Parte 4 - "Che ne sai tu di un capitano?"

2.5K 62 5
                                    

Dopo un inizio burrascoso, il ritiro in Portogallo è proseguito proprio come Lorenzo sperava. Tutti erano concentrati e volenterosi di dimostrare al mister che poteva contare su di loro. Si allenavano con fatica e poi si godevano i momenti di divertimento e di relax come una vera e propria famiglia. Lorenzo era orgoglioso dei suoi compagni e, dopo le incomprensioni della prima serata, era riuscito a ritrovare la giusta armonia. Lui che all'apparenza risultava un tipo serio e antipatico, era in realtà un gran simpaticone. Quando c'era da lavorare lo faceva senza alcuna distrazione, ma quando l'allenamento finiva si divertiva un mondo a scherzare con i suoi amici.
Gli unici momenti in cui si rabbuiava nuovamente erano quelli in cui Francesca veniva invitata a stare con loro da Zalewski.
Tra loro, come previsto, era incominciata una mezza tresca e il terzino giallorosso non perdeva occasione per passare del tempo con lei e rubarle qualche bacio. La ragazza, dal canto suo, sembrava a suo agio in mezzo a tutti quei maschi e questo faceva imbestialire Lorenzo ancora di più. La considerava una distrazione per tutti, ma non poteva più fare scenate perché temeva una nuova figuraccia davanti al resto della squadra.

Alla fine Francesca aveva ceduto e lei e Nicola si erano scambiati quel bacio tanto atteso. Una notte, pochi giorni dopo l'inizio del ritiro, i due si erano ritrovati "casualmente" in cucina nello stesso momento per prendere qualcosa di caldo prima di dormire e il calciatore, approfittando della situazione un po' ambigua, non aveva perso tempo e si era fiondato sulle sue labbra.
Inizialmente Francesca non era del tutto convinta ma, contagiata dall'entusiasmo e dal trasporto di Nicola, alla fine si era lasciata andare.
Lui era più piccolo di un anno, ma nonostante ciò si dimostrava molto maturo per la sua età. Non era esattamente il suo tipo, con quel sorrisetto furbo e gli occhioni da bambino, ma non poteva di certo dire che fosse brutto.
Le regalava sempre un complimento o una carezza e questi piccoli gesti le facevano davvero piacere. In più non poteva negare la forte attrazione fisica che li univa, anche se si trattava solo di quello perché, almeno per lei, i sentimenti non erano coinvolti.
Anche i suoi compagni avevano accolto con entusiasmo la notizia ed erano tutti contenti. Tutti tranne uno ovviamente.
Durante le serate lo beccava a fissarla con aria truce per poi alzare gli occhi al cielo ogni volta che lei e Nicola si scambiavano un bacio o si tenevano la mano. Stava rosicando, non c'erano dubbi.

"Allora Nico, quand'è che mi dai le chiavi della Lamborghini?" ha chiesto Zalewski tutto soddisfatto dopo una settimana dalla loro scommessa nella quale lui e Francesca avevano iniziato a frequentarsi. "Mica è così semplice" ha risposto il biondo bevendo il suo cappuccino. "Devi prima portartela a letto per vincere" ha aggiunto con convinzione. Il polacco ha vacillato: un conto era darsi qualche bacio e trascorrere il tempo libero assieme, un conto era fare il passo successivo. Lei non gli era sembrata particolarmente interessata e non sapeva se avrebbe mai accettato. "Hai paura di non riuscirci?" lo ha provocato ancora il biondo supportato da Mancini e Cristante. Non poteva tirarsi indietro, doveva vincere. "Prepara la macchina" ha risposto con un sorriso furbo per poi finire la sua colazione.

Pellegrini ascoltava in silenzio i discorsi assurdi dei suoi compagni: tra lui e quella ragazza non correva di certo buon sangue, ma sentir parlare di lei come se fosse un oggetto lo infastidiva notevolmente.
In più aveva paura che tutta quella storia potesse distrarre Zalewski e così, prima dell'allenamento di rifinitura, lo ha preso da parte per parlargli.
"Nick tu lo sai che per me sei come un fratello quindi te lo devo dire: secondo me stai facendo una stronzata" ha affermato con serietà. "Non si può scommettere su una cosa del genere, soprattutto se in gioco ci sono anche i sentimenti di un'altra persona" ha aggiunto guardandolo dritto negli occhi.
"Ma stai tranquillo Lollo, io a lei ci tengo" ha risposto il polacco con un sorrisetto. "Affretterò solamente le cose anticipando quello che sarebbe comunque accaduto tra qualche tempo" ha aggiunto lanciandogli un'occhiata d'intesa. Il capitano era infastidito da quelle parole, ma non capiva ancora il perché. In fondo a lui di Francesca non importava proprio nulla ed entrambi erano abbastanza grandi per cavarsela da soli. Se volevano andare a letto, chi era lui per impedirglielo?
"Ok, ma fai il bravo" ha ribattuto scompigliando scherzosamente i capelli del suo amico. "Oggi pomeriggio abbiamo la prima amichevole della stagione, non voglio perderla. Rimani concentrato che a quella ci pensi dopo" ha concluso poi dirigendosi con lui verso gli spogliatoi e continuando a ridere.

La Roma ha comodamente vinto per tre a zero e i ragazzi sono rientrati in albergo tra l'entusiasmo generale. "Amo, stasera dobbiamo festeggiare" ha esclamato Zalewski non appena ha visto Francesca nella hall dell'albergo. Pellegrini le ha lanciato un'occhiata sospettosa e ha accelerato il passo per tornare in camera il prima possibile. Non riusciva a concepire come mai il primo pensiero di Nico fosse stato quello di cercarla piuttosto che celebrare la vittoria e godersi un po' di riposo dopo la sua splendida prestazione.

"Hai qualche problema con me?" ha chiesto una voce inconfondibile alle sue spalle. Francesca lo aveva raggiunto su per le scale e ora lo fissava con le braccia incrociate e l'espressione minacciosa.
"No, nessuno. Non sei così importante come credi" le ha risposto Lorenzo con indifferenza provando a superarla per proseguire. "Non sono stupida, ho visto che continui a guardarmi male ogni volta che mi avvicino a Nick" lo ha bloccato nuovamente la ragazza. "Ti guardo male perché non mi piaci. Sei spuntata fuori dal nulla e hai subito portato scompiglio. Per quanto mi riguarda potresti essere anche venuta a lavorare a Trigoria solo per agganciare qualche calciatore e sistemarti a vita" ha risposto allora il numero sette come un fiume in piena esternando finalmente il dubbio che lo martellava dal primo giorno. "Se fossi quel tipo di persona, secondo te, tra tutti, avrei scelto un ragazzino della primavera che guadagna meno di voi?" lo ha provocato Francesca. "Se avessi voluto sistemarmi ci avrei provato con Zaniolo, con Dybala o magari con il capitano" ha aggiunto alzando un sopracciglio per squadrarlo. "Se solo il capitano non fosse stato uno stronzo come sei tu" ha poi concluso con acidità lasciandolo senza parole. "Ma che ne sai te di come deve essere un capitano?" ha domandato Lorenzo punto nell'orgoglio da quel commento, lui che per quella fascia avrebbe dato qualsiasi cosa.
"Fidati che di capitani me ne intendo" ha risposto lei senza tirarsi indietro. "Mio zio è Bruno Conti, non so se ti dice qualcosa. È stato lui a trovarmi questo lavoro e non certo per conquistare un miliardario viziato, ma per permettermi di pagarmi gli studi di musica da sola" ha affermato superba. "Ma non devo dare sicuramente spiegazioni a te, quindi cerca di farti gli affari tuoi e lascia stare me e Nicola" ha concluso per poi dirigersi su per le scale come una furia.

Lorenzo era sbalordito: com'era possibile che quella stronzetta arrogante fosse la nipote di uno dei più grandi capitani della storia della Roma? Ha ripensato a tutte le sue parole e il sangue ha cominciato a pulsargli nelle vene per la rabbia. Nessuno poteva parlargli così, nemmeno la nipote di Bruno Conti. Quella ragazza era un uragano e doveva correre ai ripari prima che distruggesse l'intera squadra.

I brividi mi vengono❤🧡 ~Lorenzo Pellegrini~ ❤🧡Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin