CAPITOLO V: RISOLUZIONE DEL DUBBIO

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Akira era ancora sdraiato nel letto dell'infermiera e ormai si era fatta sera.
In camera con lui c'erano solamente Hasei e Idra, il quale era seduto su uno sgabello di ferro.
Hasei alzò lo sguardo verso Idra per chiedere con un po' di timore <<Quindi...lei è il padre di Akira...>>.
Idra lo guardò con uno sguardo talmente tanto serio che sembrava gli stesse scrutando l'anima.
"Quindi lui sarebbe...il generale più forte della storia" pensò Hasei mentre aspettava la risposta è una goccia di sudore gli colava sul viso.
Idra dopo un attimo gli rispose <<Si. Lo sono. Sei una Kitsune per caso?>>.
Hasei si sorprese al udire quelle ultime parole. <<S-Si. Ma come lo ha capito?->> chiese, e Idra gli indicò gli occhi dicendo <<Hai i fulmini negli occhi. Sei una Kitsune Guerriera immagino>>.
Hasei rimase ancora più sorpreso.
Conosceva pure la classificazione dei vari tipi di kitsune a quanto pare.
Ma in effetti, cosa c'era da sorprendersi? Avrà visto così tante guerre che avrà pure conosciuto l'esercito delle Kitsune durante le Grandi Guerre.
Akira iniziò a mostrare segni di ripresa, muovendo di poco la mano sinistra portandola sul fianco opposto.
Sia Hasei che Idra girarono gli occhi verso di lui, mentre iniziava ad alzarsi e mettersi seduto sul lettino a fatica.
<<Aaahh...Hasei, che mi è successo?>> chiese Akira un po' dolorante.
Hasei puntò con la testa verso Idra, e Akira girandosi lo vide.
<<Stai bene figlio? Scusami se ti ho messo K.O, ahaha>> disse Idra mettendogli una mano sulla spalla.
Akira in realtà non seppe che dire.
Pensava fosse un miraggio e invece no.
Suo padre era proprio davanti a lui nella stessa stanza.
A quel punto troppe emozioni erano nel corpo di Akira, e si mise a lacrimare copiosamente.
Idra allora notandolo, si mise in piedi e lo abbracciò più piano che poteva.
Si tolse pure i para-braccia per poterlo abbracciare meglio, facendoli appoggiare la testa alla sua spalla.
<<Perdonami Akira...ci ho messo tanto per ritrovarti. Perdonami davvero...>> disse Idra con un tono basso.
Akira ricambiò l'abbraccio e ancora lacrimava mentre diceva <<Non...non preoccuparti...mi sei mancato padre...>> e lo strinse ancora di più, nonostante il dolore alle costole.
L'abbraccio durò un buon minuto e Hasei non poté fare a meno di versare una lacrimuccia pure lui, che lavò via immediatamente.
Idra poi guardò Akira in viso tenendolo per le spalle.
<<Ma guardati. Sei cresciuto molto. Hai lasciato crescere i capelli e ti sei preso una tuta tua. Ventiquattro anni, vero?>> disse Idra sorridendo.
Akira lo guardò un po' sorpreso e chiese <<Si, ma come sai la mia età?>>.
Idra allora tirò fuori da una sacchetta esattamente ventiquattro candeline.
<<Ogni giorno del vostro compleanno, ne accendevo una e mangiavo un dolce augurandovi buon compleanno.
Non posso scordarmi del compleanno delle mie due gioie e fonti di orgoglio>> disse per poi rimettere le candeline nella sacchetta.
Akira sorrise e lo guardò nuovamente.
<<Lo sapevo che non ti saresti scordato di noi. Che saresti tornato per prenderci>> disse Akira.
Idra poi si mise a ridere fragorosamente per poi dirgli <<Perché mai mi dovrei scordare di voi? Siete la mia famiglia dopotutto!>>.
Fu in quel momento che Akira, dopo aver sentito la parola "famiglia" rise un po' ma poi abbassò lo sguardo dicendo <<Già...famiglia...>> e rimase a guardarsi le mani appoggiate alle lenzuola del lettino.
Idra gli mise una mano sulla testa e lo guardò chiedendogli <<Tutto bene?>>.
Akira rimase in silenzio per un attimo, ma poi gli chiese <<Che gli è successo? Perché mio fratello è diventato così? Quando eravamo giovani era sempre tranquillo e rilassato, sempre in giro con amici e gradevole da stargli vicino...cosa è successo a Mida, padre?>>.
Idra esitò un attimo a rispondere, cosa che non passò inosservata ad Hasei che fece subito un'espressione seria, apparentemente insospettito di Idra e del segreto che a quanto pare non voleva rivelare.
Idra non vide Hasei com'era in quel momento, quindi tranquillamente disse ad Akira <<Io...io non lo so. Però hanno una tecnologia molto avanzata. Gli avranno fatto il lavaggio del cervello oppure modificato i ricordi>>.
Hasei ancora storgeva il naso. Non se la beveva sta storia della modificazione dei ricordi, sapeva che c'era qualcosa di più.
Akira guardò suo padre e abbassandosi la mascherina gli disse <<Già. È molto probabile. Lo conosco mio fratello, non direbbe mai quelle cose... soprattutto a nostra madre...>> e abbassò nuovamente lo sguardo al minimo ricordo della donna della quale non sapeva nulla, se non dai racconti di Idra su come si sono incontrati.
Nel mentre, Hasei divenne anche nervoso per il quantitativo di bugie che Idra stava dicendo.
Infatti senza accorgersene, stava sprigionando scariche elettriche un po' qua e un po' la.
Akira fu il primo a notarlo e gli disse <<Hasei? Tutto bene?>>.
Hasei si accorse solo in quel momento in che stato era, quindi trovò rapidamente una scusa. <<O-Oh, scusa. È solo che ero preoccupato per te e vederti così triste mi ha reso un po' agitato, tutto qui>> disse Hasei tranquillamente mettendo le braccia conserte e guardando Akira.
Quest'ultimo sorrise alle parole del amico e lo ringraziò per la preoccupazione.
Dopo poco nella stanza entrò anche Hills che si diresse immediatamente verso Akira.
<<Menomale, sei sveglio. Il tuo vecchio ti ha dato una bella botta, ne vero?>> disse ridacchiando alla fine.
Akira si passò la mano dietro al collo e rise. <<Già, di brutto. Mi devi insegnare come fai papà>> disse Idra guardandolo.
Idra si mise a ridere, stessa cosa che fece Hasei e anche Hills.
In tutta la stanza eccheggiarono le loro risate, risate di gusto ovviamente.
Idra poi si alzò battendo un po' i piedi a terra e guardò Akira, esclamando <<Ok! Direi che adesso stai meglio. E io sono mortalmente affamato! Hills!! Abbiamo del cibo?!>>.
Hills da risata passò a serio e gli diede uno scappellotto sulla testa.
<<Ma pensi solo al cibo te??>> disse con tono serio verso Idra.
Idra rise e annuì velocemente.
Hills si arrese. Ormai conosceva Idra da anni e sapeva che correggerlo era difficile quanto una partita di Prato fiorito alla difficoltà massima.
Così fece cenno a Idra di seguirlo, e quest'ultimo lo fece con piacere.
<<Ci vediamo la figlio. Bisogna festeggiare la vittoria!! AHAHAHAHAHAHAHAHA!!!>> disse con tono fiero mentre usciva e la sua risata risuonava nei corridoi della base.
Akira sorrise un po', ma poi Hasei gli si mise affianco dicendo <<Akira. Per me tuo padre non dice le cose come stanno>>.
Akira alzò un sopracciglio confuso per poi guardare il suo amico, con la testa un po' piegata di lato.
<<Cosa? Hasei ma che dici? Stai dando del bugiardo a mio padre?>> gli disse.
Hasei, guardandolo per bene, gli mise le mani sulle spalle e disse con tono molto serio <<Akira. Ascoltami attentamente. Non so come e non so il perché, ma i miei istinti da Kitsune si sono attivati nel momento nel quale avete parlato di tuo fratello. Io temo che lui sappia qualcosa che non vuole farti sapere>>.
Akira si scrollò le mani di dosso e scese dal letto.
<<Tu nutri dubbi su mio padre? Sul serio? Dopo tutte le storie che ti ho raccontato?!>> disse Akira, molto disturbato dal comportamento di Hasei.
Hasei allora, temendo una reazione esagerata, si fermò e disse <<Ahahahah, ok ok ok, scusa scusa. È che... l'agitazione mi fa sempre dei brutti scherzi e penso cose cose che non dovrei pensare>>.
Akira era ancora innervosito, ma alla fine abboccò alla finta di Hasei.
Sospirò e gli diede una pacca sulla spalla, dicendogli poi <<Stavo rischiando la morte e ti vai ancora con questi scherzi? Mhmh, sei un tipo strano ogni tanto.
Non farli mai più degli scherzi così, che rischi di farmi morire di crepacuore>>.
Hasei rise un po' nervosamente e si scusò ancora.
Akira allora fece un cenno con la testa verso la porta, intimando a Hasei di andare alla mensa, che altrimenti avrebbero iniziato a mangiare da soli lasciandoli indietro.
<<A chi arriva prima?>> disse Akira.
Hasei allora rise e disse <<Ahahah, davvero TU vuoi sfidare una Kitsune col potere del fulmine? Io sono uno dei più velo->> non finì la frase che notò immediatamente che Akira era già scappato fuori.
<<HEY!! NON VALE COSÌ!!!>> disse urlando per poi uscire di corsa.
Arrivò alla fine del corridoio quando udì due voci provenire da una stanza di controllo lì di fianco.
Hasei allora, di avvicinò lentamente e si appoggiò dietro al muro della stanza.
Notò immediatamente le due sagome che stavano discutendo.
Erano Idra e Hills, e Hills era lì a dire a Idra <<Non gliel'hai ancora detto ad Akira, vero?>>.
Idra allora ribatté <<No. Non voglio ancora dirglielo. Non è->> ma Hills tagliò corto e gli disse <<Ancora pronto. Ma Idra, non puoi tenerlo nascosto per sempre. È tuo figlio, cazzo. Non uno qualunque. Lui merita di sapere>>.
Idra battè un piede e lo guardò in faccia in modo molto serio.
<<Lo so che è mio figlio! Ma non può ancora saperlo! Non è il momento, non ancora. Mi spiace Hills>>.
Hills allora rispose <<Ricorda: più mentirai e più in fretta la verità verrà a galla. Non fare qualcosa di cui ti pentirai, cugino>> e si diresse verso l'uscita.
Hasei immediatamente, notando Hills avvicinarsi, corrse rapidamente verso la mensa utilizzando il potere del fulmine.
"Lo sapevo! Lo sapevo che il padre di Akira nascondeva qualcosa. Ma cosa? Cosa c'è di così tanto segreto da non fargli sapere?" pensò Hasei mentre sfrecciava verso la mensa.
Beh, ora non era il momento. Adesso, come aveva detto Idra poco fa, è il momento di festeggiare la vittoria!

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