navi.

Ora, il mio impiccio più grosso è quella di collaborare con quel maledetto. Sono certo che stia tramando qualcosa...

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Ycron

E così mi hanno affiancato con quel viscido lucertolone? La cosa non mi fa gioire. Tutt'al più, potrebbe finire in uno scontro, anche se dubito che lui sia più forte di me. Devo però badare al fatto che chiunque può rappresentare un pericolo o una sfida. Ho già dato la mia parola all'umano chiamato Melvin, spero solo che Mirrgh non mi intralci la strada. Percepisco che è sospettoso nei miei confronti fin dalla prima volta che ci siamo incontrati. Persegue un ideale di giustizia personale che risulta infantile e immaturo. A volte una battaglia va affrontata nella maniera giusta, secondo una guida che è stata testata per svariate volte e che ha esempi ammonitori di chi ha agito secondo i detti e gli è andata bene e di coloro che hanno oltrepassato la linea, perdendo la vita o, nei casi minori, la dignità.

Mi soffermo sul mio nome. Ycron, un nuovo nome concesso dalle cariche superiori, che è andato a sovrascrivere la mia storia e il mio precedente modo di vivere. Il mio vecchio nome? Lo conosco molto bene, ma per il fatto che esso è legato alla mia vita passata, preferisco lasciarlo alle spalle, assieme al mio vecchio modo di vivere. In me vige la legge della tribù, dove per i risultati che vengono conseguiti si sale nella gerarchia e, come conseguenza, si diventa importanti, così come la parola che si pronuncia acquista sempre più peso e valore. Con ancora indosso il panno alla bocca, sorrido, pensando che sono ancora legato alla società tribale in cui sono nato e cresciuto. Ma ad essa vi è legata tutta la mia storia. E brevemente, torno con il pensiero al passato quando ero parte della stirpe degli Assalitori conosciuti con il nome di Althuwwar, da quando avevamo compiuto grandi conquiste fino al malaugurato mese in cui, dopo aver varcato la linea che separa il fattibile dall'illegittimo, la nostra gente è stata cancellata dall'esistenza.

Tribal Justice - Tra passato e presente Where stories live. Discover now