Capitolo 46

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Perché ha detto questo? Fino a qualche minuto fa mi stava praticamente difendendo e dicendo ti amo. É impossibile, sarà stata la mia immaginazione.

-Scherzi?-

-No amico. Non scherzo- a queste parole, inizio a sentire un groppo in gola e decido di uscire dalla scuola.
Credo che questo sia un incubo. Si Audrey, é un incubo. Ora ti tirerai uno schiaffo e ti sveglierai. Ma niente. Sembra di essere nella stessa situazione di prima.
Beh, forse esagero e magari Cameron non voleva offendere Hayes...o non lo voleva far soffrire o ingelosire. Ma Cameron non é il tipo che se ne frega della gente che conosce a malapena, anzi, se deve dire una cosa la dice in faccia. Ma allora...perché ha detto quelle cose? In questi tre mesi non ha fatto altro che mentirmi? Non ha fatto altro che prendermi in giro? Non posso crederci.

-Audrey?- mi metto una mano sul viso, cercando di trattenere le lacrime premendo le dita sugli occhi.

-Audrey tutto bene?- é Matthew. Lo sento sedersi accanto a me e appoggiare una mano sulla mia schiena.

-Audrey- senza dargli il permesso di dire altro, mi butto su di lui e inizio a tirare fuori il peggio di me. L'ultima volta che ho pianto così era al circo, circa 10 anni fa, quando un pagliaccio voleva giocare con me. Rendiamocene conto.
Matt si limita ad accarezzarmi la schiena, mi conosce ormai troppo bene per sapere che in situazioni così deve stare solo zitto finché non inizio a parlare io.

-Cameron mi ha mentito tutto il tempo- inizio, dopo circa una decina di minuti di singhiozzii interminabili.

-Mi dispiace Audrey...é per questo che eravate così distaccati?-

-In realtà l'ho scoperto mentre parlava con Hayes. Io non sapevo niente, solo che mi sembrava strano tutto quel distacco. Il brutto é che qualche minuto prima che lo scoprissi, mi ha detto che mi amava e io ci ho creduto, come ho creduto a tutto quello che mi ha detto in questi tre mesi-

-Vedi, é brutto ammetterlo, ma Nash aveva ragione. É solo un coglione, lo é sempre stato, e non posso vederti in queste condizioni per lui. L'unica cosa che devi fare adesso é non dargli retta e non pensarci. Ci sono tanti ragazzi molto più dolci e leali in questo mondo e te Audrey, piccoletta, hai scelto proprio quello sbagliato- sorride, asciugandomi le guance con i pollici.

-Vedrai che passerà e te ne scorderai presto. Non credo sia stato così sconvolgente, no?- é stato più sconvolgente di quanto tu possa immaginare Matt.

-Beh, un po'-

-Passerà piccoletta. Passerà. Te lo dico io e Matthew non sbaglia mai- ridacchio per la sua faccia fiera e lo riabbraccio. Sono così felice di avere persone come lui nella mia vita.

-Ora la cosa più difficile sarà dirlo a Nash. Andrà su tutte le furie- già, Nash. Prima di certo dirà che aveva ragione, poi inizierà ad arrabbiarsi e si metterà a cercarlo per tutto il college finché non lo trova per picchiarlo a sangue. Ma ovviamente glielo devo impedire, non posso lasciare che picchi Cameron e che magari venga beccato e sospeso.
Ci alziamo e con il fazzoletto che mi passa, mi asciugo le lacrime e mi soffio il naso.
Vediamo Cameron, e non appena ci passiamo accanto, Matthew mi prende la mano, iniziando ad accarezzare il dorso con il pollice.
Prendo un respiro profondo, prima di girarmi e scoprire che sta totalmente guardando dalla parte opposta alla mia. Guardo verso la sua direzione e vedo Linn. Lo sapevo. Sapevo che c'entrava lei.
Arriviamo davanti alla camera dei miei amici e Matthew bussa.

-Nash, apri-

-É aperto idiota- mi scappa una risata e Matthew non può fare altro che sorridere.

-Che cretino che sei...Audrey? Ma che hai fatto? Hai pianto?- si alza subito, correndo verso di me e prendendomi il viso tra le mani.

-Cos'è successo?-

𝐓𝐑𝐎𝐔𝐁𝐋𝐄𝐌𝐀𝐊𝐄𝐑 ⋆ Cameron Dallas [1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora