-E mi lasci qui da solo?- si lamenta Cameron mentre prendo la borsa e il telefono.

-Prova anche te a cercarti un lavoro- faccio spallucce, dandogli un bacio sulla guancia e uscendo di casa successivamente.
Inizio a correre, dato che sono già le 10 e dovevo essere lì alle 9.30.
Arrivo ed entro, correndo a prendere il mio grembiule e senza nemmeno salutare Hayes, che mi sta guardando sorridendo.

-Che fine avevi fatto?- mi domanda, una volta che sono riuscita ad allacciarmi il grembiule.

-Ero tornata in Fremont per Sasha, ha fatto un incidente-

-Oddio. Nash non mi ha detto niente! Come sta adesso?-

-Meglio. E il capo si é incazzato?-

-No, più che altro si é chiesto che fine avevi fatto, come tutti noi. Se magari vai a spiegarglielo...- annuisco e mi dirigo verso l'ufficio del capo.
Busso ed entro, vedendo l'uomo impegnato a scrivere qualcosa.

-Oh, avanti signorina Rods- mi avvicino e resto in piedi davanti alla sua scrivania, in attesa che smetta di fare per un secondo quello che sta facendo.

-Mi dica-

-Volevo scusarmi se non sono stata presente per due o tre giorni, non mi ricordo...-

-Tre giorni- sorride con aria beffarda. Antipatico.

-Si, tre giorni...é che ho avuto problemi con un'amica e sono dovuta partire per tornare a casa mia in Fremont e starle accanto-

-Oh, non si preoccupi signorina Rods. Adesso come sta la sua amica?-

-Bene-

-Perfetto. Mi raccomando però, la prossima volta si ricordi di avvisarmi-

-Senza alcun dubbio. Mi perdoni ancora-

-Non importa, tranquilla. Buon lavoro- sorride ed esco. É andata meglio di quanto pensassi.
Mi avvicino al banco e inizio a prendere i vassoi di cibo per distribuirli ai tavoli.
Mi avvicino al primo tavolo e non appena il signore alza la testa, faccio ribaltare il vassoio. Samuel?

-Audrey! Tutto bene?- Hayes si avvicina, mettendomi le mani sulle spalle e scrollandomi leggermente. Era la mia immaginazione. Dio, che disastro.

-Uhm...si, si tutto bene. Mi dispiace tanto signore, gliene porto subito un altro- menomale che non gli é andato a finire addosso, sennò ero davvero fottuta.

-Audrey? Che ti prende?- mi chiede Hayes, notando che continuo a fissare l'uomo che ho preso per Samuel.

-Niente, solo che quel signore mi sembrava una persona...tranquillo, nulla di ché- prendo il nuovo vassoio e lo porto verso il tavolo. Spero di non distrarmi in alcun modo e di non avere più delle visioni di questo genere. Ma perché poi?

***

Finisco di pulire i tavoli, per poi posare il panno e togliermi il grembiule.

-Ci vediamo domani ragazzi!- saluto i miei nuovi amici (nonché colleghi) per poi uscire.
Ovviamente fuori fa freddo e io non ho nulla da mettermi addosso.

-Vuoi un passaggio a casa?- una voce mi fa sobbalzare e mi giro per trovare Hayes che cammina accanto a me.

-Hai una macchina?-

-Uso quella dei miei zii. Tanto la patente ce l'ho- sorride, facendo spallucce.

-Ah...e sei sicuro di sapere guidare bene?- ridacchio, facendolo ridere.

-Te lo giuro!- ci mettiamo a ridere e mi porta verso la macchina dei suoi zii, aprendo prima lo sportello del viaggiatore e poi entrando al suo posto.

-E da quanto non senti Nash?- gli domando mentre mette in moto.

-Da due o tre settimane- cavolo.

-E come mai?-

-Non abbiamo voglia di chiamarci l'un l'altro- ridacchia e scuoto la testa.

-Che bravi fratellini- dico scompigliandogli i capelli.
Durante il breve viaggio parliamo un po' dell'incidente di Sasha e rimane praticamente scioccato. Secondo lui, Linn sarebbe anche in grado di pensarle queste cose, ma mai in grado di farle...come pensavo anche io, d'altronde.
Arriviamo davanti a casa mia e lo abbraccio, prima di scendere e bussare al campanello.

-Finalmente, che fine avevi fatto?- chiede Cameron, aprendo la porta.

-Dovevo finire di pulire i tavoli e il bancone- rispondo superandolo e andandomi a sedere sul divano. Sono stanca morta, non mi sono fermata un attimo e mi rimbomba anche la testa.

-Stai bene?-

-No, sono stanca. Lasciami dormire- mi lamento, stendendomi poi per bene sul divano.

-Ti porto sopra se vuoi- faccio spallucce e lo sento avvicinarsi, per poi sollevarmi e prendermi in braccio stile sposa.
Appoggio la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi. Però, é comodo.
Sento appoggiarmi sul letto e poi togliermi le scarpe.

-Dormi vestita?- annuisco, per poi sentire soltanto il lenzuolo coprirmi.

-Buonanotte angioletto- ogni giorno un nomignolo diverso.

Cameron's Pov

É la ragazza più bella che abbia mai visto in vita mia. Ma non bella solo esteriormente, con quel sorriso che ti illumina la giornata e quegli occhi che guarderesti per ore senza mai stancarti, bella anche interiormente, di carattere. Può sembrare a volte che abbia un carattere un po' forte o magari anche troppo gentile e innocente, ma io lo adoro. Adoro tutto di lei. É semplice e non avrei mai immaginato di meglio per me. Sono stato fortunato ad averla incontrata, ad averla convinta a venire a vivere con me a San Francisco e a farla innamorare di me. Perché io la amo e lei ama me. Ci amiamo, ma nessuno dei due riesce a farsi avanti. C'è qualcosa che ci trattiene, ma cosa?
Rimane comunque il fatto che mi ha totalmente cambiato la vita in meglio e non potrei mai ringraziarla abbastanza per questo.

-Ti amo Audrey-



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~I capitoli dolciosi...~
Okay, buon pomeriggio!
Spero che stiate tutti bene :)
Volevo dirvi che al capitolo 50 finirà il primo libro (esatto, c'è un sequel *yee*) e volevo ringraziare tutti per tutto quanto :')
Passate un buon fine settimana e non dimenticate di votare e commentare questo capitolo se vi é piaciuto.
Alla prossima ♡

-Gré

𝐓𝐑𝐎𝐔𝐁𝐋𝐄𝐌𝐀𝐊𝐄𝐑 ⋆ Cameron Dallas [1]Where stories live. Discover now