Parte 22 - "Vieni da me?"

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Lorenzo è uscito dallo spogliatoio soddisfatto di aver compiuto la sua impresa. Ai giornalisti, durante l'intervista post partita, aveva detto che la sua dedica era ovviamente per la Roma, per i tifosi, per la Curva Sud, ma sapeva che la destinataria aveva colto al volo il suo gesto, l'aveva capito dallo sguardo che gli aveva lanciato e da quel sorriso radioso che illuminava la tribuna. Francesca lo aspettava nel parcheggio e non appena lo ha visto arrivare si è avvicinata a lui e lo ha abbracciato forte. "Tu sei matto!" ha esclamato baciandolo con passione riferendosi a quell'azione che l'aveva colpita nel profondo. "Perché, cosa ho fatto?" ha chiesto lui fingendo di non capire a cosa si riferisse. "Che scemo che sei!" ha ribattuto lei dandogli una spintarella e arrossendo di nascosto. "Il tuo ego smisurato ha bisogno di sentirti dire grazie?" gli ha poi chiesto con ironia. "Ah ma dici la cosa della scritta?" ha continuato il calciatore sorridendo. "Guarda che quella egocentrica sei tu! Mica era per te!" ha scherzato cingendole la vita con un braccio per rubarle un altro bacio.
"Si si come no" ha annuito senza riuscire a smettere di sorridergli.
"Vabbè dai, tieni" ha infine concesso il capitano tirando fuori dal borsone una maglia bianca un po' stropicciata.
"Che schifo, tutta sudata!" ha riso Francesca provando a mascherare l'emozione che le faceva tremare le gambe e il cuore.
"Quello che c'è scritto è vero Fra" ha affermato Lorenzo tornando serio e guardandola nel profondo degli occhi.
"Tu non sei da sola e, se me lo permetti, non lo sarai mai" ha aggiunto stringendole le mani. La ragazza non riusciva quasi a parlare. Aveva gli occhi lucidi e le mancava il fiato, mentre il cuore sembrava volerle saltare fuori dal petto.
Lo ha stretto in un abbraccio sincero e si è aggrappata a lui con tutte le sue forze.
Era la sua ancora, il suo posto sicuro e l'unico di cui riusciva ancora a fidarsi, nonostante tutto.
Due paroline spingevano per uscire fuori, ma le mancava il coraggio per riuscire a pronunciarle e così si è limitata a rimanere in silenzio inebriata dal suo profumo.

"Vieni da me?" ha proposto Lorenzo guidando in quella notte romana senza luna. Conosceva già la risposta, ma sentire la sua conferma lo ha rincuorato. Ha parcheggiato in garage e, già nel tragitto dal vialetto a casa si è fiondato sulle sue labbra morbide. Moriva dalla voglia di andare oltre il bacio, ma non voleva certo forzarla, così ha deciso di rallentare.
Francesca desiderava la stessa cosa, ma nel momento in cui le sue mani le hanno sfiorato i fianchi e le cosce un brivido le ha attraversato la schiena e le sono tornati alla mente i flash di quella sera in discoteca. "Tutto bene?" le ha chiesto Lorenzo interrompendosi non appena ha notato il suo improvviso irrigidimento. Nei suoi occhi ha letto la paura e lo sgomento e ha capito subito a cosa stesse pensando.
"Io non sono come lui" le ha sussurrato dolcemente con il fiato corto. Francesca ha annuito chiudendo gli occhi per non scoppiare in lacrime. Era stanca di soffrire, voleva semplicemente tornare a godersi la sua vita e a fidarsi delle persone. "Io non ti farei mai del male" ha aggiunto accarezzandole il viso e guardandola dritta negli occhi.
Si fidava delle sue parole e così ha ripreso a baciarlo passandogli le dita tra i capelli, prima con dolcezza, poi con sempre più avidità.
Lui l'ha presa in braccio come se fosse fatta di gommapiuma e l'ha adagiata sul matrimoniale senza staccare le labbra dal suo corpo. Lei si teneva stretta con le gambe attorno al suo bacino mentre lui la faceva impazzire baciandola a partire dal collo fino ad arrivare più giù.
Ben presto i vestiti sono finiti sul pavimento e la stanza si è riempita dei suoni del loro amore.
Francesca si era completamente lasciata travolgere da quella passione repressa per troppo tempo e viveva quei momenti al massimo dell'eccitazione.
Lorenzo sentiva i suoi gemiti di piacere e gli sembrava di essere in paradiso. La desiderava con tutto se stesso, mentre le sue mani correvano veloci assaporando le sue curve ed esplorando ogni centimetro del suo corpo.
I loro cuori battevano all'impazzata sintonizzati sulla stessa frequenza d'onda e le loro labbra si cercavano senza averne mai abbastanza.
Hanno fatto l'amore e poi si sono stretti l'uno all'altra sotto quel lenzuolo bianco che custodiva il loro mondo. "Ti amo Fra" ha sussurrato il capitano accarezzandole la schiena nuda. Avrebbe voluto urlarlo al mondo intero, era stanco di nascondere l'evidenza, ma aveva paura della sua reazione. In fondo si erano ritrovati da poco e non voleva affrettare le cose rischiando di perderla. Francesca è rimasta in silenzio assaporando fino in fondo quelle due parole che per lei significavano tutto. Il calciatore attendeva trepidante, temendo di aver sbagliato ancora una volta e pregando che non l'avesse sentito così da potersi tirare indietro. "Ti amo anche io Lore" ha infine risposto lei con la voce tremante per l'emozione prima di addormentarsi tra le sue braccia incredula di essere riuscita a pronunciare quella frase che da tempo tratteneva nel suo cuore.

Lorenzo l'ha stretta forte, tenendola vicino al cuore per paura di lasciarla andare via un'altra volta. Tutte le cose brutte accadute sembravano lontane anni luce. Con quelle due parole si erano finalmente messi a nudo (non solo metaforicamente) eliminando ogni timore, pregiudizio e mostrandosi per ciò che erano: due giovani ragazzi innamorati che avevano trovato il coraggio di ammetterlo a sè stessi e l'uno all'altra.

I brividi mi vengono❤🧡 ~Lorenzo Pellegrini~ ❤🧡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora