CAPITOLO VII: LA FAMIGLIA RIUNITA E UNO STRANO INCONTRO

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Akira si risvegliò nella mensa, dove si accorse di essere rimasto anche dopo la festa.
Aveva la vista un po' sfocata, ma poté notare perfettamente suo padre ancora addormentato e accasciato sul tavolo.
Si mise una mano sulla testa, strofinandola lentamente.
Akira poi si alzò in piedi anche se ancora un po' barcollante e si diresse verso l'uscita della base per andare nel cortile interno.
Appena uscì, una ventata d'aria fresca lo investì, facendogli tirare un sospiro di sollievo davvero profondo.
La giornata era davvero soleggiata e le varie guardie erano già al lavoro, mettendosi attorno ai perimetri della base.
Akira girò un pochino prima di notare Hasei che si stava appena svegliando dal suo sonno.
<<Hasei? Che ci fai qua fuori? È successo qualcosa??>> gli chiese Akira avvicinandosi.
Hasei, mentre si stava stiracchiando, si accorse di Akira e subito pensò ad una scusa, per evitare di dirgli che aveva incontrato Mida la notte scorsa.
"Se glielo dicessi potrebbe alternarsi. E se quella storia della fiammella fosse vera...no no, meglio non rischiare" pensò immediatamente Hasei, e disse poi <<Oh tranquillo tranquillo. Ecco, avevo pensato di andare fuori a fare un giro e mi sono addormentato a quanto pare, ahahahahahahahaha>> per poi ridere mentre si alzava.
Akira rise pure lui, appoggiandosi al muro e guardando il cielo.
Hasei fece lo stesso.
Entrambi rimasero così per un paio di minuti, quando arrivò Hills all'improvviso, scuotendoli.
<<Ohi! Basta fare gli ebeti, ho bisogno di voi. Venite>> e corse di nuovo dentro alla base.
Hasei e Akira si guardarono reciprocamente in modo serio per poi seguire Hills dentro.
Arrivarono alla sala delle riunioni poco dopo, dove c'era anche Idra che apparentemente si era ripreso molto rapidamente dal suo sonno profondo.
Infatti Hasei rimase sbalordito nel vederlo.
Hills subito non si perse in chiacchere e mise una cassa di provviste vuota sul tavolo.
<<Qualche idea? L'ho trovata sta mattina in queste condizioni verso la parte di muro ad Est>> disse guardando Akira e Hasei intensamente.
Hasei guardò bene la cassa, ma immediatamente scosse la testa dicendo di no.
<<Non ho visto nessuno al interno delle mura tranne che per le guardie che erano di turno>> disse Hasei normalmente.
Akira poi, guardò al interno della scatola.
Notò dei chiari segni di artigli che grattavano sul fondo e avevano lasciato un solco piuttosto profondo.
Dopo averli notati, mostrò l'interno a Hills e Idra.
<<Qualunque cosa sia, di certo non è né un procione e nemmeno uno scoiattolo.
Il solco dei segni è troppo profondo.
C'è qualcosa o qualcuno la fuori che sta rubando le nostre provviste>> disse Akira con serietà per poi rimettere la scatola in piedi.
Hills si grattò il mento mentre Idra stava già pensando ad eventuali esseri che potessero avere degli artigli così lunghi.
Dopo un po', fu proprio Hasei a proporre una soluzione, dicendo <<Perché non installiamo delle telecamere di sicurezza anche lì? Da quel che ricordo non c'è ne sono, e sarebbe un ottima idea per vedere chi è che sta rubando dalle nostre scorte>>.
Akira guardò Hasei e annuì. <<Già, ha ragione. In più possiamo installare anche il rilevatore termico, per capire come cosa o con chi abbiamo a che fare>> aggiunse poi.
Hills, dopo un attimo di ragionamento, concordò con i due ragazzi, promettendo che avrebbe fatto installare entro questo pomeriggio le telecamere esattamente come avevano detto loro.
Dopo ciò la riunione fu sciolta ma, prima di uscire, Idra con la voce che risuonò per tutta la sala esclamò <<Hasei. Tu fermati ancora un attimo con me>>.
Hasei si bloccò all'istante e fece marcia indietro, ritrovandosi da solo nella sala con Idra.
Akira uscì dalla sala di controllo anche per poi dirigersi verso camera sua.
Si sdraiò nel letto e si mise ad ascoltare un po' di musica zen e iniziò a meditare tranquillamente.
Intanto, tra Idra e Hasei, iniziò il discorso.
<<Hasei, se non ricordo male ieri sera tu volevi farmi una domanda. Perdonami, ma poi mi sono addormentato per il troppo alcool. Qual'era questa tua richiesta?>> gli chiese Idra ad Hasei.
Hasei stava per rispondere, quando poi ci ripensò.
Idra non gli avrebbe mai detto cosa c'era che Akira non poteva assolutamente sapere.
<<Ecco...in realtà... volevo solo sapere com'era il sake. Quella bevanda l'ho portata dal mio paese e volevo sapere se era di tuo gradimento>> rispose Hasei per poi ridacchiare un po' nervosamente.
Idra lo guardò un po' sospettoso, ma alla fine sorrise.
<<Oh davvero? Beh devo dirti che non era affatto male. Davvero pochi liquori mi hanno fatto stare come ieri sera, davvero complimenti.
Beh se è tutto qui, puoi andare>> gli rispose.
Hasei si alzò e ringraziò per poi dirigersi verso l'uscita.
Fu allora che Idra fece uscire dalla bocca queste parole qui <<L'hai vista pure tu, vero ragazzo?>>.
Hasei si bloccò proprio mentre apriva la porta.
Una goccia di sudore gli scivolò sul viso, perché sapeva che Idra stava parlando della stessa cosa che Mida gli aveva detto la scorsa sera.
Allora si girò, e guardò Idra dicendo <<Si. Si l'ho vista, signore>> con tono abbattuto.
Idra allora lo invitò a sedersi, ma prima che potessero fare altro, suonò l'allarme della base.
Hills entrò tranquillamente dicendo <<Tranquilli, sono solo dei visitatori. Hanno bisogno di rifugio per la giornata, poi aggiornerò il software del allarme. Ma intanto venite che poi li potete portare alle loro stanze>> per poi uscire.
Hasei pensò di essersi salvato, ma Idra lo prese per una spalla dicendogli <<Ragazzo. So che vorresti una risposta sincera, ma non posso dirti nulla per ora.
Mio figlio non è ancora pronto e soprattutto non è il momento adatto>>.
Hasei lo guardò in modo serio per scrollarsi la mano di dosso rispondendo <<Ricordati che è pur sempre tuo figlio. Merita di sapere più di chiunque altro>> e uscì dalla sala riunioni e dalla sala di controllo.
Idra rimase lì in silenzio da solo.
Hasei, dopo essere uscito e aver raggiunto Hills al cancello d'ingresso, si trovò davanti un gruppo di tre forestieri.
Uno era molto alto e robusto, coi capelli lunghi e di un biondo un po' scuro, quasi tendente all'arancione e gli occhi neri. Non indossava nient'altro a parte dei pantaloni neri.
Alla sua sinistra c'era un ragazzo vestito da lottatore. Aveva i capelli marroni chiuso in un codino, occhi rossi, guanti marroni con l'apertura per le dita, pantaloni marroni, rossi e con lineamenti gialli.
Invece, alla destra del uomo c'era un altro ragazzo coi capelli marroni presi in una coda di cavallo, occhi marroni, pantaloni rosso e neri e i suoi avambracci erano ricoperti di una patina dorata.
Hills si avvicinò a tutti e tre a braccia aperte. <<Benvenuti. Qui troverete provviste, un posto per dormire e->> e venne interrotto da un lontano urlo all'ingresso della base.
<<ZIO AKUMA!!>> era Akira che aveva sentito l'allarme ed era arrivato fuori per vedere cosa fosse successo.
I due ragazzi appena videro Akira gli andarono incontro correndo.
<<Cugino Akira! Quanto tempo!>> disse il ragazzo con gli occhi marroni.
Akira lo guardò dall'alto verso il basso sorridendo.
<<Wow Kouga...sei cresciuto tantissimo. Ti ricordavo molto più basso, eheheh>> disse Akira mettendogli una mano in testa.
L'altro ragazzo coi capelli rossi diede un pugnetto sulla spalla di Akira, e lui ricambiò stringendogli tutto il braccio e entrambi si scambiarono un abbraccio.
<<Allora Aki, noto che ti sei fatto una tuta tutta tua. Pensi ti possa proteggere da me? Ahahahahahahahaha>> disse il ragazzo ridendo.
Akira ricambiò ridendo anche lui. <<Sarai sorpreso di vederla poi all'opera Ryujin>> gli disse.
Hills era momentaneamente confuso, ma poi si ricordò di cosa gli aveva parlato una volta Idra. Gli aveva accennato di un fratello che si era distaccato dalla famiglia per poter andare a vivere separatamente.
Hills allora guardò poi Akuma per dirgli <<Quindi tu sei il famigerato Akuma Hitoshi eh? Idra mi aveva accennato di te una volta, ma non mi aveva mai detto nulla nel dettaglio. Devo ammettere che è una sorpresa conoscerti->> ma venne tagliato corto poi da Idra che era arrivato alle sue spalle.
<<Fratello.>> disse Akuma, al quale Idra ricambiò con <<Fratello...>>.
Hasei si fermò a guardare i due colossi guardarsi in modo serio senza mai dirsi nulla.
Di colpo l'aria si fece carica di tensione, cosa che attirò pure l'attenzione di Akira, Kouga, Ryujin e tutte le guardie presenti in quel momento.
Era come se due enormi montagne stessero per collidere l'una con l'altra.
Idra poi si avvicinò ad Akuma, ed entrambi di colpo si tirarono una testata a vicenda.
Ciò non creò alcuna onda d'urto, ma un boato potente eccheggiò per tutta la base.
Hasei spalancò gli occhi per la botta, ma al contrario, Ryujin e Kouga sorrisero.
<<Ahahahahahahahaha, finalmente sei arrivato lumacone. Quanto ti ci è voluto, uh??? Vi siete fermati per bere??>> disse Idra mettendo le mani sulle spalle ad Akuma mentre quest'ultimo girò il viso leggermente di lato per rispondergli <<Ha parlato quello sobrio eh? E comunque sono affari miei, non tuoi di certo>>.
Idra ridacchiò e mise in braccio intorno ad Akuma, ma quest'ultimo se lo scrollò immediatamente di dosso per poi andare verso Akira con un involucro in mano.
Akira lo guardò sorridendo e gli venne dato il pacchetto.
<<Ho fatto un salto alla vostra vecchia casa e ho trovato questa nelle macerie>> disse Akuma.
Akira prese il pacchetto.
<<Grazie zio>> gli disse e poi lo aprì.
Al suo interno quello che vide lo rallegrò molto: era un pendaglio a forma di sole, attaccato ad una collana.

Sole e Drago: Un amore oltre la mitologia Where stories live. Discover now