Capitolo 21

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Audrey's Pov

Stanotte non ho chiuso occhio per ripensare a tutta la giornata di ieri.
Cameron che fa il cretino andandosene, tutta la giornata con lui, il bacio, Samuel. Samuel. Samuel. Proprio ora dovevi arrivare? E poi perché Cameron se n'è andato così all'improvviso da me? Senza dirmi niente, con un abbraccio e basta? Sarà arrabbiato per quello che é successo con Samuel? No, perché dovrebbe, lui tra poco sa la situazione meglio di me. Oh Audrey, arrivi anche a risponderti da sola adesso?
Decido di chiamare Matthew, anche se sono le 5 del mattino. Gli amici ci sono sempre nel momento del bisogno...ma come minimo Matt mi manda a fanculo.

-Audrey che problemi hai?- lo sapevo.

-Buongiorno-

-Ma che buongiorno e buongiorno che sono le 5 del mattino! Prima non ti fai sentire per un giorno intero e poi ti permetti anche di chiamare alle 5 del mattino?-

-É importante-

-Cameron ti ha picchiata?-

-No ma...-

-Ti ha stuprata?-

-No, ma Matt...-

-Ti ha urlato qualcosa di...-

-Matthew accidenti, Samuel è tornato!- momento di silenzio.

-Arrivo- attacca e appoggio la testa sul cuscino.
Provo a non piangere, ma é difficile. Si insomma, é dura. Vedere il tuo ex che ritorna e scherza come se nulla fosse successo tra voi due. Ma te Audrey non piangi mai, ieri é stato solo un caso. Non devi piangere.
Sento bussare alla finestra e mi alzo per andare ad aprire. Sarà di sicuro Matthew.
Senza nemmeno guardare apro la finestra e Matthew entra. Appena mi giro, dopo essermi stiracchiata un po', scopro che il ragazzo che é entrato non é Matthew, bensì Cameron. E ti pareva.

-Cameron...-

-Apri alla gente senza nemmeno sapere chi é? É pericoloso sai?-

-Aspettavo un mio amico- la sua faccia diventa seria e senza dire nulla si siede sul mio letto.
Mi prende la mano, attirandomi sulle sue gambe.

-Mi sei mancata- mi prende il viso tra le mani per poi baciarmi, un bacio più passionale di quello di ieri.
Provo a staccarmi, ma non ci riesco. Non che voglia staccarmi, mi piace. Si, mi piace. Però il fatto é che se entra qualcuno, tipo Matthew, si incazzerebbe a morte.

-Okay, Cam- biascico nelle sue labbra, riuscendo finalmente a staccarmi.

-Che hai?- chiede quasi deluso. Gli accarezzo la guancia, sorridendogli.

-É solo che sto aspettando quest'amico e non sarebbe tanto felice di vederci...così- indico la posizione in cui siamo messi.

-Perché no? Chi é questo tuo amico?-

-Il mio migliore amico-

-E allora?-

-E allora si incazza Cameron, basta- mi alzo dalle sue gambe, andando alla finestra e appoggiando i gomiti sul davanzale.
Sento improvvisamente delle braccia avvolgermi i fianchi e una testa appoggiarsi sulla schiena.

-Sei così bella- sussurra, riscaldandomi la schiena col suo fiato. Ho uno di quei pigiami che...non é un pigiama. É un top con degli shorts a pallini che sembrano i mutandoni di mia nonna.
Non rispondo, so già di esserlo tanto.
Dalla finestra intravedo una macchina, dev'essere di Matthew. Si, é la sua.
Esce dal veicolo per poi alzare lo sguardo e sorridermi.
Gli sorrido anch'io, prima di girarmi verso Cameron e spingerlo verso l'armadio.

-Cosa fa...-

-Zitto ed entra. Se esci ti butto dalla finestra, sono seria- lo chiudo nell'armadio, per poi correre alla finestra dove vedo Matthew che cerca di entrare.
Apro la finestra e lui entra, buttandosi letteralmente per terra.

-Buongiorno-

-Stai bene?- chiede alzandosi dal pavimento e abbracciandomi subito.

-Abbastanza-

-Dimmi tutto. Quando é tornato, perché é tornato- lo faccio sedere sul letto, mettendomi poi accanto a lui.

-Ero a casa con Cameron, sai per...-

-Si lo so, tralascia- a volte sembra che sia un po' geloso. Nah, é solo per la storia della festa. Passerà. Audrey smettila di risponderti da sola!

-Ecco, allora lo accompagno alla porta perché doveva andare e appena apro mi ritrovo Samuel davanti- continuo a parlargli dell'incontro con Samuel di ieri, tralasciando ovviamente Cameron che gli tira un pugno e il bacio.

-Quel figlio di una madre...giuro che morirà. Se torna chiamami che lo prendo a pugni in faccia quel bastardo- secondo candidato ad "uccidere" Samuel Wilkinson. Altri?

-Non preoccuparti, ci pensa Cameron- sorrido, per poi rendermi conto di cosa ho appena detto. Stupida.

-Cameron?-

-Si perché ecco lui era li e ha visto tutto e ha detto che é davvero uno stronzo e che insomma...-

-Audrey. Non mi hai detto tutto vero? Non é che si sta solo approfittando di te?- mi tappa la bocca con la mano, iniziando a fare delle ipotesi su Cameron. Se solo sapesse che é nell'armadio ad ascoltare ogni cosa.

-Perché dici questo? Non lo conosci davvero e in questi giorni si é dimostrato una persona dolce e gentile- mi guarda come se stessi bestemmiando. Cosa sto dicendo di male? Non capisco perché tutto questo odio. Okay, ha sbagliato, lo capisco. Ma io mi sono "offerta" apposta per dargli una mano, in modo che queste cose non succedano più. Perché nessuno vuole capirlo?

-Comunque sia, ora stai bene? Per la storia di Samuel?-

-Adesso un po' si-

-É bastata la mia presenza- si butta su di me, iniziando a farmi il solletico. Quanto lo odio quando lo fa, sa che mi da fastidio, lo fa apposta.

-Okay Matt basta, ti ricordo che sono le 5 e i miei dormono ancora-

-Oggi sei libera? Ci manchi-

-Non mi vedete da un giorno!-

-Ci manchi lo stesso- mette il broncio, incrociando le braccia al petto come un bambino.
Gli accarezzo la testa, dandogli poi un pugnetto sulla spalla.

-Ti voglio bene- lo abbraccio.

-Anche io- sussurra ricambiando.
Si alza per andare alla finestra e uscire. Gli do un bacio sulla guancia prima che apra la finestra.
Una volta andato, apro l'armadio e vedo Cameron raggomitolato su se stesso che guarda di fronte a se. É inquietante.

-Si sta malissimo qui dentro. C'è troppo profumo- afferma, uscendo e andando vicino alla porta di camera mia.
Si mette con la spalle contro di essa e inizia a guardarmi.

-Cosa c'è?-

-Nulla. Mi piace guardarti- annuisco, sedendomi sul letto e iniziando a fissarlo.

-Che c'è?- chiede.

-Nulla. Mi piace fissare la gente-

-Ti piaccio vero?-

-Certo...- ridacchio e mi viene incontro, inginocchiandosi davanti a me e prendendomi il mento tra le dita, per poi abbassarmi la testa e lasciarmi un bacio dolce sulle labbra.

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Okay, questo capitolo non ha senso. Erano le prime cose che mi sono venute in mente...
Spero comunque che vi piaccia, il prossimo sarà più chiaro e sensato, ve lo prometto
Alla prossima :)
-Gré

𝐓𝐑𝐎𝐔𝐁𝐋𝐄𝐌𝐀𝐊𝐄𝐑 ⋆ Cameron Dallas [1]Where stories live. Discover now