9- ...LA TEMPESTA

12 3 0
                                    


May

:-trovata!- Gwen salta dentro la stanza sventolando la piastra, come fosse una bandiera.
:-dove l'avevi lasciata questa volta?- Megan si siede sul letto, lasciandosi cadere.
:-provo ad indovinare- Katerin si lima, distrattamente, le unghie mentre occhieggia Gwen, alla ricerca della presa tra un quadro e l'altro:-in cucina, come l'ultima volta?-
:-eccola- Gwen collega la piastra ad una presa, accanto ad uno specchio a figura intera, che libera dalla ostruzione di un paio di quadri:-comunque hai sbagliato, in un raptus da casalinga in erba mia mamma ha messo in ordine tutta casa. Questa volta la piastra era al suo posto-
:-mi sembrava strano che ci avessi messo così poco tempo?- Megan raggiunge Gwen togliendole la piastra dalle mani:- e questa la tengo io, l'ultima volta hai quasi bruciato un tuo quadro- poggia la piastra in una mensola lì di fianco, ben attenta a tenerla lontana da qualsiasi oggetto infiammabile.
:-su è ora di prepararsi- Katerin salta al centro della stanza, ed uno strano brivido mi sale su per la schiena.
:-io penso ai capelli di Gwen- Meg controlla velocemente la piastra mentre parla.
:-bene e allora...- Kat gira sui talloni, con una lentezza da brividi, prima di portarmi addosso un paio di occhi con un luccichio minaccioso.
:-...May e tutta mia- il brivido che poco prima avevo percepito, ora mi scuote mentre temo e tremo per qualunque cosa frulli in quella testa.

🕓🕟🕔

:-capelli su- e una chioma di ricci castano scuro si alza sopra la testa di Megan, come a simulare una coda:-o capelli giù- e quegli stessi capelli le ricadono sulle spalle, ricoprendole la schiena.
:-decisamente su- la voce di Kat mi raggiunge da dietro le spalle, mentre armeggia con i miei di capelli.
:-posso vedere cosa stai combinando?- le parole mi escono dalla bocca come un soffio pieno di sconforto.
:-no-
:-May stai tranquilla, sei favolosa- questo non mi aiuta, io non voglio essere né bella né brutta. Voglio stare in quella linea di mezzo, dove si trovano gli anonimi.
Gwen si avvicina e appoggia due paia di orecchini accanto alla mia testa.
:-cerchi o pendenti?-
:-decisamente pendenti- Meg si avvicina, con i capelli tirati su in una coda perfetta, con le radici totalmente laccate ed una cascata di ricci a coprirle le spalle.
:-May stai benissimo con i capelli mossi- Megan volta lo specchio che teneva in mano, mostrandomi il riflesso di una me che non ho mai visto prima.
Capelli legati in una mezza coda, con dei ciuffi a incorniciarmi il viso, ed in trucco leggero a colorarlo. Nulla di particolare o elaborato, ma comunque ben distante dal nulla più totale a cui ero abituata.
"Mi piace" mi ritrovo a pensare distrattamente, mentre passo una mano fra i miei capelli.
:-teoricamente i miei capelli sarebbero così- vedo gli occhi di Megan spalancarsi dietro lo specchio, per fare spazio ad un'espressione furente. Lo specchio cade sulle mie ginocchia e Megan si avvicina a me, appoggiando le mani sui braccioli della sedia.
:- e per che cavolo di motivo li asciughi lisci?-
:-perché non ho idea di come si faccia-
Sento lo sguardo di Megan bruciarmi a dosso, mentre mi guarda soppesando le mie parole.
:-tu, io e un diffusore abbiamo un appuntamento- delle risata arrivano dalle spalle di Meg dove Gwen e Kat si tengono le pance, scosse dalle risate.
:-vi diverte molto?!- Meg si solleva dalla sedia, liberando il mio campo visivo, per girarsi a guardarle male, mentre ridono di noi.
:-si- Katerin perde leggermente l'equilibrio e si appoggia alla scrivania, mente le risate piano piano si affievoliscono.
:-su muoviamoci, siamo in dietro sulla tabella di marcia- Gwen riesce a riprendere più velocemente il controllo, mettendo da parte le risate.
:-Kat inizia a truccare Megan, mente io e May andiamo di sotto a prendere gli Hamburger- ed in una paio di secondi mi ritrovo a camminare per il corridoio, con Gwen a tenermi sotto braccio ed il silenzio a circondarci. Un silenzio che non sentivo da tutto il giorno, ma la cui mancanza non mi ha dispiaciuta.

Il rumore dei nostri piedi scalzi viene spazzato da una voce, che si alza arrabbia.
:-Tom abbassa la voce- il rimprovero della donna arriva in un sussurro irritato, mentre ci fermiamo fuori dalla cucina.
:-non dirmi che cosa devo fare- la voce di un uomo arriva sibilante, come se l'avesse pronunciata a denti stretti.
:-e tu non parlarmi con quel tono- sento Gwen irrigidirsi al mio fianco mentre la risposta dell'uomo riporta la mia attenzione a loro.
:-non riesco più a sopportarti Penny!:-la voce dell'uomo si alza, abbandonando quel bisbiglio arrabbiato :-fai questo, fa quello. Mi hai rotto il cazzo-
:-ed io cosa dovrei dire? A te che sei sempre fuori casa- anche la voce della donna inizia ad alzarsi, raggiungendo quella del marito.
:-sono sempre fuori casa perché sei insopportabile, con la tua mania dei controllo-
:-se sono così insopportabile, allora perché non esci di qui- il rumore di una mano che colpisce una superficie rigida fa sobbalzare Gwen, tra un tremito ed un altro.
:-con molto piacere- il rumore della porta di casa che sbatte arriva poco dopo, seguito da quella del bagno.

Tutto in un Momento Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin