CAPITOLO IX: SCONTRO IN FAMIGLIA

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Hasei e Akira sfrecciavano rapidamente in mezzo agli alberi della foresta a nord della base, intenti a raggiungere Kouga e Ryujin, mandati sotto inganno dalla spia di Mida.
Hasei stava dietro ad Akira di poco, ma poteva solamente immaginare come si sentisse Akira in quel momento.
Poteva anche immaginare il suo volto in che espressione fosse.
Akira invece era silenzioso. Manteneva sempre lo sguardo fisso in avanti, intento ad avvistare immediatamente suo fratello.
Passarono ancora un paio di minuti, quando in lontananza videro una colonna di fumo alzarsi in cielo.
<<Sono lì>> disse Hasei guardando Akira.
Akira annuì e si diresse sul posto, fermandosi poi sul ramo di un albero, con Hasei che lo raggiunse poco dopo.
Entrambi videro subito cosa fosse successo: Mida era ancora in piedi. Davanti a lui c'era Ryujin, stremato e che respirava pesantemente mentre perdeva sangue dal braccio sinistro, dalla schiena e dalla gamba destra.
Kouga invece era steso a terra, molto probabilmente mandato K.O e con il sangue che gli colava dalla testa.
<<Mpf. Certo che siete proprio dei sempliciotti voi. Vedo che zio Akuma non vi ha insegnato ad essere cauti prima di agire>> disse Mida a Ryujin, deridendolo.
Ryujin di tutta risposta, gli lanciò addosso una sfera di fuoco, che Mida respinse con la sua lancia in modo del tutto sciolto.
Akira rimaneva lì a guardare. Sapeva che un attacco diretto non sarebbe servito a molto e che conveniva attaccare a sorpresa per prendere sottogamba suo fratello.
Hasei al contrario, avrebbe voluto attaccare immediatamente, in modo repentino e aggressivo.
Akira lo guardò e gli fece cenno di stare tranquillo e di non agire in modo impulsivo, piuttosto di attendere un attimo e poi di entrare in azione.
Mida fece un paio di passi avanti e disse <<Sai caro cugino...alla fine dei conti qualcosa di cui devo essere grato alla mia famiglia c'è. Essere nato in una delle razze più potenti del mondo. Ma la quale, per volontà propria, non vuole sviluppare il suo pieno potenziale per riprendersi ciò che gli spetta...ovvero il mondo>> per poi scattare davanti a Ryujin, prendendolo per il viso e sbatterlo a terra violentemente creando un solco e facendolo quasi svenire.
Anche dopo averlo buttato a terra, Mida continuò a tenerlo per il viso.
<<È un peccato dovervi uccidere. Siete stati allenati da una persona decisamente migliore di mio padre. Almeno lui vi ha allenati per lottare e anche uccidere>> gli disse, per poi alzare la lancia in alto, puntandola al petto di Ryujin.
Akira guardò Hasei e strillò <<ORA!>>.
Ciò attirò l'attenzione di Mida, che non fece in tempo a reagire che venne preso sulla guancia destra da un pugno diretto e rapido di Hasei, che lo scagliò contro un albero poco distante.
Akira poi per precauzione, lanciò tre kunai contro Mida, prendendolo sui drappi posteriori dell'armatura, bloccandolo all'albero.
Akira poi si posizionò davanti a Ryujin, estranendo la sua katana.
<<Hasei, allontana Ryujin e Kouga->> disse Akira, per poi notare come Kouga si stesse rialzando lentamente, ma con le gambe tremanti.
Mida poco dopo, si liberò dei kunai, strappandosi un po' i drappi.
Kouga lentamente si diresse di fianco ad Akira, cercando ti tenersi su il più che poteva, appoggiando la mano sulla spalla di suo cugino.
Mida alla vista disse <<Ancora in piedi sei? Ti ho sottovalutato, cuginetto. Unisciti a me. Potremo fare grandi cose. E saresti un ottimo assetto per il mio esercito>>.
Akira voleva rispondere, ma Kouga ridacchiò tossendo e gli disse a sua volta <<Alleato? Con un bastardo come te? Preferisco allearmi con un barbone. E sappi che io...non ho ancora giocato la mia carta finale>> e si mise in guardia, mentre le sue braccia venivano ricoperte da una patina dorata, ricoprendo anche le gambe e rinforzandole per farlo stare in piedi completamente.
Akira si sorprese ma allo stesso tempo si preparò ad attaccare.
Hasei fece lo stesso, ma Kouga si mise davanti ad entrambi, esclamando con sicurezza <<No! Sarò io a sconfiggerlo. Voi sedetevi e osservate>> per poi lanciarsi contro Mida a grande velocità.
Quest'ultimo si difese mettendo la sua lancia davanti a sé che venne colpita da Kouga con un calcio, e quando venne colpita, diventò completamente d'oro.
Mida si shockò nel vedere questa cosa e abbassò la guardia, cosa che Kouga notò immediatamente e ne approfittò per assestare una rapida combo composta da un gancio destro, un manrovescio sinistro, due calci roteanti, una spazzata per farlo finire a mezz'aria e per chiudere un potentissimo dropkick che spedì Mida contro un altro albero, facendolo collassare insieme ad altri due alberi dietro.
Tutti e tre gli alberi caddero addosso a Mida, che ora si ritrova a con il viso mezzo dorato, la parte pettorale dell'armatura nello stesso stato e i gambali pure.
Akira e Hasei rimasero stupiti da questo avvenimento, dato che non l'avevano mai vista questa abilità in combattimento.
<<Eheh! Visto? Te l'ho detto che ti avrei mandato a terra>> disse Kouga sicuro di aver vinto.
Da sotto i tre alberi non arrivò risposta.
<<È...morto?>> chiese Hasei.
Akira non ne era certo, ma dato che non ricevettero risposta, ripose la katana nel fodero.
<<Credo di si. Sono pini, e mio fratello indossava solamente un'armatura. Sarà morto per via del peso molto probabilmente>> disse Akira.
Kouga allora tornò da loro e gli chiese <<Scusate, ma come facevate a sapere che eravamo nei casini?>>, domanda alla quale Hasei rispose rapidamente con <<A quanto pare erano riusciti ad infiltrarsi nella nostra base. La guardia con cui abbiamo parlato e ci aveva detto di venire in soccorso dei nostri padri era una traditrice>>.
Kouga digrignò i denti al solo pensiero di essere stato ingannato, ma alla fine, come poteva saperlo?
Akira tirò su Ryujin, tenendolo sotto la spalla, per poi guardare entrambi i suoi amici e dire <<Forza ragazzi. Abbiamo una bella camminata da fare->> solo per udire il rompersi del legno.
Tutti e tre girarono lo sguardo dietro le loro spalle e videro Mida rimettersi in piedi.
Solamente poco dopo, prima ancora che potesse reagire, Kouga venne impalato alla spalla sinistra dalla lancia di Mida che gli corse incontro per tirarlo poi verso di sé, tenendolo per il collo.
Kouga gli tirò un calcio in faccia, cosa alla quale Mida non reagì affatto.
<<Quelle tue braccia...il loro potere è...ammaliante...>> disse Mida mentre osservava le braccia di Kouga.
Il ragazzo tentava di liberarsi, agitandosi molto e tirando calci ai fianchi di Mida, che però sembravano non scalfirlo nemmeno un po'.
Akira e Hasei avrebbero voluto attaccare, ma con Kouga davanti a Mida avrebbero solo rischiato di ferirlo.
Fu allora che accadde l'inaspettato.
Mida mollò Kouga, ma estrasse la sua lancia dalla spalla...e poi...rumore di carne lacerata.
Akira e Hasei guardarono inorriditi la scena: Kouga era a terra, ed entrambi gli avambracci gli erano stati strappati con la forza da Mida.
Il povero ragazzo era davanti a lui, con le braccia che perdevano flutti di sangue e urlava dal dolore.
Mida gli diede un calcio in viso che lo fece finire ai piedi di un inorridito Akira e uno schockato Hasei, entrambi però paralizzati dal terrore.
Mida osservò entrambe le braccia, girandole da una parte e dall'altra.
<<Affascinante. Questo...potere... è perfetto per i miei scopi. Con questo potere... potrò governare il mondo>> disse, per poi notare come la patina dorata si stesse spostando dalle braccia mozzate sulle sue.
Kouga ormai era svenuto per la perdita continua di sangue, mentre Hasei guardava Mida.
Akira invece sembrava avere un espressione completamente spenta.
Ad un certo punto, Mida si mise a ridere istericamente, cosa che non solo innervosì Hasei che rilasciò molti fulmini, ma che gli gelò anche il sangue.
<<Sssiiiiii...Siiiiiiii!! Lo sento!! Il potere che scorre nelle mie vene!!! È una sensazione ammaliante!! Si sta sintetizzando perfettamente col mio corpo, creando una cosa sola!!!! AHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!>> disse Mida.
Hasei in quel momento, non ci vedette più. Si scagliò contro Mida al grido di <<CHE COS'HAI FATTO, BASTARDO!!>> pronto ad assestare una doppietta di pugni in faccia a Mida, che però resistette, tramutando la sua faccia in oro.
Mida poi gli sorrise, colpendolo al petto con una ginocchiata rinforzata.
Hasei, al solo impatto si ritrovò in ginocchio, e poi col piede di Mida sulla sua schiena.
Ad un certo punto, la patina d'oro si riversò tutta sul corpo di Mida, rendendolo completamente d'oro e aumentando la sua forza fisica e resistenza.
<<Ora capisci, lurida volpe bipede? Io sono colui che è destinato a governare! Nessuno, e ripeto NESSUNO! sarà mai in grado di confrontarmi!>> disse Mida con sicurezza, ma venne tagliato corto da un kunai che rimbalzò sul suo petto.
Ciò gli fece alzare lo sguardo da Hasei e notò Akira a viso basso.
Subito, Mida levò il piede dalla schiena di Hasei e raccolse la sua lancia per poi incamminarsi verso Akira, ridendo mentre diceva <<Mhmhmhmh. Fratellino...pensi davvero di potermi affrontare ora? Tu. Che non hai niente altro che il fuoco di nostro padre. Tu che hai solamente due katane. Cosa. Pensi. Di. Poter. ADEMPIERE?!>> e poi si scagliò contro Akira, arrivandogli proprio davanti.
Ma in quel momento, Akira abbassò la mascherina...e mostrò il suo sorriso.
Di colpo, attorno ad Akira, l'aria si fece molto pesante e quasi soffocante, oltre a salire di calore sempre di più.
Mida notò che il suo oro stava iniziando a colare ma non fece in tempo a prendere le distanze.
Un'enorme pugno infuocato si piantò sul suo viso con una potenza tremenda, scagliandolo ai confini della foresta, sfondando ogni albero sulla sua traiettoria e trasformandolo in oro.
Mida adesso aveva la faccia deformata per colpa del calore, e se ne accorse toccandosi il viso.
"Come...? Cos'è successo...? Cos'era quel calore-" pensò Mida, per poi vedere sopra di lui un'immensa palla di fuoco che rapidamente si stava dirigendo contro di lui.
Riuscì a spostarsi rapidamente dalla traiettoria, e la palla infuocata creò un enorme cratere ai suoi piedi, crepando il terreno sottostante.
Dalla sfera di fuoco uscì uno strano essere con il corpo e la coda squamati di rosso, e sul braccio destro gli stava apparendo un'armatura di ferro con varie pietre azzurre sulla superficie.

Sole e Drago: Un amore oltre la mitologia Where stories live. Discover now