10- LA TEMPESTA //secondo May//

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May

La musica, un rumore assordante che mi riempie la testa in un turbinio fastidioso, talmente alto da coprire persino i miei pensieri.

Le persone, null'altro che corpi mossi dalla musica. Ammassati, gli uni sui altri, saturano l'ambiente di urla e schiamazzi.

L'aria, ferma e pensante, tiene con sé il sapore dell'alcol e del fumo in un mix tale da far girare la testa.

Seguo le ragazze muoversi con disinvoltura tra la gente, passando non curanti tra una coppia più interessata a divorarsi sul divano, che a coloro che li circondano, ed un gruppo intento a sostituire il sangue che gli scorreva in corpo con l'alcol.
Inciampo sulle gambe stese di un ragazzo seduto per terra che, con in mano una sigaretta dall'odore strano, ride sguaiatamente insieme alla ragazza sedutagli accanto, con le gambe piegate e le mutande al vento.

Megan e Kat, in un giro frenetico di abbracci e saluti, camminano per la casa incontrando quell'amico e poi quell'altro.
:-Meg! Kat! Finalmente siete arrivate!-una ragazza, alta e mora, si avvicina seguita da un gruppetto di ragazze altrettanto alte ed altrettanto belle.
:-avevo paura che vi fosse successo qualcosa- la ragazza abbraccia Megan in una stretta che sa di intimità :-dopotutto all'allenamento di ieri eravate tanto gasate-
:-ma figurati se non venivamo- Katerin ondeggia con il sedere, spingendo la ragazza mora.
:-ma poi stasera ho un obbiettivo- Megan sfodera un sorriso dalle sfumature perfide.

Al tocco di una mano gelida un brivido mi corre per il braccio
:-ho visto un compagno del Club di arte- Gwen ha sempre quel suo sorriso grande ed allegro, anche mentre se ne va, in null'altro che un battito di ciglia la sua figura minuta si perde tra la gente.

:-May dove è andata Gwen- la domanda di Katerin mi fa voltare verso il gruppo di ragazze, che sembrano essersi appena rese conto di me.

:-ha visto una persona del Club- la mia voce si fa' debolmente largo tra la musica raggiungendo a malapena Kat, che nel frattempo si era avvicinata.
:-sono una scema- la voce di Megan sovrasta le parole di Kat :-conoscete May?- tutti i loro occhi mi raggiungono in un millisecondo, e vorrei soltanto farmi piccola piccola.
:-no- risponde la ragazza mora:-sei di un'altra scuola?-
:-no, viene a scuola con noi- Katerin torna vicino alle ragazze e, cercando di ignorare l'imbarazzo, riesco a muovere le gambe per seguirla.
:-strano non ti ho mai vista- per fortuna, mai vorrei che così tanti occhi si fermino su di me. Sarebbe l'ideale camminare indisturbata fra la gente, con gli sguardi delle persona a sorpassarmi velocemente.

:-sai a chi assomigli?- la voce arriva da un'altra ragazza. Bellissima e biondissima, si fa largo tra le ragazze affiancando la ragazza mora :-hai presente la ragazza che ha atterrato Hunter Devis ieri a mensa?- all'udire il suo nome sento il corpo irrigidirsi, percorso da una scarica di tensione. Più ripenso a quell'episodio più me ne pento, non perdo occasione di maledire me e quell'impulsività che, come un tir, mi ha travolta oscurando qualsiasi pensiero razionale e lasciando solo quella vocina che, imperterrita, sussurrava "vendetta". E io lo seguirà. Mi sono buttata.
Accecata da lui, e ubriaca di tutte quelle emozioni, ho agito senza pensare ed ora sono qui a pagarne le conseguenze, ad ogni sguardo che quelle ragazze mi rivolgono.

:-ma sai che è vero!- la ragazza mora riporta su di sé tutta l'attenzione, alzando la voce sopra alla musica:-non era seduta con voi?- si rivolge a Megan e Kat, inconsapevole di quanto tutto questo momento mi tenga in tensione. Una tensione tale da pietrificare i muscoli e affaticare i polmoni.

Tutto in un Momento Where stories live. Discover now