CAPITOLO IV: DISGUIDI FAMIGLIARI

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Idra era arrivato sul campo di battaglia, pronto a cercare di calmare la situazione tra i due fratelli e le due fazioni nemiche.
Mida era lì, poco distante da lui, con la mano salda sulla sua lancia mentre stringeva i denti dalla rabbia.
Mentre Akira era proprio dietro suo padre, a guardarlo in modo incredulo mentre stava appoggiato alle mura.
Ogni soldato in quel momento tremava alla sola presenza di quel guerriero che in passato aveva sterminato un intero esercito dei loro.
Solamente dopo qualche minuto di silenzio un soldato dei nemici si avvicinò con aria spavalda.
<<Hey vecchio! Ti credi forte perché hai buttato giù un paio di soldati di infimo livello?! Uh? Non hai capito che ora davanti hai i migliori 3000 soldati mai addestrati>> disse quel soldato avvicinandosi e finendo letteralmente sotto Idra, sputandogli sul para-braccia destro.
<<Quindi ora, perché non prendi i tuoi baffi da Charlie Chaplin, i tuoi capelli da quattro soldi, e te ne torni dove dovresti->> e non finì la frase che Idra con un pugno a martello lo piantò nel terreno a testa in giù, creando un solco che poco a poco diventò un piccolo cratere che crepo pure il terreno, ovviamente uccidendo il soldato.
Tutti i soldati nemici si pietrificarono dalla paura e indietreggiarono molto.
<<Altri seccatori? Qualcun'altro ne vuole?>> disse Idra in tono serio guardandosi attorno.
Alcuni soldati addirittura si nascosero e altri scapparono portando con loro dei carri armati.
Akira, pure lui si mise a tremare davanti alla potenza che Idra emanava.
Hasei rimaneva a guardare incredulo dalla distanza, pensando tra sé e sé cosa diamine fosse appena successo.
L'unico a non essere scomposto sul campo di battaglia era Mida, che addirittura si mise a sorridere alla scena.
Ad un certo punto uno dei carri armati puntò contro Idra, e quest'ultimo si girò a guardarlo.
Il soldato da dentro premette il grilletto al urlo <<VAI AL DIAVOLO MOSTRO!!>> sparando il colpo che si diresse a velocità impressionante contro Idra.
Contro ogni prospettiva, Idra bloccò il colpo con una mano sola.
Si, esattamente. Prese un colpo di un carro armato a mani nude. E ora lo teneva in mano come se nulla fosse.
Gocce di sudore iniziarono a scendere sulla faccia del povero soldato che non potete fare niente quando Idra gli rilanciò il colpo alla stessa velocità, facendolo esplodere assieme al suo veicolo.
Ora era ufficiale: tutti i soldati nemici erano terrorizzati da lui.
Si poteva notare a occhio nudo l'aura omicida che Idra emanava in quel momento, pur essendo calma e pacata.
Gold uscì dal suo carro armato di colpo, cadendo a terra dal terrore e strisciando via come un verme.
Mida era ancora lì, a sorridere come se nulla fosse, mentre Akira era mezzo spaventato.
Non aveva mai visto suo padre così, in questo stato dove sembrava letteralmente inarrestabile.
Mida poi si mise a ridere compiaciuto, una risata che eccheggiò per tutto il campo, attirando l'attenzione di tutti i presenti.
Akira si mise in piedi per bene, affiancandosi a suo padre.
Idra lo guardò e gli disse <<Ottimo lavoro figlio. Ora ci penso io>> e andò verso Mida, che ancora rideva sembrando un pazzo.
Idra si tolse il mantello con il cappuccio che aveva in dosso, rivelando un'armatura verde e rossa tipica da samurai. Avanzava a passo pesante e sembrava che ogni passo potesse crepare il terreno o addirittura distruggerlo.
Mida allora si rivolse a Idra con <<Ed ecco il secondo colpevole. Tu più di tutti dovresti cercare di capire l'errore che tu hai fatto. TU! L'UOMO CHE MI HA CRESCIUTO! L'UOMO CHE DOVREBBE PREOCCUPARSI PER I TUOI FIGLI!>>.
Idra continuava ad avanzare, ma gli rispose <<E infatti non ho mai smesso di cercarvi. Ho girato in lungo e in largo per ogni isola, ogni arcipelago, ogni città. Finché non sono arrivato qui e ho incontrato Hills. Lo notai da lontano e lo osservai per un po', vedendo come stava crescendo Akira. Ma non ho mai smesso di cercare te, Mida. Non mi sono mai fermato, ho sempre fatto ciò che era in mio potere per trovarti.
Ma quando ti ho visto...quando hai cercato di uccidere Akira...ho capito che tu non eri più il Mida che conoscevo.
Sei cambiato. E non per il meglio>> e alla fine si fermò davanti a lui.
Mida non mosse un muscolo. Rimase a guardare suo padre dal basso verso l'alto.
L'aria si caricò di tensione in maniera assurda, mentre i due rimanevano fermi a guardarsi negli occhi.
Mida di colpo cercò di infilzare la sua lancia nel viso di Idra, ma quest'ultimo la bloccò con una sola mano, tenendola perfettamente ferma.
Ecco, ora lì sì che Mida si sorprese.
Spinse ancora mettendo più forza, ma nulla. Idra non vedeva di un passo mentre manteneva la lancia ancora ferma, senza spostarla minimamente.
Allora Mida, mollò la presa dalla lancia e decise di tirargli un calcio diretto al viso anche quello.
Il colpo andò a segno, rilasciando un potente boato e una leggera onda d'urto.
Ma ancora una volta, Idra rimase impassibile.
Anzi, sembrava quasi che il calcio non gli avesse fatto minimamente male.
Mida allora sgranò gli occhi.
Fu allora che Idra lo prese per la caviglia e lo scagliò contro il carro armato vuoto di Gold, facendolo esplodere completamente.
Akira rimase a guardare sbalordito, mentre Mida usciva fuori dalle macerie in fiamme con l'armatura ammaccata.
Mida, colmo di ira e rabbia, si gettò nuovamente contro suo padre e iniziò a riempirlo con una tempesta di pugni molto rapidi.
Le scosse creare dall'impatto erano abbastanza forti da far tremare il terreno, ma non Idra.
Tutti presenti rimasero a guardare come quel uomo ormai arrivato in età avanzata, stesse prendendo una raffica di colpi da un giovane in armatura senza nemmeno reagire minimamente.
Allora Mida, ancora accecato dalla rabbia, si allontanò.
Idra rimase ancora lì a guardarlo, in modo talmente tanto serio che sembrava essere pronto a ucciderlo da un momento all'altro.
Ma non lo avrebbe mai fatto.
Per quanto Idra non fosse contento della condotta che Mida aveva tenuto in tutto questo tempo, era pur sempre suo padre.
Gli avrebbe spezzato il cuore ucciderlo.
Mida lo percepì, e così iniziò a prenderlo in giro.
<<Quindi? Non fai nulla vecchio?! Tuo figlio si è appena unito ad un'organizzazione criminale che opera per conquistare il mondo, cerca di uccidere il tuo altro figlio e non fai nulla?!?! Non prendi posizione?! Sei un debole di cuore! Proprio come Akira e nostra madre!! Che ha avuto anche il coraggio di abbandonarci!!>> gli disse con il peggiore ghigno sul suo viso.
Idra, pur avendo assistito alla denigrazione della sua famiglia da parte del suo stesso sangue, non si scompose comunque, anche se la rabbia negli occhi era visibile.
Però, ci fu qualcuno che perse la pazienza. Esattamente. Quel qualcuno era Akira, che improvvisamente, pur avendo le costole rotte, apparve rapidamente davanti a Mida, che venne colto di sorpresa.
<<RIMANGIATI QUELLO CHE HAI DETTO SU NOSTRA MADRE, STRONZO!>> urlò per poi tagliargli l'occhio sinistro con la sua katana.
Mida non fece in tempo ad evitare il colpo, e un fiotto di sangue sgorgò dall'occhio, lasciandoli un taglio abbastanza profondo.
Mida urlò dal dolore. La vista da quel occhio sparì completamente, mentre indieteggiava andando contro le macerie del carro armato distrutto poco fa.
Akira era ancora in piedi, con la katana stretta alla mano e il sangue che gli ribolliva nelle vene.
Idra poi notò qualcosa sulla spalla di Akira. Era piccola, ma si poteva notare una piccola fiammella nera.
Mida si teneva la mano sul occhio sanguinante, mentre ridacchiava di gusto.
<<Siiiii...esatto fratello. È così che dovreste essere voi Ibridi! Guerrieri temuti da tutti! Continua!! Uccidimi!! Dimostra quanto sei marcio nel fondo!! Che non sei identico a quel debole di nostro padre!!>> urlò invitando Akira ad attaccarlo ancora.
Akira, con la rabbia che lo aveva preso completamente, stava per lanciarsi nuovamente contro di lui, se non fosse stato per il repentino intervento di Hasei che lo raggiunge sotto forma di fulmine e bloccandolo con tutta la forza che aveva in corpo.
Akira tentava ancora di avanzare, mentre a sua insaputa la fiammella sulla spalla si stava ingrandendo sempre di più.
Idra notò immediatamente l'aumento nelle dimensioni del fuoco nero, così diede un colpo sul collo di Akira, facendolo cadere a terra svenuto.
Fatto ciò, la fiammella scomparì immediatamente.
Hasei riuscì a tenere su Akira e ad allontanarsi con lui, mentre Mida si rimetteva in piedi.
<<Mmmmmhhh...direi basta. Per oggi. Non importa quanto tu sia potente padre, io riuscirò a vendicarmi di tutto il dolore che mi avete causato. Ricordatevelo!>> disse Mida, scomparendo in lontananza dopo aver spiccato un potentissimo balzo.
Tutte le truppe nemiche se ne andarono, lasciando i soldati alleati ad esultare per la vittoria.
Idra rimase a guardare Mida allontanarsi, per poi tornare verso Hasei e Akira, che erano rientrati nella base.
Hills uscì fuori per assicurarsi delle condizioni di Akira e vide poi Idra avvicinarsi.
<<Mh, finalmente ti sei deciso a farti vivo, cugino>> disse Hills.
Idra non lo ascoltò molto, e gli chiese immediatamente <<Portiamolo dentro. Ho tanto da dirgli>>.
Hills non diede troppo peso al fatto di non essere stato ascoltato e portò Akira dentro alla base, seguito dai soldati che esultavano e Hasei che portava Akira in spalla.

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